Capitolo 4

96 5 0
                                    

Quando i sei ragazzi e le due ragazze entrarono si trovarono davanti Talitha che cantava a squarciagola.
Ta-certe donne brillano, certe donne bastano, certe donne chiamano di notte che ti piaccia oppure no!
A rendere la scena ancora più imbarazzante era il fatto che la bionda stesse ballando in modo strano, non sapendo che 8 persone la stessero guadrando. Aveva in mano una statuetta azzurra con due delfini e una conchiglia gigante sbrilluccicosa, un ricordo di quando le tre coinquiline erano andare in gita in quinta elementare.
Nessuno sapeva cosa fare, così Laura ed Emma si avvicinarono all'amica cercando di non scoppiare a ridere, e le toccarono la spalla. La ragazza si girò. Era un po' più alta delle due, e inizialmente non si accorse delle presenze maschili vicino alla parta.
L-guarda che abbiamo visite
Disse Laura in tanto che Talitha spegneva la musica sul suo cellulare.
Talitha guardò stranita le amiche, le quali indicarono la porta. Solo in quel momento lo sguardo della bionda andò alla porta e a sei ragazzi sulla soglia.
Passò qualche secondo prima che la ragazza si accorgesse di chi erano effettivamente quegli ospiti, e quando lo capì si ricordò del modo imbarazzante in cui era vestita: una maglietta bianca gigante con una colonna di panda dai colori dell'arcobaleno, i pantaloncini del pigiama striati bianchi viola e blu, e una acconciatura da casa, con una mezza coda con chignon fatto malissimo, e per di più senza reggiseno! Si guardò un secondo attorno, diventò rossa in viso e poi sfrecciò via e si chiuse a chiave in camera sua.
Laura ed Emma si misero a ridere, mentre i ragazzi si guardarono mezzi sconvolti e mezzi straniti.

C-che sta succedendo?
Ne-ah non lo so mica io

E-di solito non fa così
L-lei si che vi ha riconosciuti hahahaha
E-hahahaha arriviamo subito.... comunque io sono Emma, e lei è Laura
L-mentre quella di la è Talitha
Le due ragazze si avviarono alla stanza dell'amica e bussarono
L-dai Tali esci
T-sto cazzo! Che vi è passato per la testa?!
E-niente, li abbiamo solo invitati per un caffè! Ora muoviti ed esci
T-fanculo io sto qua
L-va bene, fai come vuoi
A quelle parole sul viso della riccia spuntò un sorriso, e dalla tasca tiro fuori la chiave di riserva della stanza, che porse all'amica. Emma aprì la porta, ed entrò nella stanza.
E-ora come la mettiamo?
T-vaffanculo
E-se non esci ti ci trascino
T-e va bene, ma...... mi lasci mettere il reggiseno?
E-hahahahaha va bene, ma muoviti!
Detto ciò la mora uscì dalla stanza, chiuse la porta e torno all'ingresso, dove i ragazzi e Laura la aspettavano.
E-adesso arriva anche lei hahahaha

Passarono circa cinque minuti prima che Talitha uscisse dalla sua stanza. Si era messa il reggiseno, e si era data una pettina ai capelli, per il resto non si era cambiata, non ne vedeva il motivo, in fondo..... doveva fare colpo su di loro? No.... non la avrebbero mai considerata, perciò non serviva.

Talitha si diresse in cucina, ma scopri che i sei ragazzi e le sue amiche di erano spostate in salotto. Si avvicinò di soppiatto (girava sempre scalza a casa, perciò non faceva rumore), e si fermò dietro a tutti, fece un bel respiro per non diventare subito rossa e disse...
T-e per me il caffè?
L-troppi tardi tali, mo te lo fai hahahah
T-ma vada via l'cul, luc da figa
E-che dementi!
T-emm..... comunque ciao, mi chiamo Talitha.... e emm.... scusate per prima
C-oh tranquilla nessun problema
Talitha fece un grosso sorriso, e tutti i ragazzi lo ricambiarono
T-vabbè il caffè n'altra volta, non c'ho voglia.
F-spirito svogliato come Nelson, non è che siete parenti?
C-penso che nelson saprebbe di avere una parente così carina hahahaha
A quelle parole Talitha diventò rossa come il fuoco e corse in cucina per "bere un po' d'acqua". Le sue amiche se ne accorsero e cercarono di non mettersi a ridere.

Passarono il pomeriggio a chiacchierare, e verso le sei e trenta di sera si separarono, e i ragazzi tornarono alle loro rispettive case. Tutti pensavano che sarebbe nata una bella amicizia, e magari, tra alcuni di loro, anche qualcosa di più.

Tonno e Nicolas andarono a casa sognanti, e anche Cesare, si ritrovo spesso a pensare a quella ragazza, che più che figure di merda non aveva fatto, ma erano proprio quelle a renderla così interessante.

Le ragazze passarono tutta la sera a parlare di ciò che era successo al pomeriggio, e a scambiarsi opinioni su quei ragazzi.

T-Nicolas e Tonno sono cotti hahaha
L-oh beh non sono gli unici!
Disse Laura ammiccando con sguardo colpevole.
E-comunque Tali, potevi arrossire di meno eh
T-non sono arrossita!!!
L-no infatti, ancora un po'
E-lo hanno visto tutti
T-ma non rompete i coglioni dai
L-comunque secondo me è ricambiato
T-da Nicolas sicuro
E-intendeva Cesare
T-ma va, ma ti pare?!
L-minchia sei proprio ceca, quegli occhiali non ti servono a nulla! Lo ha fatto apposta quel complimento, e quando sei arrossita ha sorriso sotto i baffi
T-vabbè dai, tanto lo rivedremo, e vedremo se è davvero come dite voi.... ora vado a letto....
E-buoni sogni!
L-con Cesare!
T-fanculo!
LeE-ti vogliamo bene anche noi, notte!
T-notte


Nota dell'autrice
Si, questo capitolo è più lungo degli altri.
Nei prossimi capitoli ci sarà qualche descrizione dei vestiti, ditemi con un commento se volete anche le foto! Arriverenze!

Tre storie in una solaWhere stories live. Discover now