Capitolo 3

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- ti conviene ritornare su prima che qualcuno decida di volere te oggi. Ti ricordo che oggi tu non lavori- disse Sonja a Im che era appena sceso. Il ragazzo fece una smorfia. Si stava annoiando e di certo stare da solo in camera non aiutava. Era per quello che era sceso, ma in quel momento si ritrovava costretto a dover dare ascolto a Sonja e risalire le scale. Ovviamente mosse il sedere per tutto il tempo cercando di attirare alcuni sguardi.

Quando il ragazzo si voltò per completare l'altra rampa di scale vide che degli occhi viola lo avevano fissato per tutto il tempo. Sorrise in direzione di quegli occhi e poi scomparve.

Ciel vide il ragazzo scomparire su e si diresse a passo spedito verso Sonja.

- chi era?- chiese alla donna sapendo perfettamente che la donna aveva chiaramente visto il suo sguardo.

- è arrivato oggi quindi non è disponibile- disse la donna sorridendo al principe.

- da dove viene? È così sexy- disse il biondo non riuscendo minimamente a trattenersi dall'esprimere i suoi pensieri.

- questo non lo so, ma concordo con te. Mi farà guadagnare parecchio-

- per domani, posso già prenotarmi?- disse il principe guardando verso le scale sperando di rivederlo comparire.

- certo che si-

- bene vengo domani sera. Posso entrare dal retro vero?-

La donna rise ma annuì segnando il nome del ragazzo vicino a quello di Im.

Ciel sorrise e andò verso Lydia. Se per quel giorno non poteva avere il moro si sarebbe accontentato della ragazza.

Ragazza che sorrise non appena lo vide andare verso di lei.

Kassim si stava annoiando a stare da solo in quella stramaledettissima camera. Stava perdendo un'intera giornata di informazioni utili sul principe. Quel ragazzo dagli occhi viola di sicuro era un nobile, lo aveva capito dalla sua postura composta. Era un'ottima fonte di informazioni, era giovane e di sicuro avrebbe parlato molto del principino.

Sentì bussare alla porta ed andò ad aprire trovandosi davanti Sonja. Il ragazzo la fece entrare per poi richiudere la porta alle sue spalle.

- hai già fatto colpo- disse la donna ridacchiando.

- ho già il mio primo cliente vero?- chiese lui tutto felice.

- si si, verrà domani sera-

- così tardi?- chiese Kassim sorpreso. - ma è il ragazzo agli occhi viola vero? Come mai viene di sera se oggi c'era di mattina?-

Sonja guardò sorpresa il ragazzo davanti a lei. Aveva davvero uno sguardo arguto se aveva capito subito che fra tutti quelli che lo avevano guardato in quella sala era stato Ciel a puntarlo. Non sapeva minimamente della fortuna sfacciata che aveva. Aveva la possibilità di farlo con il principe di Avaris!

- è molto impegnato. Oggi era libero di mattina, domani lo sarà di sera. Molto probabilmente se sarai di suo gradimento si fermerà anche a dormire. Ricordati di ringraziarlo la mattina se accade tutto ciò- disse la donna per poi lasciarlo da solo con i suoi pensieri.

Kassim piegò la testa di lato guardando verso la finestra che offriva una vista fantastica del palazzo di Avaris. Doveva essere un nobile davvero molto potente, o con un padre scassapalle, se aveva degli orari così restrittivi. Ovviamente lui non poteva minimamente parlare visto che teoricamente doveva essere a Copto ad aiutare il fratello che stava per avere il suo secondo figlio dalla moglie.

Kassim sorrise pensando ai suoi due nipotini. Gli dispiaceva molto non essere li per la nascita del secondo, ma doveva salvaguardare Morgana. Doveva capire come agiva il principe di Avaris e dirlo alla sorella. Almeno non avrebbe avuto brutte sorprese.

Il ragazzo sorrise pensando al bel ragazzo dagli occhi viola. Non vedeva l'ora di parlare con lui, e sopratutto di fare altro. Da quello che era riuscito a vedere non solo era bello di viso, ma aveva anche un fisico da urlo. E se si capiva da sotto i vestiti significava che c'era un mondo da vedere sotto di essi.

Non vedeva davvero l'ora che arrivasse la sera del giorno dopo.

Kassim uscì dal bagno con addosso solo un asciugamano e nel mentre l'orologio della piazza rintoccava facendo capire al ragazzo che erano le nove di sera.

Nonostante avesse avuto due clienti quel giorno non era riuscito a ricavare niente di importante. Entrambi gli avevano detto che il principe Ciel era odioso e si prendeva tutto quello che voleva. Era praticamente quello che lui già sapeva. Doveva lavorare di più sulle sue abilità persuasive.

Sperava solo che il biondo dagli occhi viola arrivasse in fretta. Aveva bisogno di vedere un bel corpo scolpito e non dei vecchiacci pieni di ciccia che si credevano ancora giovani.

Il ragazzo finì di asciugarsi e si mise solo i pantaloni larghi addosso, poi diede una sistemata veloce alla camera. In realtà l'aveva già sistemata dopo che se ne era andato il secondo cliente, ma voleva essere sicuro che fosse tutto perfetto e in ordine.

Così passò un quarto d'ora, poi mezz'ora e infine un'ora. Del biondino nemmeno l'ombra. Si era per caso dimenticato? Impossibile, aveva visto come lo aveva squadrato da testa ai piedi, era impossibile si fosse dimenticato di lui. Era stato addirittura il primo a chiedere un appuntamento con lui.

Era ormai mezzanotte e Kassim sbuffò. Non sarebbe venuto. Si diede dello stupido per averlo aspettato con tanta ansia per tutto quel tempo. Si era tolto molte ore di sonno, che a lui servivano, per niente. Il principe spense la candela che teneva ancora accesa e si lasciò cadere sul letto e chiuse gli occhi.

Se si fosse fatto vedere il giorno dopo gliela avrebbe fatta pagare, poco ma sicuro. Nessuno poteva farlo aspettare ore per poi non presentarsi. Che poi chi si credeva di essere? Potevano esserci stati tanti altri clienti disponibili in quelle ore. Aveva solo fatto perdere tempo a tutti li dentro.

Una piccola lezione non gliela toglieva nessuno. Kassim sorrise mente per la mente gli passava un'idea geniale. Quello che voleva fare avrebbe fatto tremendamente impazzire il biondo che gli era sembrato uno che ama controllare le cose. Gli avrebbe tolto il controllo della situazione e poi lo avrebbe tartassato di domande.

Perfetto! Ora mancava solo il biondino.

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