3.4 L'istante in cui l'oscurità è diventata parte di noi.

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Uncino si ritrovò nel suo salotto, col cestino al braccio. Emma fece un grido di sorpresa e si lanciò ad abbracciarlo.
«Killian! Dov'eri finito?»
Lui la strinse a sé e la baciò.
«Dalle Norne. Sono tre donne che tessono i destini di tutta l'umanità. Mi hanno dato questi.» le mostrò il cestino «Le candele sono i ricordi di quattro persone che hanno a che fare con questa storia.»
«Chiamo tutti gli altri. Dobbiamo vederli insieme.» decise Emma.

In mezz'ora erano tutti a casa di Emma. Killian spiegò loro di Freya e delle Norne. Anche Gold era stato invitato e osservava le candele con curiosità. Biancaneve teneva la mano del marito. Regina e Zelina si erano sedute e aspettavano la fine del resoconto.
Emma prese la prima candela e la posò al centro del tavolino.
«Siete pronti?» chiese.
«Gold, c'è qualcosa che dobbiamo sapere, prima di vedere? Perché una di queste memorie è certamente tua.» chiese Regina.
«Non credo, ma lo scopriremo presto.» affermò.
Emma mosse una mano da sinistra a destra e la fiamma sulla candela si accese.

Emma si sentiva nel sogno di qualcun altro. Un'ospite intangibile.
Era in un castello sontuoso. Una donna vestita di abiti umili con una folta chioma di capelli rossi giunse in una sala.
Tremotino non si voltò a guardarla.
«Oh, una creatura molto rara entra nel mio salone. Deve avere qualcosa di importante da chiedere...»
La donna aveva gli occhi color oro che brillavano.
«Signore Oscuro, sono giunta a voi con una richiesta.» disse determinata.
«Io so già cosa vuoi. Io so tante cose.» intervenne Tremotino «Tuttavia, mi piace quando esponete le vostre motivazioni. Dimmi pure, cara...»
«Io sono una Fenice. La mia razza sta morendo, ho bisogno di qualcosa che mi protegga mentre sono umana.» disse con un orgoglio nella voce che Emma aveva sentito in bocca a pochi.
«Sì. Ho qualcosa per te.» Tremotino andò a un mobile e ne aprì una piccola anta per prendere un anello d'argento «Questo è un anello che protegge chi lo indossa. Il proprietario lo può tenere per dieci anni, poi tornerà da me. Il prezzo di questo ninnoli è solo una tua piuma.»
La donna lo fissò.
«Cosa ve ne fate di una mia piuma?»
«Una piuma di un uccello magico è un bel cimelio, ma una piuma di un uccello magico che sta per estinguersi è una meraviglia. Allora? Ci stai?» chiese lui giocando con l'anello.
La donna annuì piano e prese la forma di Fenice. Le piume erano rosse come i suoi capelli in forma umana e gli occhi dorati erano ancora più luminosi.
Porse un'ala a Tremotino che si prese una piuma.
La Fenice tornò a prendere la forma umana e Tremotino le porse l'anello.

Emma si ritrovò nel salotto, stretta a Killian e vide che tutti erano stralunati dall'esperienza quanto lei.
«Quindi le hai dato un anello di protezione in cambio di una piuma. Cosa ne hai fatto poi?» chiese Regina a Gold.
«Le ho lasciato l'anello e la piuma l'ho usata per cercare Bealfire, ma non ha funzionato. Lei mi aveva ingannato: non era l'ultima della sua specie, sennò la piuma mi avrebbe portato da mio figlio.» spiegò Tremotino.
«Adesso andiamo avanti o ci attaccherà ancora senza e noi non avremmo imparato niente di nuovo.» disse Emma sostituendo la prima candela con la seconda, poi ne accese la fiamma.

Erano in un villaggio. La donna coi capelli rossi era accasciata a terra. Certamente morta. Tremotino se ne stava andando con passi distratti.
Una ragazzina, con gli stessi capelli della donna, le si gettò addosso. Piangeva e invocava la mamma.
«Mamma... Mamma... No... Io sarò una brava Fenice, te lo prometto. Non ti vendicherà, come mi hai chiesto, ma tu proteggimi ovunque tu sia.»

Emma ancora non si abituava a quel dentro e fuori dai ricordi.
«Perché l'hai uccisa?» chiese Henry rivolto al nonno con lo sguardo inumidito dalle lacrime.
«Perché ero un cattivo.» dichiarò Gold «La sua piuma non aveva funzionato ed ero furioso con lei, quindi attesi che i dieci anni scadessero e, un minuto dopo, ero nel suo villaggio. Non sapevo che avesse una figlia, ma temo che sarei stato molto più crudele.»
«Ma, nonno,» gli disse ancora Henry «sono sicuro che sarebbe bastato chiedere e lei ti avrebbe aiutato.»
«Adesso lo so, ma all'epoca ero una persona diversa.»
Emma aveva già preparato la terza candela e la accese.

Il Vero Amore è sempre la rispostaWhere stories live. Discover now