il rituale

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La luna era al suo apice, bianca, inondava con la sua luce il piccolo cerchio di sale e l'altare in esso situato.
Tutti i partecipanti al rito erano arrivati con qualche giorno di anticipo: una lettera annunció l'arrivo di Kol e Davina, mentre il profumo di arancia che si perdeva nel vento dell'estate era l'avviso dell'arrivo di Rebekah e Marcel.
La notte del rituale le streghe erano impegnate a stabilire un contatto con la Natura...
L'altare era circondato da quattro coppe, una per ognuno dei quattro elementi; al centro era situato il pugnale di quercia bianca; il rituale iniziò...
Fui presentato al cerchio e al centro di esso fui posto, mia zia Freya e mio padre Klaus entrarono a loro volta nel cerchio.
Freya iniziò a bisbigliare assieme Davina l'incantesimo necessario per manifestare lo Squarcio tra le dimensioni, anch'esso apparve nel cerchio di sale.
Le quattro coppe iniziarono a risuonare e il loro contenuto si riversó nel pugnale.
Klaus lo prese, mi guardò e al mio cenno mi pugnalò il cuore. Il cielo iniziò a rumoreggiare, la terra cominciò a tremare.
Più o meno successe questo: una mia copia spirituale si liberò dal mio corpo e venne risucchiata dallo Squarcio.
Capimmo che lo Squarcio era chiuso quando sia Klaus sia Hayley che Elijah iniziarono a svanire.
Velocemente zia Freya mi tagliò i polsi e raccolse il sangue fuoriuscito da essi in nove coppe che posizionò all'esterno del cerchio.
Contempotlraneamente tutti i nove partecipanti bevvero da esse e, mentre un piccolo bagliore, come una catena di luce, si legava tra di noi, iniziai a sentire le forze venir meno.
La luna volgeva al tramonto quando il rituale terminò.
Mi fu ordinato di rimanere a letto, dato che ero debole e dovevo recuperare il sangue perduto...

Il branco di Scott fu il primo a lasciare l'edificio. Lasciai il mio recapito telefonico a Scott in caso di emergenza.
Appena li vedemmo sparire nel tramonto Klaus mi prese in disparte
"Sei stato coraggioso nel fare questa scelta, ma ora è tempo di ritornare a casa. Vai a salutare, si torna a New Orleans"
Andai nella mia stanza, preparai le valigie e mi diressi in auditorium.
"Ho imparato molto stando qui, ma ora che la mua famiglia è riunita non è necessario che io rimanga. Tranquilli, verró a trovarvi tra qualche mese, ad inizio vacanze. Non vi abbandono, semplicemente voglio passare più tempo con la mia famiglia"
Mi guardavano tutti, finito il discorso Alaric mi guardò, mi porse un pacchetto e mi disse "Anche questa è la tua famiglia, non lo dimenticare" dopo di che ci fu una pioggia di applausi e di abbracci.

Dopo aver personalmente salutato ognuno, mi diressi verso l'ingresso dove ad attendermi c'era un SUV targato Mikealson.
Rimasi sbalordito, e mentre aprivo la portiera un piccolo uccello mi piovve addoso ed esplose tra mille coriandoli, mi girai per vedere chi fosse stato a lanciarmelo e lo capiii subito... Josie aveva le lacrime agli occhi. Sentivo che le dispiaceva avermi tradito.
Con un po' di energie residue creai un obelisco di cristallo che si eresse al centro del giardino; subito una barriera di magia si eresse lungo il confine della scuola.
"Veglierò su di voi attraverso questo. Nessuno che voi non abbiate invitato entrerà."
Chiusi la portiera e la macchina si avviò lungo il viale.

Vidi i cancelli chiudersi dietro di noi, mi scappò una lacrima
"Suvvia, Axel, dopotutto non è un addio"
"Lo so papà, è un ARRIVEDERCI"
Ora ero pronto... Pronto per ritornare a casa.... Pronto per ritornare a New Orleans

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E questa, cari lettori è la fine della storia.
Non è proprio una fine, poichè a breve pubblicheró il seguito, stessa copertina titolo diverso
"Always and Forever"
Parlerà del loro ritorno a New Orleans e le avventure che essa riserverà per loro.
Grazie per avermi seguito in questo libro,
Buona immaginazione.

ALWAYS AND FOREVER

the last mikealsonWhere stories live. Discover now