Q u a r a n t a n o v e

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«Ma Tae-» Cercò di dire Jungkook.

«Ma Tae, niente. Nessuno penserà che sei un fifone e se lo penseranno, beh... problemi loro. Io so che sei coraggioso, non ti basta questo?» Gli chiese il maggiore.

«Sì che mi basta, ma-»

«Perfetto, allora.» Lo interruppe un'altra volta Taehyung lasciandogli un bacio a stampo sulla bocca. «Tempo scaduto, amore. Fammi vedere cosa dice il termometro.» Continuò.

Jungkook perse un battito a quel nomignolo al quale ancora non si era abituato ed, in silenzio, gli passò il termometro. Era perfettamente in grado di leggere il risultato lui stesso, ma stava amando tutte le attenzioni che gli stava riservando il suo ragazzo, quindi evitò di lamentarsi e continuò a farsi coccolare.

«37,8.» Esclamò il castano con il broncio, non era felice di scoprire di aver avuto la giusta impressione.

«Facciamo 37.» Disse Jungkook. «Quel 0,8 in più penso sia dovuto al fatto che tu mi abbia appena chiamato amore. Ancora non mi sono abituato.» Ammise infine.

Taehyung rise e Jungkook si innamorò di nuovo.

«Beh, hai comunque la febbre, quindi niente università.» Lo informò il maggiore mentre il più piccolo sbuffava. «Hai fame? Ho preparato la colazione.»

«In realtà non ho molto appetito.» Rispose il minore.

Nonostante la febbre non fosse molto alta, Jungkook sapeva di non sentirsi bene e, il fatto che non avesse voglia di mangiare niente, ne era la prova.

«Immaginavo. Forza, torna pure a dormire. Io vado a mangiare e poi torno subito a farti le coccole.»

«Tae, se vuoi che mi passi la febbre penso che dovresti starmi lontano.» Ridacchiò Jungkook.

«Adoro come si scalda il tuo corpo non appena lo tocco ma non penso che la tua febbre sia dovuta a questo, piccoletto.» Affermò ridendo il castano. «Dove tieni le medicine? Così quando torno in camera ti porto qualcosa.» Chiese poi.

«In un armadietto in cucina.»

Taehyung annuì e sparì nella stanza appena nominata dal suo ragazzo per consumare la colazione che aveva faticato a preparare, nonostante fosse ormai tutto freddo. Inquadrò poi il mobiletto dei medicinali e cercò un antipiretico da portare a Jungkook per aiutarlo a far scendere la febbre.

Ne approfittò anche per recuperare il suo cellulare e avvisare i loro amici che non sarebbero andati a lezione oggi perché il più piccolo non si sentiva bene. Incominciò a pensare che quel malessere fosse dovuto a tutto lo stress e alle lacrime dei giorni precedenti che alla fine lo avevano fatto indebolire, oltre che mentalmente, anche fisicamente.

«Tae!» Sentì il moro urlare dalla camera. Per un attimo si spaventò, pensando che gli fosse successo qualcosa. «Dividila in due.» Continuò ad urlare.

Taehyung sospirò sollevato dal fatto che non gli fosse successo niente ma non capì comunque a cosa si stesse riferendo il minore.

«Cosa devo dividere?» Gridò a sua volta il castano per farsi sentire.

«La pasticca!»

Il maggiore scoppiò a ridere per quella richiesta ma obbedì comunque e poi fece ritorno in camera da letto con un bicchiere d'acqua e la medicina divisa a metà.

«Non posso credere che un ragazzo forte e muscoloso come te abbia paura di ingoiare una pasticca grande come un chicco di mais.» Lo sbeffeggiò Taehyung.

«Non prendermi in giro. Quelle cose sono pericolose, ci si può strozzare.» Spiegò.

«Ingoi cose molto più grandi di questa tutti i giorni e non te ne rendi nemmeno conto.» Gli fece notare il maggiore.

«Sta zitto e passamela.» Gli ordinò Jungkook, facendo ridacchiare il suo ragazzo.

Una volta mandata giù la medicina, si posizionarono entrambi sotto le coperte, Taehyung a pancia in su e Jungkook con la testa sul petto del fidanzato. Le loro gambe andarono ad intrecciarsi tra loro e le loro braccia avvolsero il corpo dell'altro.

Dormirono per molte ore e, quando si svegliarono, si accorsero che l'ora di pranzo fosse già passata. Ma al maggiore non importava, sperava solamente che il suo ragazzo si sentisse meglio.

«Sei sveglio? Ti senti meglio?» Iniziò infatti a domandargli.

«Mmh.» Fu tutto quello che riuscì a pronunciare l'altro.

Taehyung allora cercò di alzare il viso di Jungkook per poterlo guardare negli occhi.

«Cazzo, sei pallidissimo e scotti ancora.» Disse preoccupato.

Subito dopo lo sentì tremare come una foglia. Cercò di abbracciarlo ancora più stretto e coprirlo meglio con la coperta ma, qualunque cosa facesse, non riusciva a farlo smettere di tremare.

«T-Tae-» Balbettò Jungkook mentre veniva scosso da quei brividi involontari.

«Ssh, amore. Stai tremando perché ti sta salendo la febbre.» Cercò di tranquillizzarlo Taehyung anche se era il primo a non essere calmo.

Nonostante sapesse che fosse normale tremare in quel modo se la temperatura corporea stava salendo velocemente, Taehyung non riusciva a non essere preoccupato per il più piccolo. Vederlo stare male faceva stare male anche lui. Si sentiva impotente in quel momento perché il suo amore non era sufficiente per mandare via quel malessere.

«Dovresti riprovarti la febbre, nel frattempo vado a prenderti un'altra pasticca, magari più potente.»

«N-no, r-resta qui.» Disse il minore stringendosi ancora di più al petto del fidanzato. «S-se so che sei qui con me s-sto meglio.»

Piccole gocce di sudore iniziarono ad imperlare la fronte di Jungkook. Il suo corpo stava combattendo chissà cosa e il risultato era quella brutta febbre che lo stava indebolendo.

«O-odio stare male.» Si ostinò a parlare il moro nonostante i tremori.

«Ed io odio vederti stare male.» Rispose Taehyung. «Fosse possibile, trasferirei tutto il tuo dolore a me.» Ammise in un sussurro.

«N-non te lo permetterei mai.»

Una decina di minuti dopo, Jungkook smise di tremare. La temperatura si era stabilizzata ma Taehyung, anche senza il bisogno del termometro, riuscì a capire che fosse molto più alta di quando gliel'aveva misurata appena sveglio. Fortunatamente, quando i tremori terminarono, Jungkook riuscì ad addormentarsi.

Facendo in modo di non svegliare l'altro, il castano si alzò dal letto per andare in bagno e per mangiare qualcosa, nonostante fossero già le tre del pomeriggio. Quando fu in cucina ne approfittò per rispondere ai messaggi che i suoi amici gli avevano mandato per avere notizie sulle condizioni di Jungkook. Oltre a quelli, però, trovò anche un altro messaggio.

< Ehi, Tae! Ho visto che non c'eri oggi all'università. Se vuoi posso mandarti gli appunti delle lezioni! 😉 >

Era un numero che non aveva salvato in rubrica ma dal contenuto del messaggio intuì che fosse un suo compagno di corso. Rispose con un "Chi sei?" e, dopo aver preso un'altra medicina da dare a Jungkook non appena si fosse svegliato, tornò nel letto dal suo ragazzo per continuare a fargli compagnia mentre dormiva.













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Spazio autrice:

Povero Jk, tutto lo stress dei giorni passati non gli ha fatto bene. Per fortuna ha il suo fidanzatino a fargli da infermiere.

Chi è secondo voi il mittente del messaggio che è arrivato a Tae? Ci sarà da preoccuparsi o no?

Ci sentiamo al prossimo capitolo!

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 Behind a Kiss ~ [Taekook]Where stories live. Discover now