the last mikealson

verità

La notte non riuscii a dormire, così sgattaiolai nel bosco, dove scoprii che vampiri e licantropi stavano facendo una rissa bella grossa.
C'era un ragazzo a terra, un lupo mannaro, era stato morso da un vampiro nuovo, dato che non di controllava ancora.
Mi avvicinai, mi inginocchiai e mi arrotolai la manica
"Che cosa credi di fare? Non ci siamo riusciti noi come puoi riuscirci tu?"
"Si dia il caso che il sangue di un Ibrido o nel mio caso Tribrido, sia l'unica cosa che si contrappone alla sua morte" detto questo mi morsi il braccio e lo accostai alle sue labbra ormai viola.
Si stupirono tutti di come si riprese il ragazzo, poi mi rivolsi all'aggressore
"In natura voi siete nemici,ma ora siete insieme e dovete imparare a convivere, hai sbagliato a fidarti dellla Fame, lo capisco, ci sono passato anche io. Ora tornate tutti dentro, devo accompagnare il ragazzo in infermeria, poi se il Preside Saltzman lo terrà opportuno darò una mia versione dei fatti. Ma credetemi, pensate pure che io sia un mostro ma non permetto che un ragazzo muoia a causa di una così grande negligenza."
Tutti fecero come io avevo ordinato. Solo un altro ragazzo non si mosse.
"Ti ricordi di me?"
Mi chiese, lo guardai in volto e gli dissi con così tanta calma da stupire anche me stesso
"Certo Jordan, come potrei dimenticare il rapitore e assassino di mia madre?"
"Cosa è successo qui?"
Ci girammo, a quanto pare era arrivato il preside.
Jordan sparì, per sua fortuna il preside era arrivato giusto in tempo per evitare un cruento spargimento di sangue.
"Sig. Saltzman, questo ragazzo ha urgentemente bisogno di andare in infermeria".
Finito di parlare mi diressi in camera e chiusi a chiave la porta, feci un respiro e sussurrai "Madre"...
Subito il suo spirito mi apparve

"Ciao Axel, è da tanto che ti osservo, sono così orgogliosa di come sei diventato..."
"Non ce la faccio più, stavo per ucciderlo e non me ne sarebbe importato"
"È questa la differenza tra te e un assassino, tu hai volontà di ferro e una forte responsabilità"
"Mi manchi, non sai quanto"
"Di a papà che mi manca e che presto vorrò parlargli"
"Lo farò"
Detto questo sparì. Ormai erano le 7, non c'era più tempo per dormire.
Mi diressi in mensa per la colazione, giusto per essere afferrato da dietro.
"Ti aspetto nel mio ufficio e porta Raphael e Kaleb con te"
"Ci saremo" dissi soltanto.

Dieci minuti dopo
"Cosa è successo di preciso stanotte? Jake si è risvegliato è mi ha detto solo tre nomi, i vostri. Ora ditemi cosa è scuccesso"
"Beh...
"Allora?"
"Va bene, tutti fuori tranne te Axel, ti devo parlare"
"Credevi che non si riconoscesse l'impronta del tuo sangue? Ora dimmi perchè?"
"Sono morte troppe persone a causa mia ed io evito quelle che posso impedire, Alaric quel ragazzo stava morendo"
"Lo so e ti ringrazia"
"A proposito, dove è Jordan?" chiesi
"Perché?"
"Ha qualcosa che aparteneva a mia madre, dopo che la sua la ha uccisa il diario di lei non è stato ritrovato e ieri ho visto che ce l'aveva lui, lo voglio, mi appartiene"
"Va bene, farò il possibile"
uscii dall'ufficio in tempo per vedere due ragazzi venire verso di me.

"Non l'ho fatto per voi, ma per salvare una vita, vedete di non farlo accadere più"
Mi ritirai su lago e lì trovai Jordan
"Mi cercavi?"
"Non te, il diario" indicando il quadernetto che aveva in mano
"Perché dovrei dartelo, non sai di chi è."
"Non giocare con me Jordan, sappiamo entrambi di chi è...
Ora dammelo, e nessuno si farà male"
Era un po' titubante
"Uno... Due..."
"Ok, prendilo"
"Grazie"
Perfetto, ora potevo farli riposare in pace, o meglio, avrei anche potuto...
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Che cosa avrà in mente Axel?