S e s s a n t a t r e

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«Lasciami andare.» Ordinò serio. Il moro però non obbedì e strinse ancora di più la presa attorno al corpo di Taehyung. «Ho detto: lasciami andare!» Ripeté il maggiore urlando.

Il tono di voce che aveva utilizzato Taehyung fece tremare Jungkook che però continuò a non ascoltarlo.

Vedendo che le parole fossero inutili, il maggiore decise di usare la forza per staccare le braccia del moro che gli stringevano la vita. Una volta essersi liberato, lo spinse con forza in modo da farlo arretrare di qualche passo.

«Tae-» Tentò di parlare Jungkook prima di essere interrotto.

«Basta! Sono qui solo per prendere la mia roba. Lasciami fare così posso andarmene in fretta.» Si lamentò l'altro.

«No.» Esclamò il più piccolo mettendosi davanti all'armadio a braccia aperte così da impedirgli di prendere i suoi vestiti.

«Smettila di fare il bambino e togliti.» Sputò Taehyung innervosito.

«Ah, sarei io quello che sta facendo il bambino? Guarda che sei tu quello che mi evita e non ha il coraggio di parlare con me.» Gli fece notare Jungkook.

«Non abbiamo niente da dirci.» Rispose.

«E invece sì, cazzo!» Sbottò il moro arrabbiandosi. «Non mi hai mai fatto spiegare come sono andate le cose, non hai nemmeno provato a chiarire con me, mi hai lasciato e basta.» Urlò, cercando di trattenere le lacrime.

«Ti ho dato la possibilità di parlare quella sera stessa e non l'hai fatto. Questo mi è bastato per capire tutto.» Gli ricordò Taehyung.

«Quella sera ero sconvolto, non sapevo che dire. È successo tutto così in fretta ed io non ci stavo capendo più niente. Avevo solo paura di perderti e non mi uscivano le parole.» Ammise il più piccolo, ricordando perfettamente le sensazioni provate quel giorno.

«Mi hai perso.» Lo corresse Taehyung.

«Non dirlo.» Sussurrò Jungkook guardando l'altro negli occhi. «Ti prego non dirlo.» Ripeté. «Fammi spiegare.» Lo implorò.

«Sentiamo quale scusa ti inventerai adesso.» Disse il castano, accettando la sua richiesta ed incoraggiandolo a parlare.

«Nessuna scusa.» Gli promise Jungkook prima di iniziare a raccontare. «Quando è stato dato quell'obbligo a Yunseo io ero sicurissimo che avrebbe provato a baciare te. Pensavo che avesse una cotta per te, te l'ho pure detto. Quando invece me lo sono ritrovato davanti, non riuscivo a crederci. Ero totalmente sconvolto e stavo pensando talmente tanto a quanto quella situazione fosse strana che non mi sono neanche accorto di avere la sua bocca sulla mia. Appena ho realizzato, l'ho spinto via.»

«Sconvolto eh? Pensa a quanto ero sconvolto io invece quando ho visto il mio ragazzo baciare un altro!» Tuonò Taehyung fuori di sé.

«Lo so Tae, lo so che ho fatto una cazzata ma avevo anche bevuto e non gliel'avrei mai fatto fare se non fosse stato per lo shock.» Tentò ancora Jungkook.

«Adesso dai la colpa all'alcool. Questa è nuova.» Disse sarcasticamente il maggiore.

«Taehyung e che cazzo però! Non sto dando la colpa a niente e a nessuno. Ho ammesso di aver fatto una cazzata e ti ho spiegato il perché. Sono qui perché voglio risolvere le cose, però devi smetterla di comportarti come se nel torto ci fossi solo io. Forse ti sei scordato che quella sera avevamo litigato perché erano giorni che non facevi altro che mentirmi. Abbiamo fatto degli errori entrambi e adesso siamo qui a scontarli. Però non dobbiamo lasciare che queste cazzate rovinino la nostra relazione per sempre.»

«Stai sul serio mettendo sullo stesso piano le cose che ho fatto io e quelle che hai fatto tu? Io non ho baciato nessuno Jungkook, nessuno!» Sputò il castano.

«Non le ho messe sullo stesso piano, ho solo detto che entrambi abbiamo sbagliato e che voglio risolvere le cose perché mi manchi fottutamente tanto.» Gli confessò Jungkook.

«Potevi pensarci prima di baciare quello stronzo.» Rispose il maggiore.

«Io non ti manco, Tae?» Gli chiese Jungkook, ignorando ciò che aveva detto prima. Voleva solo sapere di non essere l'unico a non riuscire ad andare avanti, a dormire male la notte senza di lui e a non riuscire a smettere di pensare all'altro.

Taehyung, prima di rispondergli, si assicurò di abbassare lo sguardo per nascondere i suoi occhi e riuscire a dirgli una bugia.

«No.» Infatti mentì.

«Non è vero.» Disse il più piccolo avvicinandosi all'altro, non poteva credere a quella risposta.

Jungkook tirò su la testa di Taehyung finché i loro sguardi non si incatenarono e rimase qualche secondo in silenzio ad ammirare il suo viso.

«Prova a ripeterlo ora che non ti sono mancato.» Sussurrò a pochi centimetri dal suo volto.

Era sicuro che il maggiore non sarebbe riuscito a mentirgli mentre i loro sguardi erano incrociati perché nei suoi occhi avrebbe letto la verità che le sue parole tentavano di nascondergli.

Taehyung non gli rispose, continuò soltanto a fissarlo fino a quando Jungkook non decise di spingersi oltre, di trovare il modo di far cambiare idea all'altro. Iniziò a baciargli il collo mentre le sue mani gli accarezzavano i capelli.

Quando quelle labbra si poggiarono sulla sua pelle, Taehyung si pietrificò. La sua testa gli diceva di allontanare l'altro ragazzo ma il suo cuore voleva stringerlo ancora più vicino a sé.

«So che ti sono mancato tanto quanto sei mancato a me, lo capisco da come sta reagendo il tuo corpo.» Gli disse il moro mentre la sua bocca continuava a spargere baci sulla pelle scoperta del collo di Taehyung.

Con le mani aveva iniziato a percorrere tutto il suo busto, dal petto agli addominali, fino ad intrufolarsi sotto la sua maglia. Toccò la pelle nuda con delicatezza eppure questa rabbrividì subito sotto le sue dita.

«Smettila.» Gli ordinò Taehyung senza però muoversi di una virgola.

«Sai, dovresti dirlo con un po' più di convinzione se vuoi davvero che mi fermi.» Ridacchiò Jungkook mentre continuava a stuzzicare la sua pelle.

Il più piccolo sapeva benissimo cosa fare per far reagire il corpo di Taehyung ai suoi tocchi. Per questo spostò le mani, che erano ancora sotto la sua maglia, sui capezzoli dell'altro, iniziando a massaggiarli. Ben presto un gemito di piacere uscì dalla bocca di Taehyung che tentò di trattenersi mordendosi il labbro inferiore. Con la bocca, invece, Jungkook aveva appena iniziato a fare quello che ben presto sarebbe diventato un succhiotto ma che non riuscì a concludere perché il maggiore prese il comando.

«Adesso basta, mi sono stancato.» Affermò Taehyung, facendo staccare Jungkook sia dal suo collo che dal suo petto e, con una mossa veloce, lo fece sdraiare sul letto che stava alle loro spalle.

Quel gesto sorprese Jungkook, convinto che il maggiore avrebbe resistito un po' più a lungo prima di perdere la pazienza. Ma alla fine, finire nel letto con Taehyung, era ciò che voleva anche lui e si ritrovò a sorridere mentre, disteso sul materasso, osservava il più grande togliersi la maglia.

«Hai fatto male a provocarmi.» Lo avvisò Taehyung ormai a petto nudo mentre lo raggiungeva sul letto.













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Spazio autrice:

Giorno due della maratona andato. Finalmente si sono parlati o, per meglio dire, urlati contro. Però tutti sappiamo come vanno a finire i litigi tra due innamorati in una camera da letto...

Non dico altro se non che non è tutto come sembra, non fatevi ingannare, c'è ancora un po' di strada da fare.

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 Behind a Kiss ~ [Taekook]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant