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Il litigio fra Louis ed Harry proseguì anche il mattino dopo. Louis non aveva chiuso occhio e le occhiaie sotto i suoi bellissimi occhi ne erano la prova.

Harry, invece, si era limitato solo a non rivolgergli la parola; si era alzato, aveva svegliato dolcemente il suo bambino, lo aveva lavato e vestito ed ora gli aveva acceso la televisione.

Tutto come se nulla fosse.

Però Will, essendo un bambino abbastanza sveglio, aveva percepito che qualcosa non andasse. Aveva notato gli occhi rossi di entrambi i suoi papà e di come si evitassero.

Non sapeva cosa fosse successo, ma sapeva che non gli piaceva. Decise allora di fare qualcosa.

Con un balzo si alzò dal lettone e camminò fino a raggiungere Louis, impegnato a preparare il borsone per gli allenamenti.

La manina del piccolo raggiunse la sua maglietta tirandola leggermente.

"Papi..."

Sussurra William a testa bassa.

"Ehy amore mio, qualcosa non va?"

Louis prontamente si gira chinandosi all'altezza del piccolino e lo prese tirandolo su.

"Perchè tu e papà Harry non parlate? Successo qualcosa?"

Il più grande sorride tristemente e gli accarezza una guanciotta.

"William, tu lo sai che ti amo tanto? Darei tutto per te, piccolo campione."

"Tutto tutto, papà?"

Louis ride annuendo.

"Tutto tutto."

"Anche papà Harry...?"

Prosegue William volendo tornare sull'argomento "Harry-Louis". Come ho già detto, non è un bambino stupido.

"Si darei anche papà Harry, ma sh non dirlo a nessuno."

E mentre William ridacchiava, Louis lo osservava attentamente rendendosi conto di quanto fossero simili. Poteva davvero non essere suo figlio?

Una morsa lo prese al petto non appena Harry uscì dal bagno.

"Che state facendo? Metti giù William."

Entrambi lo guardarono spaesati.

"Papi, io e papà Louis stavamo parlando. Lui ha detto che mi ama tan-"

"Mettilo giù Louis, forza. William vieni qui."

"Ti stai comportando di merda Harry."

"Parolaccia..."

Sussurra William.

"Ah, io mi starei comportando di merda? Sei tu che riesci sempre a rovinare tutto."

Sbotta Harry sentendo nuove lacrime formarsi.

"Parolaccia..."

"Harry penso dovremmo parlarne dopo.."

Cerca di zittirlo Louis, fallendo miseramente.

"No Louis, no. Non abbiamo niente di cui parlare. Tra noi finisce qui di nuovo, cazzon-"

"Parolaccia.."

"STA ZITTO WILLIAM."

Urla Harry spazientito facendo sobbalzare di spavento Will nelle braccia di Louis.

"Oi."

Interviene quest'ultimo.

"Penso dovresti darti una bella calmata e tornare in te. Intesi? Non urlare contro mio figlio."

Continua mettendo William a terra.

"Ah...ora riconosci sia tuo figlio? Mi fai pena. William vieni qui."

Il piccolo obbedisce andando vicino ad Harry.

"Will, mi dispiace aver urlato e devo dirti una cosa. Quando torneremo a casa non staremo più da Louis e-"

"NO. NO IO VOGLIO STARE CON IL MIO PAPÀ."

William, in lacrime, corre nuovamente vicino a Louis e gli si attacca ad una gamba singhiozzando.

"Papi no, perchè? Hai detto che mi ami, non ci vuoi?"

Il liscio, incazzato come non mai, sorride rassicurante scompignando i capelli del bimbo.

"Ma amore, certo che vi voglio. Papà Harry ha solo cercato di fare un brutto scherzo, mi dispiace ti abbia fatto piangere. Ora asciugati gli occhietti, che ti porto a giocare a calcio. Te lo avevo promesso, ricordi?"

Will annuisce asciugando gli occhi e dando la manina a Louis.

Mentre Louis e William si avvicinano alla porta della camera, Harry blocca Louis per una braccio.

"Non pensare che io mi rimangi ciò che ho detto, non staremo da t-"

"Harry."

Lo interrompe Louis a denti stretti.

"Non mi importa un cazzo di dove vuoi o non vuoi stare, io lo sto facendo per William, che tu hai fatto piangere. Lo sto facendo per il suo bene, bene che sembra tu abbia dimenticato. Quando hai da parlare, parla con me...ed ora scusaci."

Con uno strattone, Louis, si libera dalla presa e lascia la stanza sbattendo la porta.

Lasciando lì Harry, solo.

Different||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora