Capitolo 12

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Kaito POV

Halsey e Hima mi fissano come se avessero un fantasma davanti a loro. Sono immobile davanti a loro che aspetto una risposta, una spiegazione a ciò che è appena stato detto. Phoebe e Jack, cosa?

<<Kaito, calmati>> mi dice Hima

<<Sono calmo>> dico

In effetti sono calmo. Più o meno. Sto solo cercando di capire da quando Phoebe e Jack sono così moralmente vicini. Io mi fido della mia ragazza, ma ho la netta sensazione che qui qualcosa non va

<<Sono uscita dall'appartamento per una semplice sigaretta, ma ho visto Phoebe e Jack andare verso la sua macchina e aveva le chiavi. Non so nient'altro, mi dispiace non avertelo dett->> interrompo Halsey

<<È okay>> dico con tono freddo

Mi giro ed esco dall'accademia. Cammino spedito verso casa ignorando tutti i miei amici che mi dicono di aspettarli o di fermarmi. 

<<Kaito, calmati. Non fare niente di avventato>> mi ferma Dominic 

<<Non ho intenzione di fare nulla, voglio solo tornare a casa>> rispondo sempre con toni indifferenti 

Dominic mi lascia passare e arriviamo a casa tutti insieme. Gli altri restano dietro me, se pensano che io possa attaccare Jack in modo violento, non hanno capito proprio niente. Quel ragazzo non vale nulla nella mia vita. 

Vado in garage dove ormai c'è una sorta di studio musicale, ovviamente non perfetto. Abbiamo provato a fare un piccolo spazio con gli strumenti di Jack e la mia chitarra.

Mi siedo alla batteria e provo a suonarla lentamente, non voglio fare troppo rumore. Non so nemmeno suonarla, giusto per passare il tempo. Continuo a suonare qualcosa di inesistente, una melodia che in realtà è solo casino. Proprio come tutto ciò che ho nella mia testa, il discorso che vorrei tanto fare a Phoebe.

<<Hey, amore>> sento e quando alzo lo sguardo e smetto di suonare vedo la mia ragazza 

<<Hey>> dico e nota subito che qualcosa non va in me

<<Sei ancora arrabbiato per la festa?>> mi chiede avvicinandosi a me 

Mi ritorna in mente il litigio avuto prima di tornare in casa. Phoebe che mi urla contro per la scena vista tra me e Clio. Ero con lei nella sua camera con nessun tipo di scopo, ma inciampa e mi cade addosso. La mia ragazza ha visto solo l'ultima parte e una volta usciti fuori dall'appartamento mi ha ripetutamente detto quanto fossi egoista e menefreghista nei suoi confronti. Mi ha detto che non è giusto lei passi per l'ingenua della relazione e che le manco di rispetto. Ah e che non si fida di me. Ricordo parola per parola e sulla mai faccia spunto un sorriso.

<<Cosa c'è?>> chiede ancora Phoebe 

<<Non ti fidi di me, giusto?>> rispondo sorridendo ancora di più

La vedo parecchio confusa, forse sta cercando di capire se sono serio o meno. 

<<Ricordi quando mi facevi scenate di gelosia per aver stretto la mano ad un'amica? O quando una ragazza su instagram mi ha semplicemente commentato un post facendomi complimenti?>> inizio a parlare io 

Non risponde, resta a guardarmi con le braccia incrociate aspettando io continui 

<<Cosa hai fatto ieri con Jack? Stavate per andare in macchina insieme, perché?>> 

<<Oh, non ci provare nemmeno. Stavo male, è mio amico e voleva solo consolarmi. Non sarai mica gelosa?>> risponde Phoebe

<<No, penso tu sia incoerente con te stessa>> ribatto velocemente senza nemmeno pensarci su, le parole sono uscite e basta

Phoebe spalanca gli occhi e inizia ad innervosirsi. Sta per parlare, ma la fermo riprendendo il mio discorso

<<A differenza tua io mi fido di te, non ho avuto nessun tipo di pensiero negativo. Fastidio si, Jack mi sta sulle palle e lo sappiamo ormai da anni, ma so che non faresti mai ciò che tu credi io invece possa fare con altre ragazze. A differenza tua, io non ho tutta questa libertà>> le dico e mi alzo dalla batteria 

<<Ecco, ci risiamo. La solita storia della libertà. Sono io quella psicopatica gelosa, giusto?>> dice Phoebe alzano il tono di voce infastidita dalle mie parole e dall'indifferenza con cui le tiro fuori

<<Non ho mai detto tu sia psicopatica, ma non dimenticarti cosa è stato fatto ad Ariel. Il mio rapporto con lei fu rovinato un anno fa e neanche potevo guardarla in faccia quando eri presente tu>> lo so di aver sbagliato a rinfacciarlo, ma è troppo tardi

<<Certo, pensiamo ad Ariel. Pensiamo a Julie. Pensiamo ai tuoi amici. E io, Kaito? La tua fottuta ragazza, te lo domandi mai come cazzo sta? Al mio dolore non ci pensi?>> le parole di Phoebe mi fanno innervosire e non poco 

RoommatesWhere stories live. Discover now