BUDINO ALLA CREMA

Start from the beginning
                                    

"Ne voglio una anche io. A chi la devo chiedere, a Samantha?"

Io cacciai un verso e richiusi la felpa, sconsolato. Mi misi le mani nei capelli.

"Senti..." mi fece Abby dopo qualche momento di silenzio, tornando seria. "Perché non chiedi aiuto a Yoongi?"

"Abby."

"Me lo hai detto tu che ti piace! Non sarebbe un'ottima occasione per conoscerlo meglio?"

"Uno: Yoongi non mi sopporta. Due: mi ha già rifiutato. Tre: lui e i J-EY mi hanno dato una mano con Whipped. Questa canzone deve essere farina del mio sacco."

Non pensai ad altro che alla nuova canzone per tutte le settimane che seguirono la firma del contratto. Scrivevo prima e dopo ogni concerto, mi armavo di chitarra e di tastiera, ma niente smuoveva le corde della mia immaginazione. Restavo a cantare sotto la doccia finché non mi veniva freddo, tenevo svegli i vicini di stanza per tutta la notte, approfittavo degli spostamenti col bus e puntualmente arrivavo a destinazione nervoso, sentendomi un incapace e senza nemmeno aver recuperato le ore di sonno perse durante la notte. Ormai non dormivo più, lasciavo che mi pettinassero i parrucchieri, trascinavo i piedi ovunque andassi. Mi portavo da scrivere persino nelle mense degli hotel. Me ne stavo seduto in disparte e restavo curvo sul mio quaderno pieno di scarabocchi finché non rimanevo l'ultima persona nella stanza.

La sera in cui le cose cambiarono il menù prevedeva carne, patate e insalata. Avevo mangiato soltanto le patate ed il resto si era raffreddato mentre cercavo di lavorare ad una strofa che proprio non suonava bene. Ero nervoso e suscettibile, non ne potevo più. Senza contare che Samantha era seduta qualche tavolo più in la e il suo sguardo mi metteva sotto pressione.

"Va così male?"

Mi rizzai sulla schiena quando sentii la voce di Yoongi alle mie spalle. Troppo esausto per pensare di fare una cosa semplice come voltarmi, rovesciai il capo all'indietro finché non vidi quella sua testa troppo piccola. Lui mi prese il quaderno dalle mani e ci diede un'occhiata.

"Come è?" gli chiesi.

"Mah."

Yoongi mollo il quaderno sul mio tavolino e si diresse verso il tavolo dei dolci. Continuai a guardarlo con l'intenzione di rifilargli un'occhiataccia per non essere stato affatto utile, ma lui non si voltò mai a guardami ed io lo fissai mentre prendeva un budino dopo l'altro. Li mangiava in piedi, senza nemmeno prendersi il disturbo di tornare al posto e rialzarsi ogni volta che voleva il bis. Mi fece alzare gli occhi al cielo, ma sulla mia faccia stressata si aprì un piccolissimo sorriso.

Era da un po' che io e lui non passavamo del tempo insieme. Non ci trovavamo più durante la notte da quando mi ero ammalato e non c'erano state molte occasioni per rimanere da soli. Era come se non lo vedessi da settimane. Ogni nostra piccola interazione mi provocava uno formicolio allo stomaco, ma quella sera fui costretto a dirmi che lo avevo già fissato abbastanza: mi sforzai di staccare gli occhi da lui e mi rimisi all'opera. Non mi accorsi minimamente di quello che successe attorno a me.

Non era la prima volta che Samantha assisteva alle interazioni fra me e Yoongi. Aveva cercato di essere discreta non appena aveva visto che Yoongi mi si avvicinava, ma aveva tenuto le orecchie ben aperte e aveva continuato a guardarmi di sottecchi dopo che Yoongi se ne era andato.

Il mio sguardo sognante le fece arricciare le labbra. Avrebbe dovuto esserci abituata, non era certo la prima volta che mi vedeva in quelle condizioni, ma per lei Yoongi aveva un aspetto così poco attraente che non poteva evitare certe smorfie.

Per un po' continuò a mangiare i bocconcini di pollo che aveva nel piatto, poi decise che era arrivato il momento di smettere di rimuginare sempre sugli stessi pensieri. Si alzò in piedi, si pulì la bocca con il tovagliolo e lo mollò sul tavolo.

THE LOVING ONE (BTS FanFiction - Yoonmin)Where stories live. Discover now