nuova vita: inizio seconda parte

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Non so da quanto tempo sono qui dentro, è pieno di oscurità.
"Avanti Fratello, lo sai che succederà: io assorbiró la tua essenza di magia nera e tu cesserai di esister. Questa volta per sempre"
"Ma che belle parole fratellino, ma adesso sei nella mia dimensione, come penserai di uscire?"
Non gli diedi ascolto
"Severae spero lucem" e creai un piccolo globo di pura luce.
"Se non mi sbaglio, quando ho contribuito personalmente all'incantesimo ti ho pugnalato con un pugnale di avorio, basterà assorbire la magia in esso e sarò liberò"
"Buona fortuna..."
Trovai il pugnale dopo non so quanto tempo. Lo presi, mi tagliai il polso e feci scorrere il sangue sulla lama.
Sentii delle grida e tutto sparì.
Mi ritrovai davanti al cancello della Salvatore
"Qualche problema ragazzo?"
Mi girai, Dorian era davanti a me
"No, nessun problema" dissi; mi feci del male per impedirmi di saltargli addosso ed abbracciarlo.
Lo vidi mentre si allontanava dalla struttura e varcai il cancello.
Andai alla ricerca di Josie, la trovai nel bosco, avvingiata al fianco di Landon.
Mi bruciarono gli occhi, iniziai a piangere.
Non si ricordava di me, era ovvio, ma quanto tempo era passato prima che si trovava un altro?
Dovevo andarmene.
Mi diressi alla fermata dell'autobus e aspettai il prossimo mezzo.
Sarei andato dove mi avrebbe guidato l'istinto.

"Axel, caro, stai bene?" mi chiese una voce. Mi girai, nei posti affianco al mio c'erano Klaus e Hayley.
"Perchè vi ricordate di me?"
"L'influenza di Malivore non funziona sulla mente di chi è gia morto. Sappi solo che siamo orgogliosi della tua scelta e che ti seguiremo ovunque andrai"
"Sempre e per sempre?"
"Sempre per sempre" mi risposero loro

Qualche settimana più tardi

"Allora ragazzi, lui è Axel Mikealson, facciamogli un applauso di benvenuto. Ora Axel, vatti a sedere vicino a Mcall" e mi indicó un banco vuoto in fondo alla classe.
L'ora passó molto in fretta. Dopo di che mi diressi al mio armadietto.
"Allora Scott, che ne pensi di quello nuovo?"
"Non lo so Stiles, l'ho guardato negli occhi solo una volta di sfuggita, sembra un tipo normale, ma il mio fiuto mi dice lui è come noi"
"Come noi intendi..."
"Si intendo Sovrannaturale"
Mi diressi verso di loro
"Non vi hanno insegnato che non si bisbiglia alle spalle altrui?"
"Tu..."
"Si vi ho sentito, e anche bene. Hai ragione Alpha, sono un essere sovrannaturale. In pratica sono il primo che sia esistito, magari il vostro Druido"
"Non so di cosa stai parlando"
"Per favore, lo sai benissimo, nessun branco di licantropi se ne va in giro senza un Druido o stregone che gli aiuti. A proposito, non mascherate la vostra essenza, riesco a fiutarla a più di cinque metri di distanza" poi li guardai in faccia
"Tu, mio caro Scott sei un Alpha, tu Lidya una Banshee, o donna piangente, Kira una Kitsune, Malia un coyote mannaro, Theo una chimera e tu Ethan sei un Omega Gemini. Come dicevo chiedete al vostro druido o magari il bestiario che la famiglia dei cacciatori conserva vi potrà svelare qualcosa su di me, se volete chiedere sono un Naneske... Ci vediamo agli allenamenti" mi congedai e andai alla prossima lezione.
Gli allenamenti arrivarono presto.
Il coach Finstock mi presentó alla squadra che mi squadrò da cima a fondo, fiutavo la loro arroganza. Credevano di battermi.
La maggior parte dei ragazzi rinunciarono subito appena scavalcai il loro difensore con un semplice slalom.
Subito notai lo sguardo di Scott.
I suoi occhi erano diventati rossi.
Cercó di buttarmi giù di peso, ma appena mi toccò, iniziò a vacillare, "Problemi di equilibrio lupetto?" lo sentii arrabbiare, mi caricò di nuovo ma ero più agile di lui.
Il coach mi chiamò "Mikealson, vieni qua. Adesso mi spieghi che cosa stai facendo"
"Non lo so coach, mi sto allenando... Lei cosa crede che io stia facendo?"
"Non dire nient'altro, sei dentro. Affiancherai Mcall, Reachen e Yukimura nell'attacco. Ora riprendi a giocare e falli sfiancare"
"Contateci coach" e mi diressi in campo.
A fine allenamento mi guardavano tutti torvo, non era colpa mia se loro erano delle pappamolle.
"Deaton ti vuole vedere in clinica tra dieci minuti" mi disse Scott.

the last mikealsonWhere stories live. Discover now