Parte 24

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SARA'S POV

Rimasi scioccata da ciò che vidi...

Mio padre dentro la caffetteria che si baciava con una donna che non era affatto mia madre.

Ora mi tornava tutto, le partenze inaspettate, le sue parole così fredde come se ci odiasse...

Poco dopo si girò e mi vide.

Io ero ancora lì, paralizzata. Lui uscì subito di corsa ma più che preoccupato era arrabbiato.
Mi corse addosso e mi buttò contro la macchina.

"brutta ragazzina di merda,se osi solo dire qualcosa a tua madre ti ammazzo" mi disse.

Quello non era mio padre...quello era un mostro.
Non riuscivo a dire nulla, piangevo soltanto. L'unica cosa che mi usci dalla bocca fu "mi fai schifo" e lui mi mollò uno schiaffo in faccia. Io rimasi scioccata continuando a piangere.
Speravo solo arrivasse jaden il prima possibile.

"pensi che a me sia mai importato qualcosa di te di tuo fratello o di tua madre? Beh no! Per me tua madre era fin dall'inizio solo una scopamica ma quando rimase incinta non voleva abortire. Io non potevo nemmeno lasciarla. Sai i tuoi nonni quanti bei soldi hanno. Come avrei potuto sprecare un'opportunità del genere. Se fosse stato per me manco vi avrei tenuto ma dovevo interpretare la parte del buon padre. Però ormai siete grandi e non avete più bisogno di me. Perciò da adesso in poi fai finta che noi siamo due sconosciuti e se osi dire qualcosa a qualcuno, come ti ho già detto, considerati morta. Troia"mi disse mentre mi stringeva il collo.

Io quasi non respiravo più. Cercavo di dimenarmi ma con scarsi risultati.

Dopo poco però arrivò Quinton, la persona che meno mi sarei aspettata... Jaden era ancora lì dentro, non era colpa sua ma avrei preferito che fosse arrivato lui a salvarmi. Anche se in quel momento non importava molto chi fosse, l’importante era che mi toglievano da dosso quest’uomo che non potevo più definire come padre a questo punto dato che non ha mai effettivamente tenuto neanche un po’ a noi.

"brutto coglione ma che cazzo fai" urlò Quinton spingendo via mio padre.

Iniziaro una sorta di rissa ma la vinse Quinton, grazie a Dio. Certo Quinton c’è le aveva prese ma mio “padre” era conciato peggio.

Io ero ancora immobile, su quel marciapiede a piangere. Mi buttai a terra e iniziai a piangere.

"nana cosa cazzo ti ha fatto" mi chiese quinton preoccupato.

"Qui-Quinton ho-ho bisogno di J-Jaden, ti prego"

Cercai di dire con la poca voce che avevo, dovuta sia dalla paura che dal dolore per la presa così forte.

Quinton corse subito dentro sturbacks e poco dopo usci Jaden che mi corse incontro buttandosi addosso a me. Lo abbracciati forte e piansi. Mi sentivo finalmente protetta.

Ci alzammo e io ancora non riuscivo a parlare. Piangevo e nella testa mi  frullavano solo le parole dette da quello che sarebbe dovuto essere mio padre. Salì in macchina. Continuavano a farmi domande ma non capivo, ero persa tra i pensieri e non mi sentivo nemmeno bene.

Arrivammo a casa e io corsi in camera chiudendomi a chiave, lasciando fuori ognuno di loro compresi Quinton e Jaden. Non volevo vedere nessuno.
Dovevo ancora assimilare cosa era appena successo.

JADEN'S POV

Ero da sturbacks ad aspettare il nostro ordine quando vidi Quinton entrare di corsa e venire verso di me.

"Jaden ti prego fai in fretta ed esci, Sara è lì per terra che piange dopo che un uomo quasi la soffocava...non vorrei sbagliarmi ma... quello mi sembrava suo padre..."

Appena sentì quelle parole corsi subito di fuori e la vidi lì per terra così fragile e debole.

Se non fosse arrivato Quinton non so cosa sarebbe successo, anche se in realtà avrei dovuto salvarla io.

Mi strinse forte e sentivo quanto stesse tremando. Aveva il respiro affannato e il battito del cuore velocissimo, riuscivo anche a sentirlo per quanto era forte. Non smetteva neanche di singhiozzare. Non l'avevo mai vista così impaurita. Non so nemmeno cosa sia successo e se quello era davvero suo padre deve averle detto o fatto qualcosa di brutto per ridurla così.

Poco dopo l'alzammo e salimmo in macchina.
Continuavamo a chiederle spiegazioni ma era persa tra i suoi pensieri. Sembrava come se fosse su un altro pianeta con la mente però sul nostro con il corpo. Arrivati a casa lei corse in camera chiudendosi a chiave.
Non mi aveva mai chiuso fuori e questo voleva dire che stava davvero male. Provai a bussare ma niente. La sentivo solo piangere. Mi sedetti davanti la porta e iniziai a parlare sperando mi sentisse.

"nana, scusami, è stata tutta colpa mia. Se non ci avessi messo così tanto non sarebbe successo tutto ciò. Anzi se ti avessi fatto scendere con me neanche avresti subito ciò che hai dovuto subire. So che hai paura ora però ti prego aprimi la porta."

La implorai per qualche minuto e poi la porta lentamente si aprì. Stavolta fui io a fiondarmi tra le sue braccia. Chiusi di nuovo a chiave la porta e la poggiai sul letto.

Avevo deciso di non fare domande, le sarei stato accanto tutto il tempo fino a quando non si sarebbe ripresa. Poco dopo che era abbracciata a me come un koala si addormentò. Io mi addormentai poco dopo di lei.

QUINTON'S POV

Ero andato a fare una passeggiata fino al supermercato per prendere del latte quando vidi nana addosso alla macchina di jaden con un uomo che doveva essere suo padre mentre la teneva per la gola. Lei cercava di dimenarsi ma con scarsi risultati.
Stava piangendo ed era impaurita.

Io senza pensarci due volte mi fiondai sull  uomo. Mi diede qualche pugno ma lui era ridotto peggio.
Riuscì ad allontanarlo e poi corsi da lei. Mi disse che aveva bisogno di Jaden e così mi fiondai dentro il bar dove era lui. Lo chiamai e uscimmo di corsa.

Non l'avevo mai vista così impaurita. La riportammo in macchina e le facemmo molte domande alla quale lei non rispose. Non ci stava nemmeno ascoltando, era persa tra i suoi pensieri e forse noi siamo stati anche troppo oppressivi con tutte quelle domande però eravamo troppo preoccupati.

Arrivammo a casa e nana corse subito in camera sua chiudendosi a chiave, lasciò fuori persino Jaden.
Lui la rincorse e si mise seduto accanto alla porta. Poco dopo lei gli aprì.

Non uscirono più per il resto della giornata, penso che Sara si sia addormentata e che lui abbia preferito rimanere con lei.

Intanto io andai dagli altri.

"ma cos'è successo bro?" mi chiese Griffin.

"non lo so, era lì con un uomo che la teneva per la gola. Sono corso da lei cercando di allontanare l’uomo e dopo sono andato da lei però dopo mi disse solo che aveva bisogno di Jaden. Continuava solo a piangere e nonostante le mille domande lei era come persa" dissi preoccupato.

"chi cazzo era l'uomo" chiese bryce urlando.

"bryce io non..."

Avevo paura a dirgli che era il padre, già non andavano d'accordo, se gli avessi detto questo penso l'avrebbe ucciso.

"chi cazzo era" chiese Giorgia urlando.

"io ve lo dico. Ma voi non farete niente fin quando Sara non darà spiegazioni. Perché se quell'uomo l'ha minacciata siamo fottuti. Bryce non farti prendere dalla rabbia o ti giuro mi incazzo" dissi serio.

"ok bro ma parla" rispose Josh.

"era... vostro padre" dissi insicuro.

A quelle parole bryce diventò rosso in volto, gli si leggeva a un milione di chilometri di distanza che era incazzato nero.

Corse su e andò a bussare violentemente alla porta di Sara.
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Spazio autrice ✨
Ieri alla fine ho scritto un altro capitolo e la mia amica lo ha corretto solo che sono andata a dormire perciò non l'ho postato ❤️

𝐒𝐎𝐔𝐋𝐌𝐀𝐓𝐄-𝐉𝐀𝐃𝐄𝐍 𝐇𝐎𝐒𝐒𝐋𝐄𝐑Where stories live. Discover now