Alice - 18.Non ho niente da dire

Comincia dall'inizio
                                    

«Che i tuoi alti e bassi sono allucinanti», sospira, lasciandosi cadere sull'erba, approfittandone per guardarmi dall'alto al basso. «Sei incredibile. Prima, siamo in una cazzo di bolla dove tutto è perfetto, una combinazione magica di sorrisi e pelle increspata; in un attimo, tutto cambia e mi sento su un campo minato, dove qualunque mossa porterà comunque a un'esplosione e, se sono abbastanza fortunato, resto ferito solo marginalmente.»

Lo osservo, indignata e arrabbiata, torreggiando sopra di lui.

«Nessuno ti ha obbligato a frequentarmi. Se la mia presenza non è quello che desideri, o se addirittura ti ferisce, basta che mi stia lontano. Non fai tanta fatica a fare nuove amicizie», sbotto, senza preoccuparmi delle persone che ci lanciano un'occhiata.

«Sai Principessa», dice balzando in piedi, superandomi in altezza, piazzando i suoi occhi nei miei, «avevo capito che anche tu volessi essere mia amica, ma non sapevo che questo ti garantisse una qualche esclusiva nei miei confronti. Non lo trovi un po' egoista, vista la tua situazione?» sibila in un sussurro, gelandomi il sangue.

«Vaffanculo Daniel», mi congedo fissandolo con la stessa intensità, «lontano da me, dal mio egoismo e dal mia presenza allucinante.»

Il suo sguardo passa dai miei occhi alle mie labbra, si indurisce nel momento esatto in cui io faccio un passo indietro.

«Io non ti devo niente», dice con lo sguardo lontano e distante.

Prima che la rabbia spinga le lacrime fuori dagli occhi, giro su me stessa e corro verso casa. Distrutta.

« ...e lui, dice di aver bisogno di tempo.»

Beth finisce il resoconto sulla sua chiacchierata con Alle. Ha smesso di piangere. A quanto pare, mentre io e Daniel decidevamo di troncare ogni frequentazione, lei si è dichiarata ad Alle.

«Beth, tesoro...» comincia Diletta, dopo che tutte abbiamo aspettato qualche minuto per riflettere sulla situazione, «ti sei comportata esattamente come avrebbe fatto lui, mentre lui, al contrario, si è impegnato per non farlo: in un certo senso è cambiato per te. È normale che sia molto arrabbiato», spiega riferendosi al fatto che Beth non si sia fatta troppi scrupoli ad andare a letto con Paolo.

«Non fare la stronza...» la ammonisco, senza troppa convinzione.

«Ha ragione» dice Beth, sorridendo per rassicurarmi.

«Devi solo avere pazienza. Se ti ama, torna», improvviso molto smielata, facendo il verso a una delle stronzate che si dicono sull'amore, «e se non torna ce ne faremo una ragione», aggiungo acida.

Non sono proprio dell'umore per consolare qualcuno.

Per essere onesti, non sono dell'umore per frequentare proprio nessuno, ma Dile ha insistito per questa riunione serale tra ragazze e non ho potuto tirarmi indietro.

«Tu e Daniel? Marco?» domanda Beth per cambiare argomento e, forse, cercare di coinvolgermi maggiormente.

Soppeso le parole, non voglio dare troppa importanza alle parole dello skater, ma sono le mie migliori amiche e meritano di sapere la verità.

«Daniel sta cominciando a uscire con Ambra e io non l'ho presa bene, abbiamo avuto una discussione e credo che la nostra amicizia sia finita,» dichiaro ferma e tutto d'un fiato. Sembra che non aspettassi altro di dire queste cose, di prenderne coscienza. «Marco sta con Jenn, ultimamente non lo vedo spesso e il resto lo sapete» simulo insofferenza, enfatizzandola con un'alzata di spalle.

Il minuto di silenzio che segue le mie affermazioni, mi permette di prendere fiato e di normalizzare il respiro.

«Ma poi, perché Ambra?» si domanda Beth.

«La domanda è perché deve avere una ragazza? Pensavo che non ne volesse!» ammetto, appoggiando la testa al letto di Dile e fissando il soffitto.

«Beh, forse, se tu stavolta ti fossi decisa prima, lui non avrebbe cercato un'altra», esordisce Diletta, che mi guarda per vedere se ho capito l'allusione, ma alzando gli occhi al cielo alla vista della mia faccia perplessa. «Dovresti cercare di capire se non valga la pena di passare di grado», ritenta.

«Cosa?» esclamo, quasi divertita.

«Diventa tu la sua ragazza!» propone semplicemente, alzando le spalle come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Tu non sai di cosa parli!» rispondo subito e in fretta.

«Perché no?»

«Io non provo per lui quei sentimenti» affermo sicura. «E non voglio perderlo. Siamo amici.»

«Ma lo stai già perdendo» insiste.

«Lo so» la interrompo e la fulmino con lo sguardo.

Discorso finito.

Spingo play e fingo di guardare il film.

Se non altro, domani è l'ultimo giorno di scuola ed evitare di incontrare Daniel sarà più facile. Tra un paio di giorni, lui partirà per il contest, così avrò altro tempo per decidere come comportarmi.

Le parole di Dile mi rigirano in testa, mentre un film che non avevo mai visto con Taylor Launter mi scorre sotto gli occhi, senza riuscire a distrarmi.

Anzi, Taylor e Daniel hanno entrambi capelli e occhi scuri. Forse si somigliano addirittura, o forse Daniel è meno pompato e ha il viso più appuntito.

Sono un caso disperato, per quanto mi gira in testa, riuscirei a paragonarlo a chiunque.

Cosa siamo io e Daniel? Ho sempre pensato che la nostra fosse una bella amicizia, ma non ho mai guardato più a fondo. Forse è per questo che mi dà tanto fastidio che esca con Ambra? Non riesco ad essere lucida.

Io so di amare Marco e che i sentimenti che provo per Daniel sono totalmente diversi.

Cerco il telefono per vedere se ci sono messaggi da parte sua, ma ovviamente non c'è niente.

Trick - L'amicizia tra ragazzo e ragazza non esiste. (Nuova versione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora