S e s s a n t a d u e

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Lotterò, lotterò per questo, per noi. Non mi interessa quanto tempo impiegherò, quante lacrime verserò, ma io e te non ci siamo lasciati, io e te siamo destinati a stare insieme.

Perché, che tu voglia o no, io continuerò a stringerti. Non ti lascerò andare, non finché continueremo ad amarci.

È una promessa.

Non mi arrendo Tae, non finché vedrò ancora quella scintilla nei tuoi occhi quando mi guardi, non finché continuerò a sentire il mio cuore saltarmi via dal petto tutto le volte che mi stai vicino, non finché mi amerai ed io amerò te.

Solo quando e se inizierai ad amare qualcun altro, solo se mi abituerò a stare senza di te, solo se vederti non mi provocherà più alcuna emozione, solo se guardandoci negli occhi non proveremo più niente, solo allora mi arrenderò, solo allora ci lasceremo.

È una promessa amore,

tuo Jungkook.




Jungkook posò la penna e piegò la lettera. Non aveva nessuna intenzione di farla ricevere al destinatario, gli serviva solo come promemoria per continuare a lottare per la loro relazione ogni giorno.

Lo promise e fu quello che fece.

Per questo quella sera stessa si ritrovò con due panini comprati al fast food, diretto verso il parco nel quale Jimin gli aveva detto che Taehyung andava spesso a passeggiare ultimamente.

Il biondo, nonostante fosse il migliore amico del castano, era stato di grande aiuto anche per Jungkook, il quale gli aveva raccontato la sua versione dei fatti e gli aveva addirittura fatto leggere il messaggio di Yunseo. Inutile dire che Jimin decise di restare comunque neutrale e di non schierarsi da nessuna parte. Voleva soltanto che i suoi due amici chiarissero e tornassero ad essere felici, da soli o insieme. Per quello aveva aiutato Jungkook dandogli quell'informazione.

Arrivato al parco, individuò subito la testolina castana di Taehyung seduta su una delle panchine mentre, ad occhi chiusi, si godeva il fresco venticello che tirava quella sera.

Quando sentì un fruscio davanti a sé, Taehyung aprì gli occhi e si ritrovò la busta con il logo del suo fast food preferito che gli sventolava a pochi centimetri dal viso.

«Cheeseburger con doppio bacon, come piace a te.» Disse Jungkook.

Il maggiore non si aspettava di incontrare il suo ex ragazzo quel giorno e, ancor meno, si aspettava di vederlo offrirgli la cena.

«Non ho fame.» Mentì Taehyung, tornando a chiudere gli occhi e ad ignorare il moro.

Jungkook però non si scoraggiò e si mise a sedere al suo fianco.

Nonostante ogni rifiuto di Taehyung gli facesse male, continuava a ripetersi di non mollare perché aveva fatto una promessa a se stesso che doveva mantenere.

«Io sì. È strano, erano giorni che non avevo fame.» Ammise una volta essersi accomodato.

«Cosa ci fai qui?» Sputò acido Taehyung.

Il tono che aveva usato rattristò Jungkook che si morse il labbro e respirò profondamente prima di rispondere: il più grande non doveva capire quanto il suo atteggiamento lo stesse piano piano distruggendo.

«Voglio stare con te.» Confessò Jungkook. «Possiamo anche solamente mangiare e stare in silenzio, mi va bene lo stesso.» Tentò di convincerlo.

Il castano non rispose e, ancora ad occhi chiusi, allungò il braccio verso Jungkook, porgendogli il palmo della sua mano.

Il più piccolo sorrise perché il maggiore, forse per la prima volta da quando si erano lasciati, non stava scappando e strinse la mano di Taehyung con la sua.

«Che fai?» Gli chiese lui confuso, aprendo finalmente gli occhi. «Io volevo il panino.» Esclamò poi, scacciando via la mano dell'altro.

«Oh, scusa.» Rispose imbarazzato Jungkook che si affrettò a passargli il cheeseburger. «Si è freddato un po'.» Borbottò insicuro.

«Non fa niente.» Lo rassicurò Taehyung prima di dare il primo morso.

Mangiarono la loro cena in silenzio, cullati dalla brezza che accompagnava la notte che stava per arrivare. Passarono i minuti e quel vento non fece altro che diventare più gelido ed insistente, tanto che Jungkook iniziò a tremare.

«Senti freddo?» Gli chiese Taehyung quando notò l'altro mentre cercava di stringersi in quella felpa non abbastanza calda.

«Un po'.» Ammise il minore che però avrebbe sopportato tutto il freddo del mondo pur di stare insieme a lui ancora un altro po'.

«Allora forse dovresti tornare a casa prima che ti venga una congestione.» Gli suggerì il maggiore.

«Torna con me.» Lo supplicò improvvisamente Jungkook, guardandolo negli occhi.

Taehyung non riuscì a sostenere quello sguardo triste e pieno di speranza e fu costretto ad abbassare il suo, consapevole del fatto che quegli occhi grandi e lucidi non sarebbe mai riuscito a dimenticarli.

Non avrebbe trovato il coraggio di rifiutare se avesse continuato a guardare il ragazzo che amava, si sarebbe perso nella nostalgia ed avrebbe accettato quell'assurda richiesta. Perché a Taehyung mancava da morire addormentarsi con Jungkook tra le sue braccia ma, ogni volta che il suo sguardo finiva sulla bocca dell'altro, le immagini di quella festa continuavano a tornargli in mente.

Taehyung allora si alzò in piedi, incapace di restare lì un minuto di più, e l'altro copiò i suoi movimenti.

«Vai a casa.» Ripeté dopo essersi tolto la giaccia ed averla appoggiata sulle spalle di Jungkook. «Grazie per la cena.» Disse infine prima di voltarsi ed andarsene, lasciando solo il minore in mezzo a quel parco.













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Spazio autrice:

Come ho già anticipato su Instagram, mi piacerebbe fare una maratona per questi capitoli finali di Bak cioè postarne uno al giorno fino all'ultimo. Fatemi sapere anche voi se l'idea può piacervi.

Credo di farcela perché ne mancano pochi e non vedo l'ora di finire questa riscrittura per concentrarmi meglio sulla FF che ho in corso. Se tutto procederà come pianificato, Behind a Kiss finirà tra una settimana.

Vi adoro! Grazie per tutti i commenti, li leggo anche se non rispondo a tutti e vi garantisco che siete la ragione dei miei sorrisi.

❤️‍🩹❤️‍🩹

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Where stories live. Discover now