Capitolo 10

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Dylan

La vedo allontanarsi sempre di più verso l'entrata e poco dopo scomparire dietro i muri di casa mia.

Mi tocco ancora la parte colpita e devo dire che ha fatto male. Non capisco, non la capisco, anzi.. Non capisco me stesso.

Perché cazzo l'ho baciata?
Perché ho sentito la necessità di avere quel contatto? La conosco da solo qualche ora e non capisco perché mi sia comportato così.
Non mi capacito del mio comportamento.

Non è la prima volta che mi bacio una sconosciuta, è successo in passato, molte volte, ma con nessuna ne avevo sentito la necessità.
Per me le ragazze non sono nulla, le uso solo per scopi sessuali e poi del resto me ne frego.

Non me ne dovrebbe importare nulla visto che sarà una delle tante "figlie di papà" viziate fino al midollo e con milioni in banca. Eppure nonostante ciò sento che lei è diversa dalle altre. Sicuramente non sembra una puttana visto che si veste come mia nonna, ma ha qualcosa di diverso rispetto a tutte quelle che mi sono portato a letto. Forse la penso così per via dell'alcol, anzi quasi sicuramente.

A me non frega di lei, non me ne frega di nessuno e quel bacio è stato un bacio come tutti gli altri. Ogni adolescente lo fa, tutti si baciano al college e non si fermano solo a questo ovviamente.

Qualcosa in me dice di stuzzicarla, per cercare di farla reagire a qualche mio atteggiamento. Non per provarci, ma giusto per vedere di stimolarle qualcosa anche se devo dire che fino ad adesso ha funzionato. Ha il viso angelico e devo ammettere che è proprio una bella ragazza. Il biondo dei suoi capelli è naturale e per fortuna non è come quelle ragazze tutte ossigenate.

La sua innocenza mi chiede di non trattarla male, di non usarla e la mia coscienza approva.
Peccato che non me ne freghi nulla, né di lei ne di cosa possa pensare qualsiasi altra persona al di fuori del mio cervello.

Stasera sto dicendo solo cagate.

Io sono uno stronzo, e nulla di più.
Mi piace scopare, mi piace bere e farmi.
Questa è la mia vita e tale rimarrà.

Dio Dylan ma che cazzo ti è preso?
Mi rimprovera la coscienza.
Perché cazzo l'ho baciata? Penso.

Ripeto. Sicuramente sarà colpa dell'alcol, domani passerà tutto.

Ad interrompere i miei pensieri è il mio telefono, lo prendo dalla tasca e vedo che è Alison. Che palle.

<<Pronto che vuoi?>> rispondo scorbutico.

<<Dylan>> dice con voce sexy.

<<Dove sei? Ho voglia di te>> continua.

<<Sono in giardino, ora arrivo>>, gli riattacco in faccia senza permetterle di dire qualcosa e vado verso l'entrata.

Una volta entrato, Alison si fionda su di me ed inizia a baciarmi. Odio quando mi assale in questo modo, ma voglio distrarmi.
Ricambio e faccio scendere le mie mani sopra il suo culo.

A volte devo dire che è davvero stressante averla appresso, anzi è sempre così.
Me la tengo buona solo perché sa scopare decentemente e poi diciamo che quando sono nervoso o incazzato è sempre disposta a calmarmi, almeno per quelle poche ore mentre me la spasso con lei.

D'un tratto, per non so qualche motivo, mi sento osservato. Apro gli occhi ma continuo a baciare Alison, guardo tra la folla di persone e vedo Chloe che mi sta fissando.

La sua faccia non è delle migliori, il suo volto è qualcosa di indescrivibile. Mi rivolge un espressione schifata ma non più sorpresa come poco fa. Possiamo definirla così?
Si dai possiamo difinirla così.

Continuo il bacio e ci metto ancora più passione. Avvicino il corpo di Alison al mio e gli stringo il culo mentre richiudo gli occhi.

Dopo qualche secondo ci stacchiamo, ma lei rimane sempre appiccicata a me con il corpo, e io non posso fare a meno che tenerle la mano sul culo.

Noto che Chloe e sue amiche vengono verso di noi, e subito sul volto compare una faccia divertita. Più che divertita anzi.

Stai a vedere che adesso mi dice qualcosa.
Sorrido al pensiero.
Mi piace renderle la vita impossibile e da oggi lo farò, così impara a dare uno schiaffo ad uno sconosciuto senza nemmeno sapere chi è.

Faccio il disinvolto e non la guardo, lei fa lo stesso e se ne va con le sue amiche.
Prima che se ne vada del tutto, lascio Alison lì e mi sporgo leggermente con il busto verso la porta per vedere se Chloe si gira a cercarmi, ma niente. Preso dalla rabbia prendo Alison per il polso e la porto verso le scale.

<<Ei ma che fai?? Mi fai male così>>, si blocca prima che io possa iniziare a salire le scale.

<<Andiamo su>> le ordino.

<<Per fare?>> mi guarda con aria maliziosa.

Dio quanto è troia.

<<Sai benissimo cosa voglio fare e so che lo vuoi pure tu>> sussurro sopra le sue labbra.

La trascino su con forza, all'inizio non sembra tanto convinta, ma poi mi segue senza dire nulla ed entriamo in camera mia dove di certo non mi sarei limitato a guardarla negli occhi.

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