Capitolo 2

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ARIANA'S POV

Ero pronta per tornare a casa, Holmes Chapel mi aspettava. Finalmente avrei rivisto mia madre, mio padre e mio fratello, con il quale, prima della mia partenza per l'Italia, avevo litigato bruscamente, come non mai. Ma il ragazzone mi mancava lo stesso,mi mancavano i suoi occhioni verdi simpatici che mi facevano ridere, ma mi mancavano anche i litigi per delle banalità, come un finestrino dell'auto aperto, che a lui portava sempre fastidio, o una coca cola zero appartenente a lui bevuta ''per sbaglio'' da me.

Quella mattina mi svegliai prestissimo, l'aereo sarebbe partito alle 6.30 del mattino, ma, come già sapevano tutti i miei amici, AMAVO dormire. Alle quattro mi trovavo già in aeroporto, quando sentii nella mia mano sudata la vibrazione del mio cellulare: era un messaggio dal mio ragazzo, Riky, ovvero Riccardo.

L'avevo conosciuto in Italia durante la mia vacanza studio di quattro settimane. Era bellissimo: occhi verdi e capelli neri,alto e muscoloso,ma soprattutto dolcissimo. Ero molto triste e preoccupata per il fatto che lo avrei abbandonato,lo avrei lasciato in Italia e, come tutti sanno, le relazioni a distanza sono famose per il fatto che non funzionano sempre bene.

''Amore"

''Ei''

''Come va?Pronta per tornare casa?''

''Si,ma mi mancherai tantissimo...''

''Lo so,anche a me mancherai,mi mancheranno i tuoi occhi e il tuo sorriso''

Non riuscivo più a scrivere,come una bambina le mie lacrime scendevano dai miei occhi castani senza che nemmeno me ne accorgessi.

''Ci sei?..Non ti preoccupare,ti verrò a trovare,stai tranquilla''.

Era incredibile come riuscisse a rassicurarmi.

Mi asciugai le lacrime e sentii rimbombare nelle ampie sale dell'aeroporto la voce dell'hostess che chiamava i passeggeri diretti a Londra. Bevvi un sorso d'acqua, presi la valigia e, mostrando documenti e biglietto mi avviai verso il mezzo che mi avrebbe ricondotta a casa in poche ore.

Sull'aereo, nel sedile accanto al mio, si sedette una ragazza dai capelli lunghi e castani e un sorriso bellissimo,mi fece molta simpatia.

''Ei, io sono Elizabeth, sarò la tua vicina per il viaggio''

''Piacere,sono Ariana,abiti qui in Italia?"

''Beh,veramente ci abitavo fino a qualche ora fa. Sai,mi sto trasferendo insieme a mia madre in un paesino vicino Londra. Tu sei di lì?''

''Abito lì vicino,a Holmes Chapel.''

Mi disse che si stava trasferendo proprio in quella cittadina: fu allora che capii che saremmo diventate ottime amiche.

Dopo le piacevoli tre ore di viaggio trascorse parlando del più e del meno con El, arrivai finalmente all'aeroporto di Londra. Da lì presi un taxi per Holmes Chapel e fui direttamente a casa. Ad aspettarmi fuori dalla porta c'erano i miei e il mio fratellone. Harry mi venne subito incontro , lo strinsi forte.

''Mi sei mancato brutto mostriciattolo'' ''Anche tu puzzona''.

Dopo aver salutato i miei andai in camera mia. Trovai un cartellone gigante sulla scrivania da parte delle mie amiche. Mi commossi. Dopo aver aperto la valigia aprii l'armadio e ci trovai, non sorpresa, un tanga rosa non di mia proprietà. Beh, ovviamente non avevo dubbi su chi potesse essere stato il colpevole del fatto accaduto.

''HARRY, VIENI IN CAMERA MIA ORA.''

Mio fratello salii le scale con i suoi passi sempre rumorosi e lo sgridai come una mamma fa col proprio figlio. Iniziammo a discutere come sempre.

Harry, non volendo sentire più le mie lamentele, decise di scendere in giardino, ma io volevo fargli capire che aveva compiuto un'azione sbagliata e lo seguii a ruota.

Continuammo insistentemente ad esprimere le nostre opinioni in conflitto sull'accaduto, quando sentimmo un tonfo. Ci girammo di scatto, e riconobbi il viso impacciato di El proprio dietro l'angolo della parete esterna. Probabilmente era arrivata nel nostro giardino dopo aver scavalcato la staccionata dall'altra casa.

Andai da lei, le porsi la mano e la feci alzare da terra.

''Sc-scusate, ero qui per pura casualità, m-mi dispiace davvero.''

Forse non mi aveva riconosciuta.

''El, sono Ariana, la tua compagna di viaggio''.

Mi avvicinai a lei, la presi per mano e la feci alzare dal prato bagnato.

La presentai a mio fratello. Ci fu immediatamente un certo feeling tra i due e capii subito dallo sguardo di El che mio fratello l'aveva colpita indistintamente. Dopo dieci minuti trascorsi a scambiarci occhiatine, El dovette andare a casa. La salutai cordialmente e le dissi di tornare pure se voleva.

Continuai a parlare con mio fratello e, conoscendo il suo interesse spropositato per le donne, non mi stupii quando mi chiese di El. Sarebbero stati molto bene insieme,ma poi dissi tra me e me che Harry aveva già una fidanzata,Eleonor. Mi dava molto, troppo fastidio quella ragazza,forse perché già alle scuole medie aveva preso sotto tiro il ragazzo che fino a quel giorno mi piaceva: Niall.

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