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Part of Sfera.

Sentii dei rumori strani nel pieno silenzio, aprii gli occhi stirandomi per qualche istante e nel buio vidi lei alzarsi e vestirsi. Cercai di mettere a fuoco la situazione e sopratutto con la vista.

Presi il mio iPhone poggiato sul comodino; 8:03. "dove vai?" chiesi con la voce impastata.

"sono in ritardo a lavoro." mise il reggiseno e poi gli slip.

Mi svaccai dalla parte opposta del letto mormorando. "non andarci." chiusi gli occhi.

Non mi rispose così la guardai mentre si sistemava i capelli dal display del telefono. "ci vediamo, Sfera." sussurrò guardandomi.

Non risposi e la vidi uscire dalla porta.

Entrambi quella notte avevamo fatto sesso, niente di più e cazzo, quanto mi piaceva farlo con lei. Sapeva come doveva prendermi, sapeva cosa mi piaceva a livello sessuale.

Mi dava un orgasmo solamente guardandomi.

••

Part of Ester.

Suonò il campanello facendomi prendere un colpo, erano le 4 di mattina. Chi poteva essere a quell'ora?

Mi trovavo sul divano a rilassarmi con una birretta fredda e Instagram tra le mie mani, non prendevo sonno facilmente.

Guardai dallo schermo del campanello una testa colorata, era lui.

Aprii la porta e lo vidi entrare completamente sfatto, non si reggeva in piedi. La sua maglietta bianca era stropicciata e piena di macchie rosse. Le nocche erano completamente sporche di sangue, la faccia era demolita e tra sangue, croste e lividi capii che era stato in una rissa.

"Sfera!" quasi urlai prendendolo dal braccio per non farlo cadere. "che cazzo è successo?"

Con il mio aiuto si buttò sul divano sospirando. "mi hanno pestato." rispose guardandosi le mani.

"cosa hai combinato?"

"affari." rispose solamente. "non posso andare a casa mia."

Scossi la testa. "non puoi restare quì, Anuel è in camera." sussurrai.

Mi guardò con quel poco di vista che gli era rimasto. "Ex, se tornerò a casa mi prenderanno." rispose freddo e serio.

Lo guardai. "non ti chiedo nulla?" mi riferii in cosa si fosse cacciato per avere quell'aspetto.

"no." scosse la testa. "mi serve solo un letto che non sia il mio."

Pensai a cosa fare. "ce la fai ad alzarti?"

"ci provo." si sforzò con la schiena e aiutandolo lo portai in camera mia facendo silenzio.

Si buttò sul letto e si tolse la maglia, notai anche lì dei lividi sullo stomaco. "Sfera, cazzo." sussurrai a quella vista.

Gli tolsi le scarpe e si sdraiò completamente. "posso medicarti?"

Mi guardò. "ci sono abituato, tranquilla." disse con non-chalance.

Andai in camera di Anuel, aprii lentamente la porta ed era collassato sul letto che dormiva. Chiusi la porta e andai in bagno dove presi acqua ossigenata, cotone e crema antidolorifefa.

"non me ne frega un cazzo se ci sei abituato." gli risposi entrando in camera con il kit. "sei a casa mia, decido io."

Mi guardò seriamente senza rispondere. "hai una sigaretta?"

Mi misi ai piedi del letto in ginocchio e passai il cotone bagnato sui lividi. "non ti fa bene fumare dopo essere stato pestato."

Sbuffò. "Ester." borbottò. "dammi una sigaretta."

South Miami. ||Sfera Ebbasta||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora