2.2 Ne parliamo dopo a casa.

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Da Granny si era riunita buona parte della città. Biancaneve e il Principe Azzurro avevano organizzato un aperitivo per fare un importante annuncio.
Emma era emozionata e si chiedeva come avrebbe fatto il giorno del matrimonio, se già per l'annuncio sentiva il cuore che le scoppiava.
Vide Zelina entrare e un tuffo al cuore la colpì. Non era per Zelina in sé. Vederla le aveva ricordato che i cattivi sono sempre in agguato. Killian le aveva detto una volta che doveva imparare a vivere la vita nelle crisi, sennò non l'avrebbe vissuta affatto. Aveva ragione, ma non voleva un matrimonio minacciato da mostri di una qualche favola dimenticata.
Uncino le andò vicino, portandole una coppa di frizzante liquido dorato.
«Niente rum?» gli chiese Emma ridendo.
«No.» rispose lui sorridendo «Tuo padre non ritiene che sia adatto all'occasione.»
«Sono la sua bambina.» rise ancora lei prima di bere un sorso, poi lo prese per il bavero e lo baciò. Dopo il pensiero di un possibile mostro alle nozze, aveva bisogno di sentire qualcosa di reale che la facesse stare bene.
«Wow! È stato bello, ma mi devo preoccupare?» chiese lui.
«No. Cioè ho dei pensieri, ma ne parliamo dopo a casa.» Uncino la scrutò «Pensieri da Salvatrice. Ora, però, voglio godermi questo momento. Ti prometto che ne riparliamo dopo a casa.»
«Va bene, Swan.» decise lui, perché lo sapeva la Emma di prima non avrebbe mai detto la verità.

«Attenzione!» David stava richiamando l'attenzione di tutti «Scusate, vorrei solo dire due parole. Oggi siamo qui perché la mia famiglia ha una lieta cosa da comunicare e spero che vi unirete ai festeggiamenti.»
Biancaneve sorrideva col piccolo Neal in braccio.
«È con immenso onore, che io e David, annunciamo le prossime nozze della Principessa Emma e Killian Jones.»
Un applauso esplose nel locale e tutti si riversarono verso i due futuri sposi per congratularsi.
Regina era in un angolo ed Henry si sedette con lei.
«Mamma, va tutto bene?» le chiese.
«Sono solo un po' malinconica.» rispose lei «Dopo che mi sono chiarita con Emma per la morte di Robin, ci siamo riavvicinate, ma... Fa ancora un po' male sapere che c'è chi non ha perso il suo lieto fine. Passerà.»«Lo avrai il lieto fine.»
Un uomo passò accanto al ragazzo e lo urtò inavvertitamente.
«Mi scusi.» disse rauco l'uomo. Aveva la pelle di un color bronzo bellissimo, che gli esaltava le iridi nere. I capelli lunghi e lisci erano raccolti in una coda morbida, a cui era fissata una piuma vermiglio.

Emma e Killian tornarono a casa, dopo aver fatto un bagno di affetto da Granny. Il pirata era quasi in imbarazzo per aver scoperto che tanta gente aveva cambiato opinione su di lui.
«Davvero eri così preoccupato?» gli chiese Emma.
«Ho fatto molto male nella mia vita da pirata, quindi...» rispose Uncino scendendo dalla macchina e avviandosi verso il vialetto di casa.
«Killian...» lo fermò appena dentro al cancello, prendendogli un braccio «Sei una persona migliore. Hai aiutato ben più di una persona. Tutti hanno visto cosa sei in grado di fare, quanto sei stato importante contro la Regina delle Nevi.»
«Swan,» le accarezzò il volto «lo so che tu mi ami e che vedi il buono che c'è in me, ma non credevo che anche tutta Storybrooke lo avesse visto.»
«Killian, non dubitare mai di te stesso. Io credo in te e ti amo.»
La baciò con dolcezza, accarezzandole i capelli e desiderandola con tutto il cuore.
Una volta in camera, Killian la attese sotto le lenzuola e lei, puntuale, si accoccolò posando la testa sul suo petto. Il suo cuore era una ninna nanna.
«Swan?» sussurrò lui.
«Mmmh...» rispose lei con gli occhi chiusi.
«Avevi detto che ne avremmo parlato una volta a casa. Quindi ora mi dici cosa ti inquietava prima?» Uncino aveva una voce vellutata. Emma si sollevò per guardarlo negli occhi. I capelli biondi di lei le ricadevano alla rinfusa. Gli occhi tristi che celavano dei pensieri e l'imbarazzo di esternarli. Ormai non si nascondevano più niente, ma lei doveva sempre fare uno sforzo in più.
«Prima stavo pensando che... Ogni volta che sta per accadere qualcosa di bello, arriva sempre un nuovo cattivo da affrontare.» iniziò lei.
«Emma...»
«Poi mi sono ricordata quello che mi avevi detto il giorno del mostro di ghiaccio. Devo imparare a vivere la mia vita nelle crisi, sennò rischio di non viverla affatto.» sospirò.
«Che c'è?» le chiese.
«Ho paura. Il giorno del matrimonio non voglio passarlo scoprendo che nel mezzo comparirà un mostro e non potrò godermelo. I miei hanno avuto il loro e nel bel mezzo si è palesata la Regina Cattiva. Non voglio che capiti a me e... Mi sento stupida a pensarlo, perché non potrò prevederlo, quindi ho paura di un'eventualità e non di un fatto.» aveva voltato la testa per l'imbarazzo. Killian le accarezzò il volto e lo guidò verso di lui. La baciò, lentamente, assaporandola come un piatto prelibato.
«Emma... Non sappiamo cosa il futuro ci riservi, sappiamo quello che pianifichiamo noi. Poi...» fece un sorriso beffardo «se si presenterà un mostro, potremmo avere un matrimonio davvero particolare!»
Lei gli accarezzò le guance.
«Hai ragione. Basta che ci siamo noi.»

Il Vero Amore è sempre la rispostaWhere stories live. Discover now