regali

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Natale arrivó presto, decisamente troppo presto.
La settimana antecedente passavo la maggiorparte del tempo chiuso in camera, uscivo solo la notte, non volevo vedere nessuno.
Natale, data la mia esperienza, era il giorno più traumatizzante dell'anno: bambini che credevano invano che Babbo Natale gli portasse i loro giocattoli, genitori troppo sdolcinati.

Il giorno di Natale il Sig. Saltzman venne a farmi visita, mi vide in lacrime, chiese spiegazioni
"Io odio il giorno di Natale, tutti felici e allegri, senza pensare che è grazie al sacrificio di qualcuno se possono esserlo.
La mia famiglia si separò la vigilia di Natale, mio padre e mio zio si pugnalarono quella notte stessa.
Odio piangere perché mi fa sentire debole e odio sentirmi debole perché non è quello che mi hanno insegnato ad essere."
"Sai, i tuoi vennero da me nove anni dopo la tua nascita, una veggente li aveva avvisati di cosa sarebbe succesdo in seguito, mi hanno consegnato questa borsa chiedendomi di consegnartelo al tuo diociottesimo compleanno, cioè oggi."
E mi lasciò una borsa sul letto.
"Ah... Mi sono arrivate anche queste"e mi mostrò altre tre borse.
"La tua famiglia ti vuole bene Axel, anche se siete distanti".
E mi lasciò solo.
Aprii la prima borsa, dentro trovai una foto di famiglia

Aprii la prima borsa, dentro trovai una foto di famiglia

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Ed il grimorio della nonna.
La seconda borsa era da parte di Rebekah e Marcel dentro c'era un'arancia di vetro che si apriva e mostrava l'anello di famiglia
"Hai diociott'anni, adesso appartiene a te" diceva il biglietto in allegato.

La terza borsa era da parte di Kol e Davina, all'interno c'era un divinatore.
"Per tenersi in contatto... Anche le zie lo vogliano o no".

Infine aprii la quarta, le mani mi tremavano
Dentro c'erano due lettere, qualche tela, dei colori e un pacchettino.
Lessi la prima lettera

"Caro Axel,
Se leggi questa lettera vorrà dire che io sarò morta. Ti ho sempre amato in vita e ti amerò anche dopo la morte.
Devi sapere che ti odieranno per cio che sei: un ragazzo forte, a volte perfido, ma anche leale.
Non dimenticare mai chi sei, non cosa, ma chi... Sei un Mikealson, questa è la tua natura.
Ti amo

Hayley Marshall
P.S.
Ama come un lupo e da esso vivi"
Aprii il pacchettino e trovai dentro il suo anello di luna.

Ama come un lupo e da esso vivi"Aprii il pacchettino e trovai dentro il suo anello di luna

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Lessi anche la seconda

"Caro figliolo,
Sono molto fiero di chi sei diventato e ti chiedo scusa per il modo tragico in cui dovrò andarmene.
Ti ho insegnato parecchio: a disegnare con il sangue delle tue vittime, a non scendere a patti, a perseguire nel tuo obbiettivo.
Tu sei unico, come me, non ti devi mai mostrare debole, ma la debolezza nell'amare o nel piangere; l'Odio stesso è una debolezza.
Ti lascio le mie tele affinché tu continui a dipingere le tue emozioni.
Ti odieranno a causa mia, perchè non conoscono ció che sei.
A volte sussurreranno dicerie al vento, tu ascoltale e piangi per la loro stoltezza, ma non inferire loro alcun male, perchè nom c'è onore nel ferire chi non conosce la verità.
Perciò mostrati perció che sei, e se vorranno odiarti ti odieranno, ma avranno visto la tua vera forza.
Ti voglio bene, mio piccolo lupetto squartatore.

Niklaus Mikealson
P.S.
Potrai sempre parlarmi quando sarò nell'Altraparte, lo so che puoi farlo, e se vuoi, è una tua scelta, parla anche con Elijah.
Ti voglio bene. Sempre e per sempre."

Mi alzai in piedi e presi le lororo lettere, sussurrai i loro nomi ed essi come fantasmi apparvero

Mi alzai in piedi e presi le lororo lettere, sussurrai i loro nomi ed essi come fantasmi apparvero

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"C

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"C... Ciao" gli dissi
"Ciao, ti sono piaciuti i regali?"
"Un mondo"
Ci fu un minuto di silenzio
"So come farvi tornare, mi serviva il tuo diario e ora lo possiedo, e mi servivano le tue tele."
"Ascoltaci Axel, non devi mostrare pietà per noi morti, provala per la vita, noi saremo sempre con te, ma ormai apparteniamo a questo mondo.
Adesso vai giù e mostrati, non restare nell'ombra"
"Ok... Vi voglio bene"
Aprii la porta e mi diressi verso il salone.

La stanza era piena di luci, addobbi e dolci vari.
Appena mi videro tutti si fermarono e mi guardarono.
Io mi diressi verso il piedistallo dove il sig. Salzman aveva in mano il microfono.
"Posso?"
"Si certo"
"Allora ascoltatemi, sapete tutti chi sono; sono Axel Mikealson, figlio di Klaus ed Hayley. Voi mi odiate per cio che ha fatto la mia famiglia, ma se dovete odiarmi odiatemi per cio che sono..."
Mi tolsi i bracciali, le facce di tutti si tramutarono in facce di sgomento
"Sono un Tribrido; alla mia nascita ero morto, la Natura infose in me il suo spirito e mi diede un compito: essere di equilibrio tra tre spiriti.
Questa e Moira, lo spirito tessitore, guardiana della vita terrena..."ed indicai la a anziana che era comparsa al mio fianco;
"Lui invece è Nix, guardiano dell'Altraparte.
Infine c'è lo spirito della Natura, che è quello che mi da il respiro ogni giorno.
Io e la mia famiglia abbiamo fatto moltissimi sacrifici per impedire che un'altro spirito, creato dagli anziani si reincarnasse. Il suo nome è Inadu, essa soffocerebbe ogni forma di potere, sovrannaturale e non.
Perciò la mia famiglia è responsabile della vostra felicità. Abbiamo pagato con la vita di due degli uomini più nobili che io abbia mai conosciuto: mio padre Niklaus e mio zio Elijah"
Mi fermai un attimo e giurai di aver visto i miei genitore ed Elijah sorridermi.
"Ora, io odio il Natale perché vedervi così felici e spensierati mi ricorda ciò che ho rinunciato venendo al mondo.
Non potró mai avere dei figli, una famiglia o delle persone a cui affezzionarmi senza che essi si allontanino da me."
Iniziai a piangere
"Infine se volete odiarmi odiatemi, ma non odiatemi per la mia famiglia, poichè esso significherebbe odiare la vostra stessa libertà".
Lasciai l'aula in lacrime e mi diressi verso il bosco dove la mia famiglia mi stava aspettando
"Siamo fieri di te" mi dissero.
Mi girai e vidi tutta la scuola venirmi incontro
"Scusaci, non potremmo mai odiarti. È vero, ti detestavamo solo perchè ci ricordavi quello che a noi avevano tolto: l'amore e l'accettazione della famiglia".
Mi abbracciarono, chi da una parte e chi dall'altra.
Infine arrivó Alaric
"Odio ammetterlo ma tu sei la persona più vicina ad un padre che io abbia adesso"
Mi strinse forte
"Sai, adesso vorrei un compagno di stanza" tutti ci mettemmo a ridere
"Voi siete la mia seconda famiglia e giuro, faró di tutto per mantenerla integra."
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the last mikealsonWhere stories live. Discover now