Capitolo 17

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- com'è andata quindi?- chiese Elise una volta che il fratello fu rientrato a palazzo. Era scomparso per due giorni interi, doveva darle per forza una spiegazione.

- tutto bene- disse solo Ciel sorridendole.

- quindi ha accettato le tue condizioni? Visto che non era così difficile!- disse la ragazza mettendosi le mani sui fianchi mentre Ciel entrava nella sua camera sperando che la sorella non lo seguisse, speranza vana visto che la ragazza entrò e chiuse la porta alle loro spalle.

- non dovresti stare con Erik-

- di nuovo con questa storia? Erik sta con la mamma adesso. Ho bisogno di interrogarti. Cosa hai fatto in questi due giorni?- Ciel alzò gli occhi al cielo, ma conosceva sua sorella, e sapeva che se non le avesse risposto la ragazza lo avrebbe tormentato per il resto della sua vita.

- sono stato con Im ovviamente- disse il biondo sistemandosi meglio i capelli che gli finivano davanti agli occhi per poi sedersi sul suo letto seguito a ruota da Elise.

- sono felice per te- disse la ragazza sinceramente felice. - comunque hai un succhiotto enorme sul collo- disse la ragazza notando solo in quel momento la macchia violacea sulla pelle del fratello.

Il ragazzo sgranò gli occhi per poi correre verso lo specchio e constatare che, si, In gli aveva lasciato il segno.

- maledizione, sono sicuro che si sia vendicato per il morso- borbottò il ragazzo dimenticandosi momentaneamente della sorella predente nella camera.

- lo hai morso?- chiese sconvolta la ragazza.

Ciel si maledì mentalmente. Le avrebbe raccontato tutto altrimenti non sarebbe stata tranquilla.

- quando sono andato a parlargli della mia proposta lui mi ha anticipato dicendo di dimenticarmi dell'ultima clausola. Sembrava davvero pentito e io...io non ho più ragionato e siamo finiti a farlo con me come passivo. Gli ho morso il braccio per il dolore- disse il ragazzo mentre guardava la faccia della sorella diventare sempre più felice.

- e quando avevi intenzione di dirmelo! Vedi che avevo ragione a dire che era un ragazzo tranquillo!-

- ora non vantarti- disse Ciel togliendole la pinzetta che le teneva legate alcune ciocche di capelli dietro la testa e glieli scompigliò.

- CIEL!- disse lei cercando di riprendersi la pinzetta senza successo visto che il ragazzo era più alto di lei.

- tu invece cosa hai fatto in questi giorni? Sembri più felice- la ragazza smise di saltare per cercare di prendere la sua pinzetta a guardò il fratello con gli occhi leggermente tristi.

- ho baciato Xavier-

- tu cosa?- chiese il ragazzo sconvolto.

- hai capito bene, e ha anche ricambiato- disse la ragazza diventando più triste.

- perché adesso hai questa faccia?- le chiese Ciel prendendole il volto tra le mani per studiarla meglio.

- perché so che non sono io quella per lui- disse la ragazza sospirando. - lui ha un destino scritto e io non ci sono- Elise coprì le mani del fratello con le proprie prima di riprendersi la pinzetta e risistemarsi i capelli.

- e che ne sai? Potresti anche essere tu- disse Ciel sorridendole.

- no che non lo sono. Se lo fossi stata dovrei essere incinta di lui, ma non lo sono-

- aspetta un attimo!- disse Ciel raggiungendo nuovamente la sorella e facendola girare verso di se. - mi stai dicendo che non c'è stato solo un bacio?-

- no, Ciel, no- disse Elise per poi sgusciare fuori dalla presa del ragazzo e uscire dalla sua camera. Non aveva più voglia di continuare la conversazione.

Xavier e Aloise arrivarono la mattina presto del giorno dopo ad Avaris. In giro per il castello non c'era nessuno e Xavier si prese qualche momento per guardare quel posto che sperava di poter rivedere presto. Sarebbe partito quel giorno stesso per ritornare a casa. Doveva mettere in atto tutti i provvedimenti che gli aveva detto Narec e non poteva perdere un giorno in più.

Gli dispiaceva davvero tanto dover lasciare così velocemente Elise ed Erik.

- sicuro di non voler restare anche a pranzo?- gli chiese Aloise una volta arrivati nella sala da pranzo.

- si, devo arrivare subito a casa e aiutare mio padre- disse il ragazzo sorridendo grato per la proposta del re.

- buongiorno, quando siete rientrati?- disse Yrja entrando nella sala da pranzo con un sorriso sulle labbra. Andò a salutare il marito con un bacio e poi si sedette per fare colazione.

- Xavier- il ragazzo si girò verso la vocina che lo aveva chiamato e sorrise a Erik che stava correndo verso di lui.

- buongiorno- disse lui spettinandogli i capelli.

- siamo arrivati poco fa- disse Aloise alla moglie sorridendole.

- non vi conveniva riposarvi un po'?- chiese Elise prima di sedersi vicino al figlio che si era seduto al fianco di Xavier.

- devo partire subito dopo colazione, non avevo tempo per riposarmi- disse Xavier facendo girare versi di se le due donne ed Erik.

- quindi te ne vai?- chiese il bambino abbastanza triste.

- si, mi dispiace. Ma tornerò a trovarvi- disse Xavier sorridendo e facendo sorridere anche Erik.

- ma alla fine hanno accettato oppure no?- chiese curiosa Yrja.

- hanno accettato. Hook e Nabusir non erano d'accordo, ma Jafar si quindi ci siamo trovati tre a due per noi- disse Aloise.

- è anche per questo che devo partire subito. Narec mi ha chiesto di fare subito alcune cose- disse il bianco sospirando. Voleva stare davvero molto di più li con loro.

- Ciel?- chiese dopo un po' Aloise non vedendo il figlio che di solito era un tipo mattiniero.

- è uscito di nuovo ieri sera e non è ancora tornato- disse Yrja tranquillamente mentre Aloise alzava un sopracciglio. Come cavolo avrebbe fatto con quel ragazzo? Non lo sapeva nemmeno lui, ma sperava veramente che dopo il matrimonio con Morgana non continuasse così.

KizunaWhere stories live. Discover now