Capitolo 1 | In ginocchio

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"Io..." distolgo lo sguardo per lo stress che mi travolge a un così alto livello adesso. "Io...non posso...voglio dire...Per quale motivo dovrei farlo?"

"Perchè io te l'ho chiesto" osserva il mio corpo dall'alto verso il basso, scrutando le mie forme senza perdersi un centimetro di esso, soffermandosi lunghi attimi su quelle parti che lui ama maggiormente di me. Le mie cosce in una gonna stretta insieme a questa camicia formale che lui adora sbottonata. "Lo sai che devi obbedire al tuo capo."

"Sì ma non è più lavoro..."

Lui ridacchia sottovoce e appoggia una mano sul suo interno coscia mentre inclina la testa a sinistra. Sono ancora in uno stato d'ansia, mentre a lui sta totalmente piacendo il fatto di vedermi reagire in questo modo. Lui sa cosa fare o dire per far sì che il mio sangue scorra velocemente nelle mie vene. In altre parole, gli piace vedermi in una posizione di sottomissione ma solo se si tratta di me. Non riceve la stessa soddisfazione quando è qualcun'altro, anche se sa che un giorno mi spingerà a farlo senza nessun problema.

"D'accordo" sospira e sorride mentre si rimette composto con le gambe dietro alla sua scrivania, non guardandomi più. "Terrò questo scritto ma verrai chiamata ancora una volta per il tuo lavoro del disegno che hai creato."

"Posso rifarlo se vuole signor Jeon..."

"No" rifiuta e posa il mio elaborato all'interno di una cartella. "Mi piace ciò che hai fatto. Volevo solo renderti nervosa infatti adesso puoi lasciare il mio ufficio, signorina Han, grazie."

Lo ha fatto solo per spaventarmi? Penso liberandomi da un po' di quella pressione.

"Va bene, signor Jeon. Passi una buona giornata e le prometto che farò meglio la prossima volta." mi inchino a lui e ritorno alla porta, ignara di quegli occhi indiscreti a osservarmi mentre uscivo.

Esco dal suo ufficio e mi volto nuovamente, chinandomi ancora una volta e finalmente vado via. Non appena si sente lo scatto della porta che si chiude, il mio petto si sgonfia per via del sospiro che emetto.

Procedo in direzione del mio ufficio e continuo quello con cui ero occupata. Non riesco ad essere completamente sollevata dallo stress dal momento che so di doverlo vedere ancora una volta oggi, e sicuramente anche domani, come sempre. Ricordo ancora il meeting che aveva organizzato e quanto fosse andata male per me, con lui al mio fianco. Sa per certo che lui mi piace, tutte le ragazze qui si divertono a prendermi in giro per lo schifo che sono io e del fatto che non avrò mai la possibilità di avere le sue labbra sulle mie, perciò avranno sicuramente fatto girare delle voci in ufficio.

E comunque, chi non sarebbe attratto da lui? Odio me stessa per quello che provo.

...

7 pm.

"Pronto?" rispondo alla telefonata del mio migliore amico, sedendomi sul divano e coccolando il mio cucciolo birichino, Koya, un volpino bianco. "Hey Aeri, come stai tesoro?"

"Stanca ma bene, tu invece?" sorrido e appoggio la testa sulla testata del divano, lasciando Koya arrampicarsi su di me per mettersi comodo sulle mie gambe. "Bene. Mi chiedevo come stesse andando con il tuo capo di cui ti lamenti ultimamente." menziona quel ragazzo di cui non sento nulla che riesco a spiegare. "Beh...sento come se lui sapesse che sono attratta da lui come un'idiota...penso che alcune ragazze lo abbiano detto alcuni giorni fa, proprio mentre ne stavo parlando con Yohan nella cucina dell'ufficio. Da quel momento, lui continua a comportarsi in modo diverso con me rispetto a prima. Mi stuzzica e mi guarda come...non lo so..."

DEEP INSIDE || J.JK ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now