Eveline

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Ed eccomi in corridoio, dopo essere stata cacciata da un biondo platinato con un complesso di superiorità. Ma chi si crede di essere?

"Fuori", lo mimo facendo le virgolette in aria, mentre borbottando mi guardo a destra e a sinistra alla ricerca disperata di un posto a sedere in una qualsiasi cabina. Quando arrivo davanti all'ultima cabina, la numero 15, incrocio le dita nella speranza di trovare un buco. Non appena mi sporgo per vedere, tiro un sospiro di sollievo. Al suo interno c'erano tre ragazzi e una ragazza che si divertivano a provare incantesimi e a mangiare cioccorane, ridendo e scherzando tra di loro.

Decisi di bussare e subito le quattro teste si voltarono nella mia direzione, rivolgendomi amichevole e affettuoso sorriso.
<Ragazzi, scusatemi. Non è che avanza un posticino per me? Sto cercando una cabina libera da un sacco di tempo>, gli domandai, ormai disperata. Se non mi avessero accolta mi sarei dovuta sedere davvero sul pavimento.

<Ma certamente! Ci stringiamo un po' ma ci stiamo!>, esclamò la ragazza sorridendomi e facendomi cenno di entrare. Aveva dei lunghissimi capelli castani, un po' mossi, la sua uniforme era impeccabile e sopra le sue ginocchia teneva il libro di incantesimi.

<Ma giri per i corridoi da quando siamo partiti?>, mi domandò incredulo il ragazzo con il ciuffetto rossiccio e le lentiggini. Aveva la bocca sporca di cioccolata e in braccio aveva un topo un po' malconcio.

<In realtà ero seduta qualche cabina prima, ma sono stata mandata via da uno scorbutico ragazzo biondo>, replicai alzando gli occhi al soffitto, ripensando alla sua faccia mentre mi diceva di andarmene.

<Malfoy!>, esclamarono all'unisono guardandosi come se sapessero già tutto, e avessero visto la scena.

<Non preoccuparti, non sono tutti così. O almeno, non tutti i Serpeverde sono così. Ma raccontaci, come ti chiami? Da dove vieni? Sei nuova? Che cors...>, mi riempì di domande un ragazzo con gli occhiali rotondi e una strana cicatrice sulla fronte.

<Calma, calma Harry, so che ti interessa la nuova arrivata ma vacci piano eh>, lo interruppe il ragazzo con le lentiggini, spintonandolo.

<Harry Potter? E' davvero un piacere conoscerti di persona finalmente. Mio padre sarebbe al settimo cielo se sapesse che ti ho conosciuto>, esclamai incredula, porgendo la mano alla persona che era davanti ai miei occhi.

<Non mi sono ancora presentata. Io sono Eveline Buttermore, mio padre lavora al Ministero della Magia. Sono già stata ad Hogwarts, nel secondo anno, ma a seguito della serie di eventi capitati a scuola mio padre ha deciso di non farmi continuare l'anno scolastico. Dopo anni e anni di insistenza, lettere stralciate, pianti, e promesse, eccomi qui di nuovo!>, mi introdussi ai ragazzi seduti non molto distanti da me.

<Wow! Che storia!>, proseguì il ragazzo rossiccio, guardandomi con gli occhi spalancati.

<Adesso tocca a noi: io sono Hermione Granger, lui è Harry, poi c'è Ron Weasley e infine Neville Paciock>. Ci abbracciammo tutti quanti, come se fossimo amici che non si vedevano da una vita. Iniziammo a conoscerci, a parlare della nostra infanzia, e dell'anno che sarebbe iniziato di lì a pochi giorni, quando fummo interrotti dalla voce del capotreno, il quale annunciò che mancava poco all'arrivo ad Hogwarts.

Ci cambiammo, sistemammo la cabina, raccogliemmo le nostre cose, e ci incamminammo verso l'uscita, ma fu proprio mentre percorrevamo il corridoio, che mi accorsi della mancanza del mio diario.

Poli Opposti ||Draco MalfoyWhere stories live. Discover now