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Pov's Louis.

Salgo le scale sconsolato e arrivo alla porta del piccolo sospirando.

Busso alla porta ma nulla.

Ribusso e la situazione non cambia.

Accosto l'orecchio e sento i singhiozzi del mio bambino.

"Will...perfavore, sono io. Sono qui. Aprimi."

Sento dei piccoli passi venire verso di me e poi la porta si apre rivelando un bimbo con gli occhietti lucidi, le lacrime secche sulle guance e i capelli tutti arruffati.

"Oh...piccolo..."

"Cosa c'è?"

Il suo tono è duro ma la sua voce viene tradita da un leggero tremolio dovuto alle lacrime.

Sospiro.

"Vieni Will, sediamoci."

Faccio per prendergli la manina ma lui si sposta e va a sedersi sul letto.

Stessa cosa faccio io mettendomi vicino a lui.

"Lascia che ti spieghi piccolo m-"

"Perchè non mi hai voluto?"

Mi interrompe.

Il respiro mi si blocca e posso giurare di aver sentito il mio cuore fermarsi, spezzarsi, ripartire e poi rifermarsi.

"No no no piccolo...non è assolutamente così. I-Io...Io sono stato tanto stupido...davvero tanto stupido e ho sbagliato, ma ero così spaventato e non ho ragionato neanche un secondo. Mi dispiace...mi dispiace per non esserci stato quando ce ne era bisogno, mi dispiace per aver lasciato solo papà Harry. Mi dispiace. So che non potrai perdonarmi, lo so, ma ora sono qui...e voglio provare a riparare tutto. Io sono il tuo papà Will e tu sei il miglior bimbo che potessi mai desiderar-"

Non finisco neanche di parlare che mi si getta nella braccia piangendo e io lo stringo a me rassicurandolo.

Riesco a farlo calmare e gli accarezzo la testolino.

Lui mi guarda con i suoi occhioni blu così simili ai miei.

"Ti voglio bene...papà

E non ci vogliono altre parole.

Lo ristringo a me, straiandomi, cullandolo un pochino.

Non mi accorgo neanche che finisco per addormentarmi così.
Con una delle cose più importanti della mia vita stretta a me.

Una...

...Perchè l'altra è di sotto.

Different||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora