39. deficiente alle sei e vieni con me?

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Mi svegliai con un mal di testa atroce e con delle occhiaie spaventose, la sera prima avevo lasciato il pub con il ragazzo che mi aveva offerto il drink, ma ovviamente non era successo nulla, dopo una chiacchierata amichevole lo liquidai e tornai a casa. L'avevo fatto solo per la soddisfazione di colpire l'ego di Harry; che ovviamente si era arrabbiato.

I miei pensieri vennero interrotti dal suono del campanello, aspettai qualche secondo sperando che le altre si trovassero a casa e quindi aprissero la porta, il campanello continuò a suonare e ormai rassegnata dall'evidente assenza delle mie coinquiline mi trascinai giu dal letto ed andai ad aprire.

Alla visione di un Harry arrabbiato feci una smorfia ed il mio cuore fece una capriola.

"che ci fai-" iniziai a chiedere per poi essere stoppata dal riccio.

"a che gioco stai giocando?!"

Per tutta risposta lo guardai confusa il che lo fece infuriare ulteriormente.

"mi prendi per il culo?!" continuò a chiedere.

"ok primo ti calmi, se no richiudo la porta e torno a dormire e secondo che cosa stai dicendo? Non ti seguo." dissi mantenendo la calma ancora un po' assonnata.

"si, è evidente, mi stai prendendo in giro" iniziò a dire.

"mi vuoi spiegare a che gioco stai giocando? E soprattutto dimmi il nome del coglione di ieri sera che gli vado a spaccare la faccia!" aggiunse.

"tu sei matto" mi limitai a dire sbuffando.

"Harry fattelo dire, sei proprio stupido. Per prima cosa non ti devo spiegazioni, ma visto che oggi sembra il tuo primo giorno di mestruazioni e in più, a quanto vedo, hai voglia di litigare peggio di una dodicenne in prima media con gli ormoni a palla; ti darò 'delle spiegazioni' se ti servono così tanto." iniziai a dire.

"ieri sera con quel ragazzo non è successo nulla, ci siamo fatti una chiacchierata e un drink tra amici" sottolineai la parola amici.

"e poi vuoi sapere cosa è successo?" chiesi guardando la faccia da pesce lesso che aveva.

"sono tornata a casa uuuuuuh" dissi prendendolo in giro.

"a quindi è qui!" disse guardando all'interno dell'appartamento.

Ci rinuncio, è proprio stupido, ed io che pensavo fosse Zayn quello toccato mentalmente invece mi sbagliavo.

"ma sei scemo" dissi guardandolo storto.

"vabbene, entra" dissi facendolo accomodare.

Harry entrò in casa si guardò in torno, guardò anche nella mia stanza e ovviamente non trovò nulla o meglio nessuno.

Io in tutto ciò ero seduta sul divano mentre guardavo le notifiche del telefono per confermare la colazione da postmate e il mio appuntamento dall'estetista.

"ah ah!" disse Harry con un tono da vincitore.

"questa cos'è" chiese 'ironico' indicando una maglia da uomo.

"l'ho trovata in camera tua" aggiunse avvicinandosi a me con la prova in una mano.

"è tua deficiente" mi limitai a dire scuotendo la testa in segno di disapprovazione.

Harry si mise seduto dall'altro lato del divano, non sapendo più che dire o fare.

Per spezzare il silenzio mi limitai ad un "sto ordinando su postmate vuoi qualcosa per colazione?" mi guardò come se avessi un brufolo gigante nel mezzo della faccia.

"ok tigre, se non vuoi nulla basta dirlo, solo la prossima volta quando decidi di piombare a casa mia alle sei di mattina almeno portami un caffè" dissi alzando gli occhi al cielo.

Harry continuò a guardarmi con uno strano sguardo era uno di quegli sguardi che Zayn definiva-

Pochi secondi dopo ci stavamo baciando.

-mangia faccia' Zayn aveva proprio ragione a volte.


Certe volte mi picchierei da sola, ero a letto, era ormai mezzogiorno ed Harry era li di fianco a me, avevamo fatto sesso di nuovo, lui dormiva beatamente perché sembrava fosse così facile per Harry avere un piede in due scarpe, invece per me no. Per me non era solo sesso, per me non era solo Harry per me nulla era sicuro.
Lui sembrava non preoccuparsene, ovviamente una volta sveglio sarebbe andato via e sarebbe tornato nel suo mondo fatato pieno di candy canes, mentre io sarei rimasta sempre io, Jessica, la ragazza carina che in visita dai parenti in una città grande e vasta come LA per sua fortuna ha incontrato Harry più di una volta ed è riuscita anche ad andarci a letto; ma tanto si sa che Harry ha la fama di playboy quindi che senso avrebbe avuto?

E anche se si fosse saputa la verità, anche se appunto nulla era sicuro o confermato fra me e Harry, nessun avrebbe preso sul serio nulla. Si sarebbe dolo vista l'opportunità per fare due copertine con qualche scandalo su Harry ed una delle sue tante fiamme.

A riportarmi alla realtà non fu solamente Harry che si stava svegliando, ma anche il suono del campanello.

Il mio ordine previsto per le dieci era arrivato all'ora di pranzo; pagai e mi andai a sedere in cucina iniziando a mangiare.

Harry fece il suo ingresso nella stanza completamente nudo, lasciandomi senza parole e anche in imbarazzo.

"non hai preso nulla per me?" chiese.

"ma dico sei scemo?!" urlai.

"che ho fatto?"

"ma ti vuoi vestire, se dovessero rientrare le ragazze e ti vedessero senza niente addosso?!" dissi sbuffando andando a prendere i vestiti.

"stai tranquilla" disse con nonchalance addentando i miei pancakes.

Mi limitai a guardarlo male e spintonarlo in camera da letto con i vestiti in mano.

Dopo poco tornò vestito e si sedette di fronte a me.

Finii di fare colazione e mi alzai, mi incamminai verso il bagno, perché dovevo assolutamente svuotare la vescica e anche darmi una sistemata per andare a lezione.

Una volta fuori mi cambiai e presi alcuni libri.

"dove vai?" mi chiese Harry.

"devo andare a lezione, sai il college.." dissi acida.

"vieni con me?" disse poco dopo.

"ti ho detto che ho lezione" risposi allacciandomi le scarpe.

"domani" disse poi.

"domani vieni con me alla presentazione del film"

"non devi andare con quella tipa per fare tutta la cosa della coppia felice?" chiesi scettica.

"vieni con me, spiegherò tutto al management, capiranno, Jess voglio che ci sia tu con me li nessun altra" disse avvicinandosi.

E non solo il mio cuore stava per uscire fuori dal mio petto, ma la cosa peggiore è che l'amore a volte fa tutto lui da solo, il cervello non lo ascolta proprio.

Ed era quello Harry per me, non riuscire ad essere razionale.


Eccoci alla fine di un altro capitolo, non sapete cosa vi aspetta, preparatevi ve lo dico tra l'emozionata/il triste e anche un po' confusa devo dire la verità. Sappiate solo che vi aspetta qualcosa di huge.
Al prossimo capitolo, la fine è prossima..💙

Colpita da una stella|| h.s. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora