Solo una parola

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Il calice tremò nel momento in cui venne sollevato in aria, increspando appena il liquido trasparente che lo riempiva fin quasi all'orlo. Alhena Black fissò il suo riflesso deformato dalla superficie di cristallo, poi, dopo aver tratto un profondo sospiro, bevve la pozione fino all'ultima goccia.

Lo studio semicircolare era buio e silenzioso. I rami del parco di Villa Black si allungavano verso le finestre come artigli ricurvi pronti a ghermirla e trascinarla nell'oscurità. Nulla era cambiato in quella stanza durante i quattordici lunghi anni di assenza. La scrivania era ancora addossata al muro carico di scaffali e trofei di caccia. Alhena non aveva osato spostare alcun oggetto dalla sua precipitosa fuga verso l'ignoto. Persino il libro che Tom stava leggendo poco prima della notte più lunga della sua vita era ancora lì, aperto sullo scrittoio, le parole ormai illeggibili per via dello spesso strato di polvere che le ricopriva. La strega non poté non rabbrividire ripensando allo stregone chino nella sua lettura, i riccioli di un nero lucente che rilucevano al lume delle candele accese tutte attorno a lui. Si ricordava benissimo del momento in cui, improvvisamente, egli aveva levato lo sguardo dal libro per posarlo su di lei. Non avrebbe mai dimenticato il modo in cui l'aveva guardata, né la sfumatura rossastra che aveva pervaso i suoi magnetici occhi scuri.

I ricordi svanirono all'istante in un mare di nebbia. I suoi muscoli si rilassarono e il suo intero corpo fu pervaso da un improvviso senso di calma. Alhena soffocò a malapena un gemito. La pozione aveva iniziato il suo effetto. Si appoggiò alla scrivania, massaggiandosi le tempie con le dita inguantate. Non c'era traccia di Tom, del suono vellutato della sua voce e del suo profumo misterioso e inebriante. La strega era completamente sola, in una villa enorme piena di polvere e ragnatele. Nessuno sapeva della sua esistenza e nessuno avrebbe mai dovuto saperlo.

Quanti sacrifici ho dovuto sopportare per te, pensò avvicinandosi a una delle tre finestre che davano sul parco. Il cielo era del colore del sangue e il sole era da poco scomparso dietro le colline, lasciandosi alle spalle le prime ombre che si allungavano sempre di più verso la villa. Quattordici anni. Quattordici anni di solitudine assoluta, di sofferenza e, soprattutto, di paura. Alhena fece scorrere un dito sulla superficie fredda della finestra. Erano lontani i giorni di gloria, quando era stata davvero la strega più temuta di tutti i tempi, attorniata da una cerchia di devote sanguinarie, sempre pronte a obbedire ai suoi ordini. Solo uno riusciva a tenerle testa, se non a superarla, il mago e l'uomo che era stato la sua rovina. Una rovina che lei aveva scelto di sua spontanea volontà. Di lei non restava che poco più di un fantasma, un morto fra i morti. Perché, dal momento in cui aveva fatto la sua scelta, Alhena sapeva fin troppo bene quale destino l'attendeva da un momento all'altro. Un momento che ora era più vicino che mai.

Dove siete finite, maledette?, pensò ricordando una a una le sue perdute compagne e devote. Vi siete forse dimenticate di quando bastava udire il mio nome per tremare di paura?

Il solo pensiero la riempì di un'oscura eccitazione. Assaporò di nuovo ogni delitto che aveva compiuto in nome della purezza del sangue e della stirpe magica quando Voldemort era ancora al potere. Sparizioni. Torture. Omicidi. Tutto per suo ordine, per servire il suo signore. Nessuno si era mai spinto così oltre come lei. Nessuno aveva mai osato sfidare in quel modo forze che non conosceva.

Il flusso vermiglio dei pensieri di Alhena si bloccò all'istante. Forse era solo nella sua testa, ma le era parso di udire distintamente l'unico rumore al mondo in grado di farle accapponare la pelle dall'orrore: il pianto di un bambino.

Allora ricordò, con rabbia, di non essere sola nella villa. I suoi sotterranei non erano mai stati così pieni negli ultimi quattordici anni. Doveva agire e alla svelta. Non aveva poi così tanto tempo a disposizione.

Il risveglio delle StregheWhere stories live. Discover now