Capitolo 53

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Chloe

La sveglia suona, come ogni lunedì mattina, riportandomi, ahimè, nel mondo reale.

Prima ancora di alzarmi mi siedo sul letto e mi stropiccio gli occhi. Quando mi giro per afferrare il telefono sul comodino, la mia attenzione ricade sul letto vuoto di Lea.

Ancora non mi capacito di tutto quello che è successo, in primis del suo comportamento. Capisco che lo faccia per il mio bene ma così mi sta solo allontanando. Dovrebbe stare dalla mia parte, starmi vicino, appoggiare le mie scelte e sostenermi in esse.

E invece cosa fa?

Piomba in camera mia ed inizia a dire che Dylan non è il ragazzo giusto per me, che mi farà soffrire, che mi ha fatto il lavaggio del cervello e tutte quelle stronzate.

Non mi capacito di come una ragazza di diciannove anni possa non capire una situazione del genere.

Solo perché Dylan l'ha sfruttata ciò non significa che debba farlo anche con me.
È stato chiaro, ha detto che ha bisogno di me e che ci tiene.

Magari all'inizio non voleva relazioni, e su questo non ci piove. Me lo ha fatto intendere parecchie volte, ma voglio fidarmi di lui, devo. Ha bisogno che qualcuno gli conceda una chance, una chance per far dimostrare al mondo intero la persona è davvero, e sarò io quella persona.

Mi alzo e prima di perdere altro tempo, corro in bagno. Con mio dispiacere noto che mi sono venute le mestruazioni.

Bene, che bel lunedì di merda!

<<Direi che peggio di così non poteva iniziare questa settimana>> impreco a bassa voce.

Lo odio, ogni volta che l'ho non mi sento per niente bene. Ora capisco perché nell'ultima settimana ero così emotiva, mi ritrovavo a piangere per nulla.

Già ho la lacrima facile, se ci si mette anche il ciclo siamo messi proprio male.

Mi lavo e una volta finito, ritorno in stanza per iniziare a vestirmi. Appena esco dal bagno sento la vibrazione del telefono.

Ehi buongiorno, ti andrebbe di ritrovarci al solito bar?? Devo dirti una cosa!!

Contiene il messaggio ricevuto da Samuel.

Prima di uscire dalla stanza gli rispondo e poi esco, avviandomi così fuori dal dormitorio.

Una voce squillante e odiosa mi rimbomba nelle orecchie prima ancora di uscire. Girandomi nell'atrio alla ricerca della voce conosciuta, mi ritrovo davanti Alison.

<<Chloe, Chloe aspetta>>.

Mi fermo e la guardo male.
Insieme a lei ci sono anche le due sue amiche.

Loro che parlano con me?
Da quando, scusate?

<<Ciao mia cara, come stai?>> chiede lei.

<<Bene>> rispondo secca.

<<Menomale, mi fa piacere. Allora ci vediamo sabato alla festa, giusto?>> chiede sorridendomi con aria divertita mentre poi sposta lo sguardo sulle amiche.

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