Potenti emozioni

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Alek

"E ti vedo alzarti già stanca, come se faticassi a trovare un buon motivo per lasciare il tuo letto solitario, ancora impregnato dei sogni che hai fatto, dormendo sul cuscino con la federa tutta stropicciata sul quale per altro hai stentato a trovare il tuo sonno"

annuncia lei, mentre, il suo sguardo mi scruta curiosa e nell'intento di trovare una serratura per aprire quella, che definiscono in molti, la porta della torre della grande muraglia, altro non è che la tua vita e il muro del tuo cuore. Nel silenzio surreale, che si è creato appena ci siamo guardati e abbracciati emozionati, timidamente, quasi a rallentatore, si avvicina e  mi prende per mano con la delicatezza di una piuma e con una tale sicurezza che non avevo mai visto in lui mi guida sorreggendomi, fino al di fuori della casa e oltre, arrivando in giardino, volontariamente lontani da occhi e orecchie indiscrete, continua quella che mi sembra una vera e propria dichiarazione.

"Il calore del tuo corpo tra le lenzuola leggere e profumate di cocco con sfumature di aria di montagna e lavanda, il tuo gusto preferito, rigirandoti per ore nella memoria di un altro tempo, momento e attimo che pare rallentare all'improvviso e andare tutto piano come se fossi sulla Luna dove non c'è la forza di gravità, per poi riprendere freneticamente la corsa mattutina, quasi come voler correre più veloce della luce. Fino a quando la morte è diventata padrona silenziosa delle strade di Mosca, Berlino, Roma e di New York, mete dei viaggi fatti insieme che partendo da noi, dalla nostra anima, dai nostri pensieri, dalle nostre emozioni, dalle particelle dei nostri corpi"

Dalla nostra posizione, dalla nostra città, dalla nostra regione, dalla nostra casa si espande come ombra affamata di forti emozioni si moltiplica per avanzare verso l'esterno, per divorare quel poco di luce che rimane in ognuno di noi. Appena si ferma per pochi istanti, per riprendere fiato cerco di dire forse, apparentemente titubante.

"Mah, perché mi dici tutto questo, qui e ora?" e non faccio in tempo a finire la frase che mi mette l'indice sulle labbra, zittendomi e lasciandomi con ancora più domande di prima nella testa.

Mentre continuo ad ascoltare le sue parole, lo osservo con attenzione, notando alcuni dettagli che non avevo scovato prima, sperando che almeno una delle sue barriere si crepi, potendo dare un bel colpo per farla cadere ma, ahimè c'è una doppia barriera, una più spessa e l'altra più sottile, e noto che prima di pronunciare le parole le pesa, come se non volesse sbagliare, forse per paura di dire qualcosa fuori posto o per paura di ferirmi in qualche modo. Alek continua dicendo, guardandomi con occhi pieni di sicurezza, che mi domando dove fosse stata in tutto questo tempo e perché solo ora è uscita allo scoperto, trasmettendola a chiunque incroci il suo sguardo, facendo brillare di luce propria ognuno.

"A volte rimani seduta, i gomiti sulle ginocchia e le mani a pungo messe sotto il mento, sguardo perso nel vuoto, talvolta chiusa in un silenzioso pianto senza lacrime, ma che fa un casino madornale dentro, ti vedo con la schiena curva che evidenzia ancora di più il tuo malessere, col respiro talvolta irregolare come fossi in uno stato particolare di semi coscienza, lì ferma sull'orlo di quell'ora sospesa come, quando una foglia d'autunno si stacca a causa del vento dal ramo, per volteggiare leggiadra sugli scivoli del vento e facendo giravolte complesse si poggia sul terreno con disinvoltura per rilassarsi, oramai stremata"

Un altro riprender fiato, un silenzio, che dura un secondo in cui è racchiusa l'eternità dell'attesa, le mie mani intrecciare alle sue, i suoi occhi dentro i miei, i nostri cuori un tutt'uno di battiti.

"Ricordo l'incanto del tuo alzarti leggera, elastica e vaporosa come fossi uno sbuffo di aria calda che esce da una pentola a pressione o una piuma trasportata dalle correnti d'aria in giro per il mondo"

Come se fosse una danza che, coinvolge inizialmente gli occhi che seguono ogni tuo movimento, poi vengono seguiti dal cuore che inizia ad emozionarsi battendo sempre più velocemente, il respiro diventa pesante, irregolare e mancante, come se quel momento dovesse finire da un momento all'altro, in seguito il corpo che si muove all'unisono col tuo, come fosse tutt'uno.

"Ricordo il tuo sorriso, ospite fisso del tuo viso, come una madre che attende con gioia trepidante e un'ansia leggera il ritorno del suo caro figlio. Ricordo anche i tuoi occhi piccoli ma immensi di amore e sempre sorridenti, mai bassi e con un retrogusto di ironia nello sguardo languido e passionale come se volessi raccontare senza pronunciare alcuna parola"

Alle mie orecchie, al mio cuore, al mio corpo arrivano impulsi di cui ignoravo, fino ad allora l'esistenza, ma che ora vogliono farsi sentire, uscire, far sentire la loro presenza, vogliono farmi capire che ci sono e che vogliono uscire ed essere così liberi, per poter essere ciò che sono, per potermi far vivere il momento, l'attimo. Quell'istante, di quel momento, in cui sembra rallentare apposta il tempo, per me che voglio vivere quel secondo di libertà, in più. Quella libertà che mi è stata negata da quando sono nato, ma che mi appartiene di diritto, e che inconsciamente pretendo. La mia libertà sei tu!

"Il ricordo della tua voce calda, a volte tiepida, vibrante e talvolta tremante forse per l'emozione provata durante il momento, in cui, le mille emozioni che portavi in petto in quell'istante decidevano di esplodere, quasi per caso o in un misto di euforia con tristezza ed esuberanza improvvisa, esplodevano volontariamente."

Dai dimmi, cosa voglio fare secondo te? Prova a indovinare...voglio viverti ogni anno, ogni mese, ogni settimana, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo di ogni singolo istante della mia vita!

"Ho deciso che vado fino in fondo con te, perché solo io stesso so come ho sofferto per amore mai ricambiato e ora che tu mi dai tutto, amore, gioia, tutte le emozioni che nessuno ha ricambiato nei miei confronti....io lo do a te, perché te lo meriti, perché me lo merito, perché ce lo meritiamo entrambi, e anche tutto."

Thinking Of You 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora