1.5 L'amore è sempre la risposta.

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Arrivati al margine del bosco, si fermarono a guardarsi.
Biancaneve aveva il suo arco, pronta ad incoccare la freccia.
David aveva la pistola in mano e la torcia puntata sull'oscurità.
Henry aveva la spada stretta nella mano.
Zelina aveva le mani sollevate, pronta a difendersi.
Regina imitava la sorella, scrutando tra gli alberi.
Emma aveva la pistola e la torcia puntate verso quel buio, che pareva denso, tangibile. Il suo potere fremeva per uscire.
Avanzarono tutti insieme nel bosco, cercandosi con lo sguardo per non perdersi di vista. Poi ci fu una luce accecante, tutti si potessero gli occhi e... Henry si trovò solo. Chiamò ogni singolo familiare e compagno di avventura, ma nessuno rispose. Non potevano essere scomparsi. Si fermò a pensare, facendo respiri profondi. No, la sua famiglia era lì, solo che il dio delle illusioni li aveva celati ai suoi occhi. Avanzò qualche passo, certo di questo. Poi udì uno scricchiolio. Sollevò la spada e scrutò il buio. Un ruggito alle sue spalle lo convinse a correre avanti. Correva come il vento, la foresta non sembrava impedirglielo. Nessun ramo a intralciargli la strada.
≪Non è possibile...≫ sussurrò Henry. Anche solo a camminare avrebbe dovuto graffiarsi, non era davvero possibile. Allora era... un'illusione di Loki?

Biancaneve si voltò e vide che la sua famiglia era sparita. Incoccò una freccia e tese la corda dell'arco. Si guardava attorno, ma non sentiva niente. Proprio niente. In un bosco non poteva esserci così silenzio! Alle sue spalle uno scricchiolio la fece girare. Biancaneve stava mirando in mezzo agli occhi rossi dell'enorme lupo che sbavava e ringhiava davanti a lei. Lo osservò bene e seppe che non era Ruby, era un lupo ed era lì per ucciderla.
Ma se era strano quel silenzio, e il lupo era l'unica cosa che si muoveva, non era la realtà! Era Loki!

Regina urlava alla ricerca del figlio.
≪Henry!≫
Con le mani sondava l'aria, per capire dove quella luce avesse portato tutti, ma non percepiva niente.
Un rumore e un ringhio alle sue spalle la avvisarono che non era sola e che non era amico. Sollevò una mano e diede vita a una barriera, appena in tempo per impedire ad un lupo grande come un orso di aggredirla.
≪Allora, enorme palla di pelo, chi sei? Ti ha mandato Loki, il dio dell'inganno?≫ si fermò a riflettere sulla parola "inganno", perché intrappolare le persone nei sogni era semplice e furbo... La mente riflette le ferite sul corpo, come nei sogni di Emma e Uncino, quindi... Era bloccata col lupo! E, soprattutto, aveva l'anello che andava distrutto! Doveva trovare un modo per svegliarsi. Fece comparire un pugnale sul suo palmo, poi lo strinse forte e si lasciò penetrare la carne dal metallo. Speravo che il dolore la svegliasse, ma era chiaro che non era così.

Zelina stava camminando sola per il bosco, teneva un cauto silenzio e cercava una falla nell'illusione. Sì, perché lei aveva capito subito che era un'illusione di Loki, così la Salvatrice sarebbe stata davvero sola. Tuttavia, le illusioni, per quanto ben costruite, hanno sempre una falla. Toccava gli alberi e le piante, ma tutto sembrava perfetto.
Uno scricchiolio. Zelina si voltò. Un enorme lupo le si stava avvicinando e, d'un tratto, balzò verso di lei. La perfida strega emanò una luce verde dal palmo e uno scudo smeraldino la circondò. Il lupo non avrebbe potuto ferirla, ma avrebbe avuto il tempo di pensare a una soluzione.

David aveva la spada rivolta verso il gigantesco lupo che aveva davanti. Si era ritrovato senza nessuno della compagnia, ma quel canide troppo cresciuto lo aveva tenuto troppo impegnato per permettergli di cercare chicchessia. Il lupo balzò verso di lui e David si lanciò dietro un albero, ma la bestia spezzò con estrema facilità il tronco.
Il Principe Azzurro si fece inseguire tra gli alberi, finché non vide di aver distanziato il lupo, allora si girò e gli corse incontro. Il lupo spalancò le fauci, deciso a fare dell'uomo la sua cena, ma David si lasciò scivolare sotto la bestia e, quando fu all'altezza del torace, vi affondò la spada. L'animale guaì e cadde di lato.

Killian si guardava attorno smarrito. Emma gli aveva detto che non lo voleva più, ma com'era possibile? Aveva attraversato gli inferi di Ade per lui, aveva usato il potere del Signore Oscuro per salvargli la vita... non poteva essere così. Tuttavia, Emma gli stava urlando quanto l'avesse fatta soffrire, per ogni bugia, per ogni aspettativa disillusa.
≪Swan...≫ la guardava disperato.
≪Neal era il mio solo e unico amore! Tu sei stato un sostituto!≫ ringhiava lei fra le lacrime.
Uncino era ferito, quelle parole facevano male, ma nella sua testa sentiva la voce di Emma, che gli diceva che aveva paura a lasciarsi andare con lui, perché tutti quelli con cui era stata erano morti e che non poteva perdere anche lui. Poi gli comparve davanti agli occhi il momento in cui, negli inferi, avevano pesato il cuore di Emma, la sua Emma che era scesa a riprenderlo dal mondo dei morti, scoprendo che il loro non solo era amore, ma Vero Amore. No, quella che gli urlava contro non era la sua Emma, la sua guerriera intrepida.

Il Vero Amore è sempre la rispostaМесто, где живут истории. Откройте их для себя