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Nuovo giorno, stessa noia. La voglia di alzarsi dal letto sembrava non volersi mai palesare in Jungkook quando, la tanto piccola quanto fastidiosa sveglia, suonava insistentemente, svegliandolo dal suo ben amato sonno. Quella mattina, però, si svegliò con meno difficoltà del solito, complice il fatto che la sera prima fosse stato a casa, riuscendo così ad addormentarsi ad un ora decente.

Sembrava così fresco quella mattina, pronto a saltare giù dal letto e a correre verso l'università per seguire le lezioni. Invece, il luccichio nei suoi occhi, rappresentava solamente la sua immensa voglia di fare festa quella sera stessa. Perché Jungkook non avrebbe fatto passare un altro giorno senza aver chiesto di uscire a quella ragazza carina che ci aveva palesemente provato con lui la mattina precedente.

«Magari è quella giusta.» Si disse come faceva tutte le volte che doveva uscire con una nuova ragazza.

Non c'era appuntamento in cui non sperava di provare qualcosa di più, di sentir bruciare dentro di lui più della semplice attrazione fisica. Voleva desiderare quella ragazza ancora ed ancora, non voleva che l'attrazione si consumasse così in fretta e che durasse giusto il tempo di una notte ma, tutte le volte, rimaneva deluso. Jungkook voleva innamorarsi, lo voleva davvero, con tutte le sue forze e con tutto il suo cuore. Era pronto, lo era sempre stato ma, forse, era l'amore stesso a non essere pronto per lui.

Aveva sempre creduto in quel sentimento perché ne era sempre stato circondato. I suoi genitori si amavano alla follia e non smettevano mai di dimostrarselo. I suoi nonni si amavano e si erano amati fino alla morte.

Quello che Jungkook però aveva capito dell'amore, era che poteva nascere dal nulla, in un secondo, e non lasciarti più. Tutte le storie che i suoi parenti gli raccontavano su come si erano conosciuti al liceo o all'università, e che da allora non si erano più lasciati, facevano sperare al ragazzo che la sua metà fosse proprio in mezzo a quella massa di gente con cui si scontrava ogni giorno mentre camminava per la sua università. Doveva essere lì, perché al liceo non l'aveva incontrata.

Solo Jimin sapeva di questa sua irrefrenabile voglia di incontrare l'amore e lui, essendo un grande appassionato di film romantici, aveva appoggiato in pieno le parole del moro. Gli piaceva vedere i grandi occhi del suo migliore amico brillare di speranza ogni qual volta si preparava per un incontro con una ragazza. La cosa, però, che non gli piaceva affatto era veder tornare Jungkook con quegli stessi occhi ma spenti, macchiati di quella che riteneva l'ennesima sconfitta per lui. E anche se Jimin non voleva ammetterlo, sapeva che la speranza riposta da Jungkook nel trovare la sua metà si stesse assottigliando di volta in volta.

La prima volta che il più piccolo tra i due aveva fatto questo discorso sull'amore al biondo, Jimin ne era rimasto sorpreso. Non si aspettava certo che uno come Jungkook avesse dentro la sua testolina tutti quei pensieri romantici. Lo vedeva cambiare ragazza un giorno sì e l'altro pure e, nemmeno usando tutta la sua immaginazione, avrebbe pensato che questa fosse la sua tecnica per ricercare l'amore. Infatti Jimin non era certo del fatto che il metodo del minore fosse il migliore per trovare l'anima gemella ma, dato che nemmeno lui aveva ancora trovato la sua, non sapeva come aiutarlo. Si era quindi sempre limitato al supportarlo in questa sua, forse o forse no, pazzia.

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Where stories live. Discover now