Capitolo 25

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Il piacevole odore di caffè mi sveglia, insieme al rumore della macchinetta da cui esce. Le tende sono già tirate nella zona giorno e un po' di luce arriva fino a qua, lasciandomi intendere che è un mattino soleggiato e facendomi vedere nitidamente la stanza attorno a me e il posto di Zayn vuoto e sgualcito.

Mi stiracchio un po' tra le comode coperte e rimango ad oziare controllando il mio cellulare prima di decidermi ad alzarmi per andare a fare colazione. Indosso una vestaglia lunga fino ai piedi e la lego in vita per coprire il mio top un po' infantile e i miei pantaloncini con l'orlo di pizzo del pigiama, indosso le ciabatte e mi avvio verso la cucina dove Zayn, preso dal suo cellulare, non fa nemmeno caso al mio arrivo.

«Buongiorno.» devo dire per essere finalmente notata.

«Buongiorno Chloe.» mi saluta, forse in tono esageratamente freddo ma con un lieve sorriso, «Caffè?»

«No grazie.» scuoto la testa per poi superarlo e riempire il bollitore con un po' d'acqua prima di accenderlo.

Mi metto a giocherellare con le punte dei miei capelli ancora legati nella treccia mentre aspetto che si scaldi l'acqua per il tè e lui scompare nella zona notte, dietro all'imponente arcata.

Non posso fare a meno di voltarmi per ammirare il panorama fuori dalla vetrata: il sole spende, come avevo previsto, in un cielo particolarmente azzurro ed omogeneo, la ruota panoramica ha già iniziato a girare e un piccolo laghetto artificiale sotto di noi ha attivato le alte e suggestive fontane.

«Ti serve allenamento per il cliente di questa sera.» sento urlare dall'altra stanza mentre verso l'acqua nella tazza ed immergo la bustina.

«Perché?» domando io sporgendomi per vederlo, si sta abbottonando la camicia e io credo di non aver mai visto niente di più sensuale.

«É uno degli uomini più ricchi che conosco, ama le donne ma è molto esigente.» mi avverte ad alta voce e si siede ai piedi del letto scorrendo con il pollice sul display, «È molto difficile soddisfarlo.»

Lo raggiungo tenendo la tazza tra le mani, non so se voglio sentirlo meglio o se è solo per vederlo più da vicino e sono particolarmente contenta quando si accende una sigaretta e fa un lungo tiro, risultando maledettamente sensuale.

«E come potrei allenarmi, secondo te?» lo provoco continuando a fissarlo, spero che mi lanci una battutina come ha fatto in discoteca e che non mi risponda come il serio e noioso capo.

«Conosco parecchi modi.» si lecca il labbro inferiore per inumidirlo e mi squadra con lo sguardo furbo, come se avesse già capito le mie intenzioni. Capisco dalla sua espressione che è attratto da me, tanto quanto io lo sono da lui.

«Ah sì?» sorrido maliziosamente appoggiando la mia tazza alla scrivania e togliendo le ciabatte per sentire il tappeto liscio sotto ai miei piedi.

Cammino verso di lui che non mi sta prestando particolare attenzione, ma ha ancora gli occhi su quel dannato smartphone e sta digitando, forse per rispondere a qualche messaggio.

Non mi arrendo e lo raggiungo, sfilando il cellulare dalle sue mani e lanciandolo in un angolo del letto dietro di lui, vicino ai cuscini, lui si lamenta ma non lo ascolto. Con la sua completa attenzione rivolta a me, slego lentamente il nodo in vita lasciando aprire la mia vestaglia di seta bianca e ne sfilo le braccia per lasciarla cadere ai miei piedi. Sempre senza fretta, snodo la mia lunga treccia lasciando che i miei capelli ritornino voluminosi e ricci, e con la mano mi aiuto a scuoterli.

Sfilo anche i pantaloncini e la canotta, rimanendo con un due pezzi intimo in pizzo nero che sono sicura apprezzi dal modo in cui si è incantato a guardarlo.

Squadra il mio corpo con avidità ed io, con una mossa sensuale e particolarmente teatrale, mi metto a gattoni sul letto, prendo la sigaretta dalle sue dita e, dopo aver fatto un lungo tiro, espiro il fumo dritto sulle sue labbra e mi sporgo per spegnerla nel portacenere sul comodino. È da due anni che non fumo e il sapore che mi rimane in bocca non mi piace affatto.

«Chloe ho un appuntamento...» si lamenta distogliendo lo sguardo dal mio seno quando è praticamente davanti al suo viso.

«Zayn-» mi metto a cavalcioni su di lui, con le ginocchia appoggiate ai lati del suo corpo, «ogni bravo capo lascia allenare la sua ballerina prima del grande spettacolo.» sussurro al suo orecchio con la voce profonda, lentamente, nel modo più sensuale che conosco.

Con le labbra pericolosamente vicine al suo orecchio, comincio ad accarezzare il suo collo possente con le mie unghie, poi scendo a solleticare il suo petto, sganciando ogni bottone per far spazio alla mia bocca e darle l'opportunità di esplorare il suo bellissimo corpo tatuato.

Lui si arrende e, finalmente, mi cinge i fianchi per tenermi stretta a lui, gemendo di piacere quando la mia lingua gli stuzzica il collo disegnando piccoli cerchi e i miei denti pizzicano la sua pelle arrossata.

Capisco che non riesce più a trattenersi quando le sue dita afferrano il mio mento e alzano il mio viso, i suoi occhi fissano intensamente i miei, le sue labbra bramano le mie e il suo corpo dimostra la sua eccitazione sotto di me.

Mi mordo il labbro mentre il mio bacino si muove sinuosamente sul suo, il mio seno sfrega contro al suo petto depilato e il suo respiro affannoso si mescola al mio.

Per una delle prime volte nella mia vita, non devo fingere che mi piaccia essere sopra ad un uomo, che lo desideri quanto lui desidera me.

Per una delle prime volte la sua mano che stringe la mia natica mi fa provare piacere, le sue dita che sfiorano la mia schiena, le sue labbra che si appoggiano al mio seno, ancora coperto, non mi infastidiscono. Per una delle prime volte, io lo voglio tanto quanto lui vuole me.

Con una mossa agile e veloce, Zayn mi scaraventa sul letto e in un attimo è sopra di me, mentre le sue mani perlustrano il mio corpo con avidità e passione.

La sua bocca ha già iniziato a lavorare sul mio collo mentre infilo la mano tra i suoi morbidi capelli tirandone con forza le punte e inarcando la schiena al tocco della sua lingua sul punto che sta torturando già da un po'.

«Zayn...» gemo sotto di lui e i nostri nasi, ancora, si sfiorano con impazienza mentre io, con la bocca aperta, non aspetto altro di ricevere la sua.

La suoneria del mio cellulare mi fa trasalire ma io non le do importanza, continuo ad accarezzare i capelli al ragazzo, poi scendo sul suo collo, sulla sua schiena, solleticandola con le mie unghie. Neanche lui sembra fare troppo caso al mio telefono mentre solleva l'angolo della bocca in una smorfia provocante e mi tiene stretta a lui, chiudo gli occhi per riuscire ad assaporare meglio il bacio che mi aspetta. 

DestinyWhere stories live. Discover now