Una promessa

47 4 19
                                    

Appena aprì gli occhi si trovò come al solito da sola. Cecilia doveva essere uscita già da un po' a giudicare dal sole che ormai illuminava tutta a stanza e così Iyana decise di restare ancora un pochino nel letto.

Ricordava chiaramente quello che era successo la sera prima e anche le ultime parole della corvina prima di metterla a dormire. Non riusciva a spiegarsi quel gesto, ma in realtà non riusciva a capire nemmeno tutto quello che era successo prima. Era palese che lei provasse qualcosa per Cecilia eppure quest'ultima non aveva mai lasciato trasparire un interesse tale da spingerla a pensare che da lì a breve l'avrebbe baciata in quel modo. Le aveva fatto passare un momento stupendo e anche adesso, mentre ci ripensava, sentiva un calore diffondersi in tutto il corpo e i brividi salirle lungo la schiena. Forse il fatto stesso di non averle potuto parlare dopo o ora la tranquillizzava. Sapeva che Cecilia non era il tipo di persona che si lascia travolgere dalle emozioni e proprio per questo temeva che quello fosse solo un errore di cui si sarebbe scusata appena rientrata.

In realtà non era stata molto felice di dover parlare di Samantha ma il fatto che Cecilia ne fosse così interessata l'aveva spinta a parlarne senza pensare a possibili fraintendimenti. Non aveva di certo voluto insinuare che quella ragazza e Cecilia avessero qualcosa in comune, si era solo fatta scappare la somiglianza fisica. In effetti Samantha aveva un carattere molto più estroverso e arrogante della corvina eppure avevano gli stessi lineamenti e un corpo molto simile.

"e adesso che faccio?" disse mentre schiacciava la faccia sul cuscino prima di sospirare rumorosamente

Era fin troppo felice per essere consapevole che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta ad assaporare quelle labbra che tanto aveva desiderato.



Aveva passato tutta la giornata a maledirsi per essere stata così avventata ed ora, di fronte alla porta della sua stanza dubitava se entrare oppure tornare dopo cena.

Non è forse la tua stanza? Hai intenzione di scappare dai tuoi problemi?

Appena entrata nella stanza Iyana, dal suo solito posto, la salutò allegramente

Le sembrava che la giovane si comportasse come al solito e questo la fece sentire meno a disagio e così si diresse velocemente a lavarsi.

Appena uscita dal bagno, ancora in intimo e solo con un paio di pantaloni addosso, si era diretta verso l'armadio per mettersi dei vestiti quando qualcuno, bussando alla porta, la fece bloccare di colpo con i vestiti in mano.

Voltò velocemente lo sguardo verso Iyana che fece lo stesso osservandola sorpresa. Non aveva incarichi speciali quella sera e sicuramente non aveva dimenticato nulla che qualcuno avrebbe potuto decidere di riportarle la sera stessa.

"Cecilia sono Siro!" sentì dire a gran voce mentre il ragazzo batteva ancora sulla porta

Lasciò i vestiti sulla sedia andando velocemente ad aprire.

Siro non l'avrebbe mai disturbata se non per motivi seri; per quanto fosse curioso di conoscere la sua proprietà non si sarebbe mai spinto a sbirciare alla sua stanza

"che succede?" chiese velocemente Cecilia appena si trovò davanti al ragazzo

"scusa se ti disturbo ma abbiamo un problema, dobbiamo andare" rispose senza togliere lo sguardo dalla ragazza che poté chiaramente vedere la sua serietà.

Non aveva nemmeno fatto caso al fatto che fosse senza maglia e non solo perché aveva reagito di impulso presa dalla preoccupazione, ma anche perché Siro non era certamente la prima volta che la vedeva in quel modo.

La stanza del legameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora