Aspettate, quale festa?

<<Quale festa?>> chiedo e appena sente pronunciare quelle parole dalla mia bocca, sul suo viso si crea una faccia sorpresa.

<<Come.. Non te l'ha detto Dylan?>> domanda portandosi le mani al petto.

Nego con la testa e lei scoppia a ridere.

<<Oh allora aveva ragione ieri quando si è messo a dire che non ti voleva alla festa>> confessa abbassando lo sguardo con aria dispiaciuta.

Che falsa che è. Non ho bisogno del suo dispiacere, finto per giunta.

Dovrei crederle? Perché Dylan avrebbe potuto dire una cosa del genere? Ma sopratutto, cosa ci faceva con lei?

<<Vabbè Chloe allora sarà per un'altra volta, che peccato!>> replica mentre se ne va sculettando con le sue amiche, lasciandomi lì come una scema.

Perché Dylan non mi ha detto che sarebbe andato da lei?

Adesso capisco perché per tutto il giorno non mi ha cagato di striscio.
Mi ha dato a mala pena una <<buonanotte>> fredda sul cellulare, ma nulla di più.

Scuoto la testa per cercare di scacciare via ogni pensiero negativo e subito mi avvio verso il luogo stabilito insieme a Samuel.

Per tutto il tragitto non faccio altro che pensare alle parole di Alison.

<<Oh allora aveva ragione ieri quando si è messo a dire che non ti voleva alla festa>>.

Questa frase non può fare a meno di rimbombare dentro la mia testa.

Perché non mi vuole con lui alla festa? Ma sopratutto, perché cazzo non mi ha detto che ieri si sarebbe visto con Alison?

Sarò ripetitiva, ma ho bisogno di risposte.

Appena arrivo davanti al bar entro e subito vedo Samuel seduto su uno sgabello.

Con calma mi avvicino a lui e appena mi vede mi rivolge un sorriso smagliante.

<<Buongiorno principessa>>, mi schiocca un bacio sulla guancia e arrossisco leggermente.

<<Buongiorno>> replico sorridendogli debolmente.

Samuel vedendo la mia reazione cerca di parlare, ma il barista lo precede.

<<Ehi ragazzi, posso offrirvi qualcosa?>> domanda sorridendoci.

<<Due caffè grazie>> interviene Samuel.

<<Oh no no, in questo momento preferirei non bere niente>> dico guardando Samuel.

<<Quindi solo un caffè grazie>> aggiungo rivolgendomi al barista.

Lui mi sorride e annuisce.

<<Che hai stamani? Ti sei alzata male?>> chiede preoccupato.

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