Capitolo 23

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Avevano salutato Sonja velocemente ringraziandola mentre la donna ridacchiava. Ora Ciel stava camminando con Kassim in braccio. Il biondo aveva preteso di portarlo così fino a casa e il ragazzo non era riuscito ad opporsi.

- sei sicuro che non faranno problemi per il fatto che sono figlio di un lione?- chiese a bassa voce Kassim stretto nel mantello del biondo. Faceva troppo freddo per i suoi gusti.

- certo che no. Ormai fanno parte di Xart e poi mia sorella fra un po' ne sposa uno- disse Ciel ridacchiando.

- la tua famiglia finirà per essere composta solo da lioni- disse Kassim sorridendo.

Ciel gli sorrise a sua volta ed entrò nel castello facendo un cenno di saluto alle due guardie che guardarono scettiche il ragazzo che aveva in braccio, ma non dissero niente. In tutto ciò Kassim non si accorse di essere entrato all'interno del castello di Avaris.

- sei abbastanza vicino- sussurrò il moro mentre Ciel camminava per i corridoi verso la sua stanza.

- si, diciamo che non sono lontanissimo.- disse Ciel facendo scendere momentaneamente Im per poi aprire la porta della sua camera facendo entrare per primo proprio il ragazzo che si guardò intorno incuriosito. La camere era più o meno della stessa grandezza della sua a Copto e il letto sembrava davvero comodo. Kassim si fiondò su esso e sorrise quando constatò che era veramente morbido come aveva ipotizzato.

- è di tuo gradimento?- chiese Ciel togliendosi la camicia e gli stivali per poi stendersi affianco al ragazzo.

- si, è davvero enorme- disse il ragazzo colpito da tutta quella grandezza. Se la casa di un nobile era così grande allora il castello cos'era?

- sono felice che ti piaccia visto che sarà la tua casa da adesso.- disse Ciel accarezzandogli una guancia. Kassim sorrise.

- sei davvero sicuro che non ci saranno problemi?- chiese ancora preoccupato.

- certo che no. Ti sposerò. È una promessa- disse Ciel baciando il ragazzo.

E poco dopo entrambi caddero in un sonno profondo, troppo stanchi per fare qualunque cosa.

- ma quanto cazzo siete importanti per avere una casa così grande e tutto questo cibo?- chiese Kassim osservando sorpreso la tavola imbandita di ogni pietanza possibile ed immaginabile per la colazione. C'erano solo lui e El per il momento e il moro sperava vivamente di non dover incontrare nessun altro.

- parecchio- gli rispose Ciel prendendo il cibo per se e sedendosi prima di fare cenno all'altro di fare lo stesso. Non sapeva ancora quando dirgli di essere il principe Ciel. La sera prima se ne era completamente scordato.

- zio crostata!-

Kassim guardò sorpreso il bambino di forse tre anni che era appena entrato in sala e che era corso verso El con un bellissimo sorriso sulle labbra.

- ecco- disse Ciel porgendo la crostata ad Erik che gli sorrise felice, poi spostò il suo sguardo sull'altra persona nella sala.

- e lui chi è?- chiese il bambino prima di mordicchiare la sua crostata.

- lui è Im, il mio fidanzato- disse Ciel sorridendo al ragazzo che diventò leggermente rosso.

- fidanzato? Come mamma e papà?- chiese il bambino.

- certo- disse Ciel sorridendo al nipote.

- buongiorno!- disse Elise entrando nella sala da pranzo seguita a ruota da Xavier che fece un cenno di saluto a Ciel.

Kassim aveva voglia di sotterrarsi in quel momento. Okay un bambino, ma altre due persone no.

Elise si accorse i quel momento della presenza del ragazzo e guardò il fratello.

- mi devi presentare qualcuno?- chiese lei con un sorriso bellissimo.

- certo sorellona, lui è Im- disse il biondo sorridendo in direzione del ragazza che fece un piccolo inchino con il capo non sapendo come comportarsi. - ehi perché con mia sorella fai tutto l'educato e con me no?- chiese facendo finta di essere irritato il principe del nord.

Kassim sorrise prima di rispondere – perché tu te lo meriti-

- concorso con il tuo ragazzo- disse Elise sorridendo al moro che dopo poco ricambiò il sorriso.

- ehi perché vi state unendo contro di me? Cosa ho fatto di male?- chiese il ragazzo sorpreso da come i due si fossero subito accaniti contro di lui.

- niente El- disse la sorella usando il soprannome del fratello e vedendo che cacciava un sorriso di sollievo fu felice di averlo fatto. Ma comunque guardò male il fratello. Doveva dire al ragazzo la sua identità, prima che la scoprisse in modo poco piacevole.

- allora Im da dove vieni? Non sei di sicuro di qui- disse la ragazza davvero curiosa.

- sono del sud- disse Kassim che nonostante il primo momento di imbarazzo si sentiva a suo agio con la ragazza. Non sapeva proprio perché El non la sopportava.

- quindi non sei per niente abituato a queste temperatura rigide-

- no- disse Kassim scuotendo la testa cercando di non pensarci. Aveva ancora freddo, nonostante avesse addosso una camicia di El molto pesante, e anche molto larga da permettergli di nascondere la pancia.

- allora faremo mettere altra legna nei camini per aumentare la temperatura- disse la ragazza sorridendo.

- Oh Ciel sei sveglio. Devo parlarti un attimo- disse Aloise entrando in sala e non accorgendosi minimamente dell'altro ragazzo affianco al figlio che sgranò gli occhi a sentire quel nome mentre Ciel sbiancava completamente, non voleva farglielo sapere in quel modo. Elise intanto scuoteva la testa, sapeva sarebbe andata a finire in quel modo.

- sei il principe Ciel- sussurrò allora Kassim guardando il ragazzo come se lo vedesse per la prima volta. Ciel si girò verso di lui con faccia colpevole. - perché non hai detto niente?- chiese ancora il moro che solo in quel momento aveva capito di essersi praticamente innamorato del futuro marito della sorella.

- non volevo che mi trattassi diversamente- disse Ciel stringendo la mano del ragazzo al suo fianco.

Aloise nel mentre guardava la scena non capendo, poi sgranò gli occhi sorpreso. Il ragazzo del quale era innamorato suo figlio era tornato.

KizunaWhere stories live. Discover now