13

9.9K 566 35
                                    

《P-papà aiutala! Ti prego, non ha i macchinari, può morire così!》

Grido mentre fisso mio padre.

Dalle sue labbra compare un ghigno.

《Lei non morirà! Lei è troppo importante per me. L'unica a morire qui sarai tu.》

Quelle parole..

Come può mio padre volere che io muoia?

Chiama dei nomi e dalle finestre si precipitano degli uomini armati di pistole.

Rimango allibita.

Indietreggio e mio padre mi blocca le braccia.

《Aiuto!》

Grido spaventata.

Sento la porta che si apre.

La mamma entra.

Come se sapesse che eravamo qui.

Federico e Pablo sono legati alle sedie.

La mamma ha le lacrime agli occhi.

《Charol adesso tocca a te.》

Dice mio padre porgendo a mia madre una custodia con dentro qualcosa.

Lei guarda tremolante la custodia.

La prende e la alza.

Una pistola!

No!

Non è possibile!

Le sue mani tremano.

《Tesoro mio. Mi...mi dispiace! Proteggi tua sorella e scappa di qui per favore.》

Poi si gira verso mio padre e alza la pistola su di lui.

Un uomo mette una pistola sul suo capo.

《Io... io non la ucciderò! Lei è mia figlia!》

Grida.

《Si, è tua figlia, ma se non morirà lei distruggerà tutto!》

Dice mio padre guardandola.

《Sparatela!》

Senza esitare l'uomo schiaccia il grilletto e la mamma cade a terra morta.

Le lacrime mi rigano il viso.

《Mamma!》

Grido piangendo. Mi accascio sul suo corpo singhiozzando.

Gli uomini si girano verso di me e puntano le pistole contro di me.

Li guardo.

Ad un certo punto sento uno scoppio e poi niente più.

----------------------------------------------

Apro lentamente gli occhi e sento la pioggia ticchiettarmi sulla testa bagnandomi.

Mi guardo in torno.

Sono su un'albero.

Guardo le mie mani.

Sono ricoperte di sangue.

Che è successo?

《Ehy tu.》

Mi giro.

《Si proprio tu. Perché quelle persone volevano ucciderti?》

Mi ritornano immediatamente in mente le immagini.

Mi metto a piangere.

Giro la testa e me lo ritroso sull'albero insieme a me.

Io mi sposto spaventata, ma mi sono dimenticata che sono su un ramo.

Prima di cadere mi prende la mano e mi porta sopra il suo corpo.

La mia faccia è sul suo petto.

Tolgo la faccia dal suo petto e lo guardo.

Improvvisamente mi bacia.

Tolgo le mie labbra da lui, ma le rimette sulle mie.

Rimango allibita.

Mi guarda intensamente.

I suoi meravigliosi occhi blu.

《Scusami. Non volevo..》

Dice.

《Io mi chiamo Juvia.》

Che bel nome. Non l'ho mai sentito da queste parti.

《Io sono Serena.》

Mi giro e quasi non mi colpiscono.

Federico e Pablo corrono verso di noi.

Fede stende le braccia.

《Serena, buttati ti prendo io!》

Io lo guardo.

Improvvisamente mi sento spinta e cado.

Cado tra le braccia di Federico che mi porta a casa correndo velocemente.


Scusa sono un Vampiro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now