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Effie's Pov
Dopo aver pronunciato quelle fragili parole mi ero semplicemente raggomitolata fra le sue braccia.
I suoi capelli mi accarezzano la testa e la sua barba ispida mi pizzicava la fronte.
Sentivo una strana sensazione di pace a stare fra le sue braccia, come mai prima avevo sentito, nemmeno a Capital.
Era come...sentirsi a casa stando con lui. Ripenso a tutte le edizioni degli Hunger Games che abbiamo passato insieme, e ripensandoci mi viene da ridere.
Litigavamo per ogni cosa, ma guarda adesso. Mi ritrovo stretta fra le braccia di quell'uomo che consideravo uno scorbutico barbone alcolizzato.
Mi sentivo a casa e avevo bisogno di tenermelo stretto a tutti i costi.
"Dolcezza.."mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire. Inizia a riempire di baci la mia mandibola e il collo facendomi il solletico.
Improvvisamente, mi rigiro verso di lui guardandolo dritto negli occhi.
"Haymitch.." comincio, ma lui sembra ignorarmi. "Non voglio essere solo tua amica." dico senza pensarci.
Non so perché riprendo fuori l'argomento, ma voglio mettere in chiaro questa cosa. È come se avessi ancora paura di perderlo.
Lo vedo alzare gli occhi al cielo, come se si stesse aspettando un'altra predica. "Voglio baciarti finché non perdo il fiato, senza dovermi nascondere più; neanche davanti ai ragazzi"dico provando a essere romantica ma risulto solo più ridicola. Era implicito che mi riferissi a una futura dichiarazione davanti a Katniss e Peeta e Haymitch non sembrava così entusiasta.
Prima di riuscire a farmi aggiungere altro, l'ex mentore preme le sue labbra contro le mie violentemente, come per chiarire una volta per tutte.
Rimango per un attimo impalata con le mani alzate per la sorpresa.
Poi, poso una mano sulla sua mandibola ispida e lui sul mio fianco.
Dopo qualche minuto, un attimo prima che Haymitch posi le mano sui miei vestiti, mi stacco e mi alzo tenendomi ancora aggrappata al suo colletto.
Lui non sa più dove tenere le mani perché mi sto muovendo all'indietro finché non mi stacco definitamente dal bacio.
Mi allontano di un passo, mentre lui prova ad avanzare però peso una mano in avanti. "Vieni a prendermi Abernathy." dico sgusciando dietro di lui. Inizio a ridacchiare mentre mi dirigo verso le scale vedendo lui che rimane ancora impalato.
"Hai voglia di giocare, eh?"
Poi, vedo comparire il suo solito ghigno e inizia a correre.
Ero rimasta ferma a guardalo, e non mi aspettavo la sua prossima mossa tanto velocemente.
Così inizio correre impacciatamente su per le scale alte e per poco non mi raggiunge.Inizio a ridere a gridare contemporaneamente mentre mi corro per da una stanza all'altra e sfuggendo alle sue mani che cercando di agguantarmi.
Penso di avercela fatta, non vedendo nessuno davanti a me.
Ma subito dopo, sento che sbatto contro qualcosa o meglio dire qualcuno. "Presa!" grida Haymitch mentre mi avvinghia le braccia attorno alla vita tirandomi su.
"Non è giusto! Hai barato!" grido picchiettando contro la sua presa.
Mi ritrovo su un grande materasso con le lenzuola ancora bianche.
Haymitch è piazzato sopra di me con le braccia muscolose piantate sul materasso. "Fine dei giochi, dolcezza.." dice sussurrando.
Non so per quale motivo ma non riesco a trattenermi, e comincio a ridere. Tutta questa situazione é così ridicola. "Cosa stai facendo Effie, perchè stai ridendo?" chiede spaesato.
Poi allungo le mie mani vicino al suo busto e inizio fargli il solletico finché non cade a fianco a me ridendo anche lui.
"Mi farai impazzire di questo passo, lo sai?" dice prendendosi una mano sul petto.
............
.........
......
La mattina dopo, sento le lenzuola leggere avvolgermi metà corpo e un po' più in alto sulla schiena la mano di lui che mi tiene stretta.
Provo ad alzarmi lentamente, ma ogni mio minimo movimento sento haymitch lamentarsi. Lentamente provo a spostare la sua mano dalla mia schiena nuda che mi copre le orrende cicatrici.
Trascino con me la coperta, lasciando l'uomo quasi scoperto ma non si sveglia. Guardandolo mi viene ancora da ridere per ieri sera. Certe volte mi sorprendo anche io di quello che faccio quando perdo il controllo.
Arriva al piano di sotto, come solito alle prime luci della mattina, noto delle lettere vicino alla porta tra le quali ne noto una provenire da Capital.
Era Plutarch, mi avvisava che era felice della mia scelta di rimanere con Haymitch ma che avevano ancora bisogno di me per il lavoro che mi era stato offerto.
In poche parole ero costretta a ritornare a Capital, se volevo qualche soldo.
Certo potevo dipendere completamente dalla rendita da vincitore di Haymitch, ma non volevo e nemmeno abbandonare la mia passione.
Ritorno al piano di sopra velocemente e mi vesto. Haymitch é ancora addormentato e così decido di lasciargli un biglietto per avvisarlo, in ogni caso non prevedevo di mancare per molto.

Dopo la rivolta {Broken Souls Sequel}Where stories live. Discover now