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Part of Sfera.

"come stai, bro?" Aaron mi chiese in chiamata.

Mi passai le mani fra il ciuffo. "è stata una settimana pesante."

"lo immagino, ma questa sera siamo invitati da Anuel, un mio amico, vieni?"

"vorrei riposare, in verità."

E volevo vedere anche come stava mia madre.

"dai amico, vieni."

Sbuffai in silenzio. "va bene, ma mi devi un favore."

Rise. "ti mando l'indirizzo e l'orario. A dopo bro."

Che rottura di coglioni.

••

Suonai al campanello con due bottiglie di Don Perignom in mano, mi aprii Aaron che mi abbracciò. "sei venuto, amico!" iniziò ad urlare, come al suo solito.

Entrai e guardai la casa, nè piccola nè grande. Di sicuro ci sarà stato il tocco di una donna, era arreddato alla perfezione.

"Anuel, lui è Sfera." mi presentò al suo amico.

Anuel mi sorrise bevendo dalla sua birra. "avevo solo questo in cantina e Aaron me l'ha detto troppo tardi." gli mostrai le bottiglie, quasi per scusarmi.

A casa della gente solitamente portavo molto di più.

"tranquillo, vieni ti presento mia sorella." mi fece strada più avanti andando in cucina.

Guardai meglio la situazione, due ragazze; una bionda e una mora sedute sul bancone della cucina di spalle con una bomba fra le dita, tra sorrisi e musica alta.

Non male, dai.

"Ex, Mad vi presento Sfera." disse Anuel ad alta voce per farsi sentire.

La bionda si girò e scoppiò a ridere guardandomi. "anche a casa mia?"

Le sorrisi maliziosamente. "ovunque per te." ironizzai mostrandogli la mano, come segno di conoscenza. "Sfera, ma forse sai già come mi chiamo."

Guardò la mano, i miei occhi e continuò a sorridere, invece di darmi la sua. Infondo, nemmeno sapevo come si chiamasse.

"ti chiami stronza o hai un nome?" scoppiai a ridere alla mia battuta.

Fece un tiro della sua canna e mi sorrise. "Ex." disse solo.

Feci finta di pensarci. "Ex.." la guardai. "e di nome invece?"

Mi guardò a lungo, come per decidere se dirmelo o no. "Ester."

"Ester, che bel nome." ironizzai.

"come il tuo, ciuffo rosso." scese dal bancone passando la bomba alla sua amica mora, Mad.

Realizzai un attimo che ero a casa della ragazza che il mio amico voleva farsi, con suo fratello e la sua migliore amica. Non poteva andar meglio.

La guardai per pochi secondi quando scese dal bancone; canottiera che metteva in risalto il piccolo ma carino seno, short della Nike e Converse ai piedi. Capelli legati e viso truccato.

Poteva rientrare nei miei gusti.

"vi conoscete già?" Anuel mi guardò.

"è stata qualche settimane fa ad un mio evento, senza che lo sapesse."

"già, è stata una serata di merda." sentii dire dalla stronza.

La guardai sorridendo. "lo prendo come un complimento." alzai il sopracciglio in segno di sfida.

South Miami. ||Sfera Ebbasta||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora