Capitolo 25

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Chloe

<<Che vuoi da me??>> chiedo liberandomi dalla sua presa.

<<Come siamo nervosette oggi eh>>, sorride con fare perverso e poi mi guarda dalla testa ai piedi.

<<Dylan che vuoi? Stavo andando in bagno e..>>, scoppia a ridere e si porta una mano sul cuore.

<<Si può sapere perché ridi?>> chiedo innervosita.

<<Mi sa che hai sbagliato porta perché stavi entrando in camera mia>> risponde divertito.

All'improvviso sbianco e mi giro guardando la porta alle mie spalle.

<<D-davvero?>>, mi trema la voce dall'imbarazzo e non sapendo cos'altro aggiungere distolgo lo sguardo.

<<Sì>>, si avvicina a me bloccandomi tra il suo corpo e la parete. Mi fa appoggiare delicatamente ad essa e subito sussulto per il contatto gelido di quest'ultima.

<<Ho provato a starti lontano, ma non ci riesco>>. Dice queste parole in un sussulto e poi avvicina il suo viso al mio.

<<Io si invece>>, cerco di guardare altrove, ma il mio sguardo si posa prima nei suoi occhi e poco dopo sulle sue labbra.

Si morde il labbro inferiore e scuote la testa.

<<Cosa mi stai facendo?>> chiede intensamente mentre mi guarda le labbra.

<<Non lo so, dimmelo tu..>> azzardo a dire.

<<Non possiamo andare avanti così..>>, si avvicina ancora di più e sento la puzza di alcol uscire dalla sua bocca. Non mi da fastidio, ma è comunque molto forte.

<<E che vuoi fare?>> domando intimorita.

<<Voglio allontanarmi da te, ma vedendoti tutti i giorni mi risulta difficile. Impazzisco quando ti sto vicino, non so perché... Perdo completamente il controllo. Però impazzisco pure se ti sto lontano.. e non capisco il motivo, cazzo>>, tira un pugno alla parete e subito mi spavento.

Lui se ne accorge e si scusa.

<<Ehi, scusami piccola>>, mi avvicina a lui facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

Perché non lo allontano? Dovrei avercela con lui per ciò che è successo e invece..
Perché lo lascio fare?.

Riempio la mia testa di domande ma Dylan interrompe i miei pensieri baciandomi.
Mi chiede l'accesso con la lingua e senza pensarci due volte glielo concedo.

La sua bocca sa di tabacco e di liquore, un mix classico ormai.
Devo dire che il gusto che formano assieme questi due sapori non mi dispiace.

<<Ma che cazzo..>> sento dire da qualcuno.

Quella voce non mi pare affatto sconosciuta, sembra la voce di.. aspetta.. Noah?
Mi stacco di scatto da Dylan e, girandomi sulle scale, lo vedo perplesso.

<<Noah..>>.

<<Ma che cazzo stai facendo?>> chiede infuriato nero.

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