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_2 Mesi Dopo_

Oggi fa freddo.

Ho un maglione lungo e largo e ho tutti i capelli scompigliati.

Cerco di sistemarli.

Infine li lego in una coda.

Scendo le scale assonnata e inizio a preparare la colazione.

Rose scende dalle scale e viene ad abbracciarmi.

È così bello sentire l'affetto fraterno. Finalmente posso dire che lo sto provando anche io.

Metto i cereali sul tavolo, due ciotole e il latte.

Ancora con gli occhi chiusi, Rose, versa i cereali e il latte nella ciotola e mangia.

《Dai tesoro apri gli occhi, altrimenti a scuola non vedrai niente.》

Dico ancora ridendo.

Lei si sfrega gli occhi.

《Sisi.》

Disse velocemente per poi andare di sopra.

Prendo le ciotole, ormai vuote, e le metto nel lavandino.

Le lavo e le asciugo.

Mentre le conservo penso a mia madre.

Senza di lei qui le cose sono veramente diverse.

Vorrei che fosse ancora qui. Era l'unica che mi capiva davvero.

Pablo ha trovato un appartamento è ora sta lì da un po' di settimane ormai.

Vado in camera mia e prendo un jeans nero e un maglione rosso.

Metto delle convers bianche e vado in bagno.

Mi lavo la faccia e, dopo avermela asciugata, applico l'ayeliner.

Guardo i miei capelli.

Possono andare, credo.

Scendo sotto e dopo un po' di minuti arriva anche Rose con dei jeans strappati, lo stesso mio maglione rosso e delle nike nere.

《Rose ti accompagno io a scuola. Devo fare delle commissioni e vorrei accompagnarti.》

Dico.

In realtà voglio assicurarmi che stia bene e poi vorrei prendere un po' d'aria.

Magari andare nel bosco dove c'è il lago.

Devo prendere un po' di tempo per stare da sola dopo tutto quello che è successo.

《Non è che hai qualche appuntamento romantico con qualcuno e vuoi assicurarti che io sto a scuola per non disturbarvi?》

Dice in tono scherzoso.

《No. Ma che dici?》

Dico alzando gli occhi al cielo.

《Strano. Io penso di si comunque.》

Dice fissandomi e ridendo.

《Andiamo?》

Chiedo cambiando il discorso.

Lei annuisce e ci incamminiamo verso la scuola.

Appena suona la campanella l'abbraccio e mi dirigo verso il bosco.

Cammino e mi stringo nel maglione.

Ad un tratto mi sento spinta in un angolo dai fianchi.

Mi giro e vedo il ragazzo dell'altra notte.

Se non mi sbaglio si chiama Juvia.

Mi schiaccia contro il muro e mette una mano sulla mia bocca.

Che gli prende?

Vedo degli uomini vestiti di nero che attraversano la strade e vanno dritti.

Per fortuna non ci vedono.

Quando se ne sono andati Juvia si stacca da me.

《Scusa.》

Solo adesso mi rendo conto che ha il labbro spaccato e diversi graffi sul viso.

《Perchè ti stavano seguendo? Ti hanno fatto del male?》

Chiedo preoccupata.

《No, sono... delle persone che non dovresti conoscere. Non stavano cercando me. Stavano cercando te Serena.》

《Cosa? Senti andiamo a casa mia così ti disinfetto, okay?》

《Ma sto bene. Non ce ne bisogno.》

《Si invece. Insomma, guardati, Non puoi ritornare a casa così, ti potrebbe venire un'infezione. 》

Dico guardandolo negli occhi.

《Va bene》

Si arrende sbuffando.

Gli prendo la mano e camminiamo per la via di casa.

Passo dalla scuola di Rose.

C'è la pausa.

Appena Rose viene verso di me tolgo la mano dalla mano di Juvia.

《Guarda, avevo ragione.》

Dice indicandoci.

《No. Juvia è solo un amico.》

Mi guarda male.

《E lei? 》

Chiede Juvia.

《Lei è mia sorella. Si chiama Rosaline.》

Dico presentandola.

Lui annuisce.

《Piacere, io mi chiamo Juvia.》

Dice sorridendole.

Lei annuisce e appena suona la campanella mi abbraccia e corre via.

___

Appena arrivati a casa mia cerco il cotone e il disinfettante.

Appena li ho trovati vado verso Juvia che mi guarda e mordicchia il labbro.

《Non guardarmi così. 》

Dico ridendo.

Tolgo le scarpe, restando scalza, per non cadere e mi siedo vicino a lui.

Allungo lentamente la mano con il cotone tra le dita e lo appoggio leggermente sul suo labbro.

Si ritrae parecchie volte sussultando.

Ritraggo il cotone e lo metto da parte.

Lui mi guarda.

Si avvicina.

Sembra che quel bacio che mi ha dato stia facendo effetto, perché il mio cuore sta battendo più velocemente possibile.

Cerco di guardare in un altro punto, ma mi alza il mento con il pollice facendomi incontrare i suoi occhi.

《Sai bellissima》

Dice guardandomi intensamente.

Si avvicina ancora di più a me e mi da un bacio a fior di labbra, per poi andare via velocemente.

Scusa sono un Vampiro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now