•XXIV•

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-Ci ho riflettuto su e la mia scelta- Nairobi mosse l'indice, pronto a puntarlo su uno di noi -sei tu Rio-.

Rimasi per un attimo sorpresa, come anche tutti gli altri. Si trattava di una scelta particolare, perché Rio non avrebbe mai accettato di partecipare.
-Cosa ti fa pensare che lo farò?- come previsto, il riccio rivolse a Nairobi una risatina quasi di scherno.
-Capisco che sei arrabbiato, ma abbiamo bisogno di te: tu lo puoi fare senza maschera. Sei empatico, sincero...- Nairobi non era una che molla facilmente, ma quella volta la vedevo dura che Rio potesse cambiare idea.

-Tu credi che andrò in televisione, con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia, fingendo che vada tutto bene, dopo quello che avete fatto a Tokyo? Dopo avermi quasi assassinato? Sono un ostaggio ora, non fate affidamento su di me- si accasciò, poggiando la testa sul tavolo e chiudendo gli occhi.

Poggiai, senza pensarci, una mano sui suoi capelli, come a volerlo consolare. Rio voleva fare tanto il duro, ma in realtà era solo tanto stanco e molto sofferente per tutto quello che aveva dovuto passare in quegli ultimi giorni. Al mio tocco, si ritrasse istintivamente, ma poi si lasciò accarezzare i capelli, per trarne più sollievo possibile.

-Facciamolo fare a Sarajevo, farebbe impazzire i media- propose Mosca, che aveva assistito a tutta la scena.
-Passo- mi affrettai a tirarmi indietro, prima che qualcuno potesse convincersi che si trattasse di una buona idea.

-Fanculo lo faccio io, che sono nato sfigato e faccio pena alle donne- Denver, che lo vide come un possibile debutto televisivo, si fece avanti con fierezza.
-Tu no fa pena donne, tu scopa donne- Helsinki corresse subito il ragazzo, che iniziò a ridere, come solo lui sapeva fare, alla battuta del serbo -faccio io, se no parla molto, no problema-. Nairobi si maledisse, perché sapeva che sarebbe successo questo, se avesse lasciato un margine di scelta a questa mandria di egocentrici.

-Tutte idee fantastiche, dico davvero, ma, se Sarajevo proprio non vuole farlo...- si rivolse a me, ma rifiutai di nuovo con un cenno del capo, per cui decise di prendere in mano le redini della situazione -Lo farò io, con la maschera-.

Una risata, tremendamente stupenda, spezzò il silenzio e distrusse in un batter d'occhio i buoni propositi della donna.
-Con la maschera? In un'intervista in diretta? E cosa siamo diventati dell'ETA, Jihadisti? No, questa intervista va fatta a viso aperto, in modo che la Spagna intera possa osservare i nostri sguardi, il nostro respiro. Devono percepire il nostro dolore e anche provare un po' di pena nei nostri confronti- Berlino intervenne con tono calmo e persuasivo, come se stesse facendo il provino per uno spettacolo, mentre si alzava e andava di fronte all'acquario, facendo risuonare i suoi passi delicati per tutta la stanza.

-Insomma vorresti farlo tu- Nairobi dal canto suo non si era fatta imbambolare come me e aveva qualcosa da obbiettare -Però vedi, c'è solo un piccolissimo problema, perché se c'è qualcuno in questa vita a cui non ho mai visto provare pena, né tanto meno dolore, quello sei proprio tu, Berlino-. Lui si riavvicinò al tavolo dove tutti assistemmo in silenzio a questa discussione tra loro.

-Tokyo non c'è e Rio non vuole farlo... Non disprezzare chi sa fare bene il suo lavoro, so essere un bravo maestro di cerimonie- alzò le spalle, consapevole di averla messa davanti a una strada chiusa, che portava inevitabilmente a designarlo come nostro rappresentante per il nostro debutto sul grande schermo.
-Ha ragione, sa recitare molto bene- Helsinki prese le sue parti, mettendo in risalto una qualità ben nota di Berlino. Tutti ci rifletterono su e si convinsero che fosse la scelta migliore.

Tuttavia Nairobi, la quale, a ogni secondo che aspettava per prendere una decisione, vedeva vacillare sempre di più la sua autorità, aveva bisogno di un ulteriore parere: il mio. Mi rivolse un veloce sguardo discreto, sapendo che non potevo essere sincera al cento per cento se mi fossi espressa a voce di fronte al diretto interessato.

BELLA CIAO {Berlino} [LA CASA DI CARTA]Where stories live. Discover now