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|| JUVIA POV. ||

Suo padre le sta picchiando.

Il sangue sgorga dappertutto, mentre il padre sghignazza.

Gli angeli-vampiri possono morire facilmente e questo lo sa.

Lo sa benissimo quel bastardo!

Vado verso di lui furioso.

Gli tiro un pugno sul mento, si riprende facilmente e inizia a darmi pugni sulla pancia.

Conoscendo l'auto difesa, dopo un po' di pugni inizio ad evitarli mentre continuo a picchiarlo.

Alla fine si arrende, andandosene dalla finestra.

Mi precipito verso le due sorelle svenute.

Federico è sparito.

Credo abbia chiamato l'ospedale.

All'improvviso sento un'ambulanza e delle altre sirene.

Federico si precipita in camera e fa entrare delle persone.

《Volete venire anche voi?》

Chiedono i soccorsi.

《Certo!》

Rispondiamo decisi mentre le mettono nell'ambulanza

*****

Siamo in ospedale da più di due ore e non ci fanno sapere niente.

La polizia ha portato in carcere quel mostro.

Lo hanno trovato vicino a casa di Federico mentre cercava di riprendere fiato, ma lo hanno sgamato.

Le lacrime rigano il mio viso.

Perché ci mettono così tanto?

Finalmente il dottore esce.

Io e Federico scattiamo in piedi sobbalzando dalla sedia.

《Allora come stanno?》

Il dottore ci guarda e muove la testa in segno di negazione.

Che vuol dire? Cosa vuol dire questa cosa?

《Sono in coma intensiva, se non si sveglieranno entro due mesi dovremmo staccare le macchine che le tengono in vita. Mi dispiace ragazzi》

Le lacrime rigano il mio volto.

Dopo un po' il dottore se ne va ed è li che scoppiamo tutti e due in lacrime inginocchiandoci sul pavimento.

È un pianto silenzioso, niente singhiozzi, solo lacrime.

Lacrime e dolore.

UN MESE DOPO

Siamo qui da un mese.

Rose si è svegliata un giorno fa e adesso sta più male di prima.

Federico la sta consolando con il suo ragazzo.

Se non mi sbaglio si chiama Giuseppe.

Ha i capelli neri e gli occhi di un verde cupo.

Serena è ancora in coma.

E se non si sveglia tra un mese, staccheranno per davvero quell'aggeggio?

Lei è la cosa più bella che mi potesse capitare.

Peccato che ci rendiamo conto troppo tardi delle persone che amiamo.

Dopo un po' decido di entrare a vedere Serena.

Appena entro cerco di trattenere per l'ennesima volta le lacrime.

Mi siedo vicino al letto e le prendo la mano.

Attorciglio le sue dita alle mie e le porto la mano sulla mia guancia.

《Amore ti prego svegliati! So che puoi sentirmi. Andiamo Serena. Ti prego Sè...》

Dico.

I singhiozzi escono fuori e ricordo la notte di mia sorella.

La persona che amavo di più al mondo.

#Flasch back

Sono le nove di sera e stiamo camminando per la città.

Lei nei suoi meravigliosi capelli biondi arricciolati e scompigliati dal vento gelido che corre mentre la rincorro.

La prendo per un braccio e l'attiro a me abbracciandola.

I suoi meravigliosi occhi color smeraldo luccicano nei miei mentre le bacio la tempia.

Assomiglia così tanto alla mamma.

"La mia piccola bambina!"

"Ehy ho sedici anni non chiamarmi bambina."

Dice calando il broncio.

Mentre camminiamo tutti ci chiedono se siamo fidanzati e ogni volta ci mettiamo a ridere.

Andiamo in giro per negozi fino a che non ce la facciamo più e decido di tornare a casa.

Attraversiamo un vicolo, ma una macchina sbuca dal nulla.

Quella macchina portò via la mia piccola sorellina.

Una grande parte della mia anima e del mio cuore.

#Fine Flasch back

|| SERENA POV. ||

Sento Juvia che mi chiama ma non posso rispondergli.

Vorrei farli capire che sono viva, ma sono intrappolata qui.

È tutto buio.

Voglio riemergere.

Voglio rivedere i suoi occhi e voglio vivere!

Scusa sono un Vampiro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now