Capitolo 12 - Who are you?

1.1K 61 28
                                    

"Dove sono? Ahia! Che male alla testa!" esclamò Harry alzandosi e trovandosi davanti il faccino di Draco. Si massaggiò la nuca e poi si ributtò indietro nel letto sospirando. I suoi amici avevano seguito la scena in silenzio a occhi spalancati, senza muoversi né fiatare. Subito arrivò di corsa Madama Chips, tenendosi la gonna cercando di non inciampare "Oh signorino Potter, finalmente si è svegliato! Sono stati tutti così in pensiero per lei!" e il grifone, ancora molto intontito fu investito dalla raffica delle spiegazioni dell'infermiera sulle sue condizioni di salute, di quanto fossero stati in pensiero i suoi familiari e i suoi amici e... "Momento, momento, momento! Cosa? Chi?" la interruppe Harry.

"...Harry? Harry... siamo noi..." si avvicinò allora Hermione sorridendogli, anche se visibilmente preoccupata;

Draco alzò di scatto lo sguardo, che fino ad allora aveva tenuto abbassato per non tradire nessuna emozione, sgranando gli occhi per seguire meglio la scena. Stava per azzardare una parola ma preferì tacere, almeno per il momento, perché vide Harry molto confuso.

Il grifone, che cercava ancora di mettere a fuoco tutti i presenti, sentendo quelle parole fissò lo sguardo sulla riccia incredulo "Voi? Chi siete voi?" A quel punto Hermione scoppiò a piangere e scappò in un angolo dell'infermeria, seguita da Pansy che cercava di consolarla, per quanto possibile poiché affranta anche lei.

Ron, che non aveva ancora capito, gli diede un'amichevole pacca sulla spalla - forse un po' troppo forte - dicendo ridente: "Dai Harry, ci è rimasta malissimo, ora basta."

Il giovane Potter lo squadrò dalla testa ai piedi incredulo e si scansò da quella mano amica "E tu chi saresti per Godric? Perché ti prendi tutta questa confidenza?" disse allora seccato "CHI CAZZO SIETE TUTTI?"

"Non ti ricordi niente?" chiese allora la medimaga sorvolando il linguaggio di Harry;

"Ho un ricordo di un grosso cane nero, poi di quello che mi sembra un uomo con delle cicatrici sul viso e tu - disse indicando Blaise - ci siamo per caso conosciuti su un treno?" gli chiese Harry mentre si massaggiava la testa.

"Sì, ci siamo conosciuti lì e siamo diventati amici..."

"Bene, un pezzo del puzzle! Ma il cane e l'uomo?" domandò nuovamente il moro, con un'espressione confusa

"Signorino Malfoy, potrebbe gentilmente andare a chiamare il professor Lupin? Magari è lui... E lei signorino Weasley, vada dal professor Silente e gli dica che si è svegliato, lui saprà cosa fare" disse Madama Chips facendo un cenno con il capo verso Harry, poi si allontanò verso il suo studio dove teneva le pozioni.

Hermione si avvicinò nuovamente al letto di Harry con un'aria abbastanza delusa. "Posso abbracciarti? Sai, sono due settimane che sei in coma..." gli chiese titubante

Harry capendo il suo stato d'animo annuì poco convinto e ricambiò l'abbraccio. In quel preciso istante nella sua mente iniziarono a susseguirsi alcuni ricordi e la testa cominciò a fargli male nuovamente. Quando la riccia si allontanò la guardò attentamente e le sorrise: si ricordava, si ricordava molto di lei.

"Che succede?" domandò a quel punto Blaise;

"Mi ricordo di te... Hermione... o almeno mi ricordo un bel po' di cose!"

"Davvero?" gli chiese la ragazza con le lacrime agli occhi

"Sì!" esclamò il giovane Potter proprio mentre entrava Remus accompagnato da Draco.

"Per la barba di merlino, Harry! Eravamo tutti così in pensiero!" esclamò il professore mentre si avvicinava al letto.

"Oh... aspetta... tu sei Remus... giusto?" gli chiese Harry titubante

Do you remember when we were friends? || Drarry ||Where stories live. Discover now