Scusa sono un Vampiro (IN REVISIONE)

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|| JUVIA POV. ||

"Serena svegliati! Ti prego sono passate altre tre settimane! Tra una settimana e mezza staccheranno tutto! Serena!"

Mi lascio cadere in un pianto isterico mentre tengo la mano della donna che amo. Mi passa per la mente un'assurda protezia che mia nonna aveva usato per risvegliare mio nonno. Mi avvicino a lei lentamente. Le sfioro le labbra per poi baciarla. Mi stacco da lei e vedo che mi sta fissando sorridendo.

"SI È SVEGLIATA! SI È SVEGLIATA!"

Grido prendendola in braccio e facendola volteggiare. Lei ride e mi abbraccia. Le faccio toccare il pavimento e grida per il dolore. La prendo in braccio come una sposa e la metto a letto.

"Amore che hai?"

"Non lo so. Mi fanno male le gambe. Non riesco a stare in piedi!"

Dice con le lacrime agli occhi.

"Aspetta qui vado a chiamare il dottore."

Annuisce e vado subito dal dottore. Lo trascino nella camera di Serena e stropiccia un po' gli occhi.

"Signorina siete sveglia!"

"Uhm...si,ma non riesco a camminare."

"Oh...dovrei visitarla. Potrebbe uscire?"

Annuisco ed esco fuori comunicando agli altri che si è svegliata e mi circondano tutti in un abbraccio gridando. Se ne vanno tutti. Tranne Federico. Ho detto solo a lui che Serena non poteva camminare. Siamo seduti in sala d'attesa. Il dottore esce dopo poco. Scattiamo in piedi.

"D-dottore come sta?"

Domandiamo in coro.

"Beh...non può camminare per il momento. Deve fare gli esercizi. Ogni giorno. Ha le gambe paralizzate."

E se ne va. Entriamo subito da Serena che sta piangendo. L'abbracciamo forte. Ci sediamo sulla sedia e iniziamo a parlare. Prima parla Federico.

"Ho-ho avuto così tanta paura! Non volevo! Non volevo che la mia cucciola morisse! Non volevo che la mia migliore amica mi lasciasse da solo."

Si ferma perché sta piangendo. Io le prendo la mano.

"Sei la cosa più bella che mi sia capitato. Tu-tu sei la ragazza più bella e più meravigliosa che abbia mai visto! Io ti amo! Ti amo come non ho mai amato nessuno! Io morirei per te! Farei di tutto!"

Mi da un bacio sulla bocca e le lacrime rigano il volto fino a ricadere sulle mie labbra. Federico ci lascia da soli e noi ci catapultiamo in un bacio appassionato. Ho desiderato tanto le sue labbra sulle mie in questo mese e in queste settimane! Le accarezzo i capelli e attorciglio una sua ciocca nelle mie dita. Mi stacco e le sorrido. Lei fa lo stesso. Quanto mi è mancato il suo sorriso!