Capitolo 19

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~"Io non posso prometterti che ti salverò, ma giuro puoi scommetterci che ci proverò."~

Dean Ambrose pov's

Chiuse la porta, spingendola con il piede. Sembrava sbalordita, e come se avesse visto il mostro dell'armadio.

Lo ero anch'io, quando vidi la maglia che sbanderierava all'aria.

Quasi come la bambola assassina, girai il capo verso Triple H, che rideva compiaciuto, mentre io lo guardavo con aria suicida e sbigottita.

Riguardai Veronica, che continuava a fissare Triple H, in attesa di una spiegazione, con un sopracciglio alzato.

"Ah perfetto! Volevo proprio che ci fossi!" -E un sorriso a 32 denti comparve sul suo viso- "Siedeti qui accanto a lui."

E si sedette. Batteva il piede al suolo freneticamente, era così agitata e ansiosa, che sbattè la maglia sulla scrivania, e poi iniziò a passarsi la mano tra i capelli, muovendoli da una parte all'altra.

"Allora, stavo per dire al signorino qui presente, che disputerà un match contro Bray Wyatt e Kane.."

"Buona fortuna Dean, allora!" -Disse ironica Veronica e continuò -"E io, lo dovrei accompagnare quindi? Come Lana fa con Rusev.."

"No, no.."

"E COSA ALLORA!?" Dicemmo all'unisono, e finalmente mi degnò di uno sguardo.

"Dovrai accompagnarlo, si..Ma dovrai combattere al suo fianco."

"COSA!?" Urlò.

"MA CHE TI PASSA PER LA MENTE?!" Replicai io.

"Io non ho ancora combattuto il mio primo match!"

"Ah bene, allora questo lo sarà!" Disse HHH.

"Ma Bryan ha detto che dovevo combattere contro .." Non le diede il tempo di terminare che la interruppe dicendo "Quel che ha detto Daniel è acqua passata. Ora ci sono di nuovo io, e decido io."

Silenzio.

Riuscivo a sentire il respiro pesante di Veronica, che continuava a torturarsi i capelli.

Non potevo crederci, lei avrebbe dovuto stendere due bestioni!?

Triple H tirò un sospiro e disse "Ovviamente senza squalifica.."

D'istinto portai una mano sulla fronte.

Non so, se essere disperato.

Veronica di scatto si alzò, e se ne andò via, portando con sé la maglietta.

Dopo uno sguardo di intesa con HHH, la seguii. Uscii dalla stanza, e la cercai. Era davanti all'ascensore, in attesa che arrivasse.

La raggiunsi, le presi la mano, e si girò.

Aveva lo stesso sguardo di una ragazza che aveva preso 2 all'esame di maturità.

Riuscivo benissimo a capire ciò che volesse dire, era spaventata, molto.

L'ascensore arrivò. Decisi di andare in palestra.

Volevo assolutamente farla allenare.

La trascinai nella seconda area ginnica, dove non c'è mai nessuno, e iniziammo a riscaldarci. Infatti, era vuota.

Per fortuna aveva indosso una tuta.

Era sera, ma non importava l'orario.

Dopo 45', salii sul ring che c'era a disposizione, e feci cenno di salire.

The Ring.Where stories live. Discover now