Capitolo 18

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"Annie..." sento chiamare

"Annie!" ancora

"Cazzo Annie sveglia!! Sei in ritardo, per l'ennesima volta."

"Dio santo Gwen non rompere!" urlo coprendomi con le coperte

"Tesorino, so che stai sognando il tuo prof di biologia ma... HAI COMPITO!!"

A quelle parole subito mi alzo di scatto, salto giù dal letto e inizio a prepararmi.

"cazzo,cazzo,cazzo,cazzo,cazzo,cazzo,cazzo,cazzo,cazzo,cazzo!" borbotto vestendomi, appena finisco prendo la borsa e corro in classe.

Appena arrivata spalanco la porta chiedendo scusa a luke per il ritardo, noto che alcuni alunni fissano il mio banco e sussurrano parole a me incomprensibili. Sul banco c'è una rosa rossa, è bellissima. Vedo luke che mi guarda e sorride.

"Signorina la scuso per il ritardo ma ha intenzione di restare lì in piedi ancora per molto!? A meno che lei non voglia mettersi a osservare quella rosa sospirante come una dodicenne in calore al suo primo bacio. In tal caso è pregata di farlo a casa sua. Ora si sieda che devo andare avanti a spiegare."

"Spiegare!?" lo fisso allibita restando in piedi

"Si, ora per favore si sieda."

"M-ma..."

"Niente ma. Si sieda immediatamente!" borbotta e io gli do ascolto.

-Cosa!? Spiegare?  Giuro che prima o poi ucciderò quel nano da giardino che mi ritrovo come migliore amica. Lo giuro.-  penso cercando una tortura adatta a quella stronza.

Lui inizia a spiegare e la sua voce mi attira più che mai. Prendo appunti e ogni tanto osservo la rosa e poi il mio professore. Lo so, è stato lui.

[...]

Finite lezioni mi reco in corridoio, tengo stretti al petto il libro e il quaderno di chimica. Cammino verso la mia stanza con ancora la rosa in mano, rimango incantata a fissare i petali rossi e noto una scritta su uno di essi.

"La prima di una lunga serie" sento una voce da dietro le mie spalle e subito mi giro di scatto.

"L-luke.."  sussurro mentre lui sorride

"Posso accompagnarti in camera?"

"Ehm... Non credo sia il caso.." rispondo titubante

"In veste di professore." mi guarda con un sorriso.

Sorridendo a mia volta annuisco e insieme ci avviamo al dormitorio con tutti gli occhi puntati su di noi.

Appena arrivati entro e poso i libri sulla piccola scrivania appoggiata ad una parete della stanza, Luke dopo aver lanciato qualche occhiata al corridoio vuoto dietro di sé chiude la porta e lentamente si avvicina nella mia direzione.

"Noti niente di strano?" chiede.

Inizio a guardarmi intorno e scorgo un enorme mazzo di rose posto sul tavolo del piccolo cucinino, mi chino e le annuso. Guardo il biondo di fronte a me che si avvicina sempre di più, mentre io mi rialzo e resto immobile; la sua grande mano si posa sulla mia guancia e un braccio mi cinge il fianco attirandomi a se. Le sue labbra si posano delicate sulle mie e iniziano a muoversi gradualmente passando da un bacio lento e dolce ad uno passionale e veloce. Lentamente ci spostiamo verso il letto e delicatamente mi stende su di esso mettendo le mani sui miei fianchi. Ci stacchiamo dal bacio per prendere fiato e mi perdo ancora una volta nei suoi bellissimi occhi color ghiaccio non lasciandomi nemmeno il tempo di riflettere sul perché di quelle rose. Lui mi tira a se e riprende a baciarmi passionalmente, con un gesto rapido mi sfila la maglia celeste lasciandomi con solo il reggiseno nero in pizzo a coprirmi il petto. Subito un sorriso si impossessa del suo volto e mi guarda mettendosi seduto sopra di me. Si china per baciarmi, io gli afferro i lembi della maglia e inizio a spogliarlo lentamente quando una voce mi chiama alla sua attenzione.

"Cazzo, Annie!"

The Teacher // Luke HemmingsWhere stories live. Discover now