//η Piscium\\ (Alpherg)

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Jeongin

Tutto ebbe inizio in una tiepida, scontata giornata di sole. Era giovedì 8 febbraio 2001, per precisione.

In una sala d'ospedale si potevano ascoltare solo grida e pianti da parte di una giovane e bellissima donna. Per lei e suo marito era il giorno più bello della loro vita o almeno, così lo avevano definito.

Comunque sia, nonostante il dolore, la donna era contentissima di quel parto, tra poco tempo avrebbe potuto tenere fra le braccia il suo secondo bambino tanto atteso. A lei poco importava il tempo trascorso a spingere, gridare, inspirare ed espirare grandi quantità d'aria. Per lei, ne era valsa la pena.

La loro contentezza aveva contagiato anche i medici che per far ridere la donna ogni tanto la rallegravano con qualche battuta.

Suo marito era il classico uomo che tiene la mano alla propria amata mentre il loro genito viene al mondo.

Era molto agitato. Forse lui più della donna. Aspettava da ore ma questo non lo aveva fermato dall'incitare il piccolo a darsi da fare per poter uscire. Così quest'ultimo fece. Dopo aver passato nove mesi all'interno di un grembo, a scalciare, a mostrare la sagoma dei propri piccoli piedi, venne finalmente alla luce. In modo totalmente diverso da come tutti credevano.

Ora era calato solo l'assordante silenzio proveniente dal feto.
Ora era calata solo preoccupazione negli occhi dei dottori che portarono immediatamente via il bimbo.

Lui, non aveva emesso nessun suono.
Lui, non aveva perso neanche una lacrima.

I sanitari credettero che il piccolo fosse nato senza vita. Ma alla vista del suo piccolo addome che si alzava e abbassava a tempo con la respirazione, tirarono tutti un sospiro di sollievo.

Ogni vita persa per loro era una condanna.

Fecero alcuni controlli all'esserino che beatamente si stava godendo il suo primo e speciale giorno sulla terra e arrivarono ad una conclusione.

Spiegarono la situazione alla coppia che dimostrò solo di volerlo abbracciare, minimamente importava quale fosse il problema del loro figlio, minimamente. Amavano ogni creatura nata in quella famiglia e questo bastava. Per loro questo bastava perché era tutto ciò che volevano.

"Yang Jeongin. Lo chiameremo così. Ciao Jeongin, benvenuto in famiglia. Mamma e papà ti amano tanto."

Dissero i due accarezzando il volto della creatura dalle guance rosse.
Ciò che avevano detto era vero.
Lo amavano tanto.

× Paper Words ×                                                       <IN PAUSA>Where stories live. Discover now