《P-papà aiutala! Ti prego, non ha i macchinari, può morire così!》
Grido mentre fisso mio padre.
Dalle sue labbra compare un ghigno.
《Lei non morirà! Lei è troppo importante per me. L'unica a morire qui sarai tu.》
Quelle parole..
Come può mio padre volere che io muoia?
Chiama dei nomi e dalle finestre si precipitano degli uomini armati di pistole.
Rimango allibita.
Indietreggio e mio padre mi blocca le braccia.
《Aiuto!》
Grido spaventata.
Sento la porta che si apre.
La mamma entra.
Come se sapesse che eravamo qui.
Federico e Pablo sono legati alle sedie.
La mamma ha le lacrime agli occhi.
《Charol adesso tocca a te.》
Dice mio padre porgendo a mia madre una custodia con dentro qualcosa.
Lei guarda tremolante la custodia.
La prende e la alza.
Una pistola!
No!
Non è possibile!
Le sue mani tremano.
《Tesoro mio. Mi...mi dispiace! Proteggi tua sorella e scappa di qui per favore.》
Poi si gira verso mio padre e alza la pistola su di lui.
Un uomo mette una pistola sul suo capo.
《Io... io non la ucciderò! Lei è mia figlia!》
Grida.
《Si, è tua figlia, ma se non morirà lei distruggerà tutto!》
Dice mio padre guardandola.
《Sparatela!》
Senza esitare l'uomo schiaccia il grilletto e la mamma cade a terra morta.
Le lacrime mi rigano il viso.
《Mamma!》
Grido piangendo. Mi accascio sul suo corpo singhiozzando.
Gli uomini si girano verso di me e puntano le pistole contro di me.
Li guardo.
Ad un certo punto sento uno scoppio e poi niente più.
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Apro lentamente gli occhi e sento la pioggia ticchiettarmi sulla testa bagnandomi.
Mi guardo in torno.
Sono su un'albero.
Guardo le mie mani.
Sono ricoperte di sangue.
Che è successo?
《Ehy tu.》
Mi giro.
《Si proprio tu. Perché quelle persone volevano ucciderti?》
Mi ritornano immediatamente in mente le immagini.
Mi metto a piangere.
Giro la testa e me lo ritroso sull'albero insieme a me.
Io mi sposto spaventata, ma mi sono dimenticata che sono su un ramo.
Prima di cadere mi prende la mano e mi porta sopra il suo corpo.
La mia faccia è sul suo petto.
Tolgo la faccia dal suo petto e lo guardo.
Improvvisamente mi bacia.
Tolgo le mie labbra da lui, ma le rimette sulle mie.
Rimango allibita.
Mi guarda intensamente.
I suoi meravigliosi occhi blu.
《Scusami. Non volevo..》
Dice.
《Io mi chiamo Juvia.》
Che bel nome. Non l'ho mai sentito da queste parti.
《Io sono Serena.》
Mi giro e quasi non mi colpiscono.
Federico e Pablo corrono verso di noi.
Fede stende le braccia.
《Serena, buttati ti prendo io!》
Io lo guardo.
Improvvisamente mi sento spinta e cado.
Cado tra le braccia di Federico che mi porta a casa correndo velocemente.
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Scusa sono un Vampiro (IN REVISIONE)
VampireSerena vive con la madre. Il suo unico amico è Federico, un vampiro. Scoprite tutto leggendo la storia :) --I commenti offensivi verranno cancellati-- -sto in Germania da molti anni e la storia è stata scritta quando avevo all'incirca 13 anni. Vi pr...