«Non dire a nessuno quello che è successo, nemmeno a Jimin. Per favore.» Lo pregò Jungkook.

«Per quanto mi piacerebbe vantarmi con tutti del pompino che ti ho fatto, puoi stare tranquillo, lo terrò per me. Non vorrei mai che si macchiasse la tua reputazione da finto etero.» Rispose il maggiore. «Ora andiamo, mi viene sempre una gran fame dopo che lavoro così tanto con la bocca.» Continuò, facendo un occhiolino a Jungkook che, in quel preciso istante, avrebbe voluto  sotterrarsi per tutto l'imbarazzo che stava provando.

Il pranzo passò relativamente veloce e dopo, ognuno tornò nella propria classe.













Passò una settimana da quel giorno. Una settimana di calma e noia. Jungkook e Taehyung si erano rivolti a malapena la parola se non per salutarsi e non certo per volere del più piccolo che, nonostante il continuo imbarazzo che provava in presenza del maggiore, avrebbe parlato volentieri con lui. L'ultima cosa che desiderava era che, ciò che era successo tra di loro, provocasse degli attriti nel gruppo che avevano formato con gli altri ragazzi.

Durante quel periodo Jungkook era uscito altre due volte con Yuim che sembrava stare molto meglio. Era infatti molto serena ultimamente e questo accese il moro di speranza. Quella sera doveva vedersi con lei perché lo aveva invitato a casa sua per vedere un film ma Jungkook era sicuro che non sarebbero mai riusciti a vedere la fine di qualunque pellicola la ragazza avesse scelto perché non era davanti alla televisione che il moro voleva passare quella serata. 

E infatti andò proprio secondo i suoi piani: Jungkook era finalmente riuscito a raggiungere il suo obiettivo. Yuim si era concessa senza esitazione, complice l'atmosfera romantica che la stessa ragazza si era impegnata a creare.

Sembrata tutto perfetto: era il momento giusto, era il luogo giusto eppure...

Jungkook non aveva sentito le farfalle nello stomaco, non gli era scoppiato il cuore ad ogni carezza ricevuta, non aveva desiderato baciarla, non aveva continuato a pensare e a ripensare a quel momento, sperando di poterlo ripetere ancora ed ancora.

Forse non era quella giusta? Doveva esserlo, si era impegnato così tanto perché lo fosse.

< È stato bello stasera. >

Fu il messaggio che gli arrivò dalla ragazza quando ormai era già tornato a casa sua.

«È stato bello ma non riaccadrà, mi dispiace.» Rispose, parlando con se stesso e lasciando il messaggio di Yuim visualizzato e senza una risposta.

Si mise a letto, voleva solo dormire e schiarirsi le idee. Magari il giorno dopo si sarebbe svegliato con il desiderio di rivedere Yuim, di riaverla tra le sue braccia, di uscire con lei e di tornarci a letto insieme. Ma non accadde, il mattino seguente si svegliò e si rese conto che il suo stupido cuore non si fosse innamorato.

Le ore di lezione passarono in fretta, prese appunti, ascoltò, cercò di distrarsi da tutto il resto e di concentrarsi sulla sua carriera universitaria almeno per un giorno. Ma, nonostante tutta la sua buona volontà, non ci riuscì fino in fondo perché bastava un attimo di pausa, un attimo di silenzio, che la sua mente tornava a maledire il suo cuore per non essere riuscito ad innamorarsi.

«Allora Kook, è stato bello come ti aspettavi fare sesso con Yuim?» Chiese Hoseok mentre il gruppetto era riunito intorno ad un tavolo, intento a gustarsi un piatto di carne della mensa.

«Forse dovresti dire "fare l'amore" Hoseok, quando uno è innamorato è così che chiama il sesso.» Lo prese in giro Jimin che, poco dopo, si sentì colpire un braccio da Jungkook, segno che non avesse apprezzato la battuta.

«Il sesso è stato ok.» Intervenne il moro così da chiudere l'argomento. Purtroppo per lui, però, questo non successe.

«Il sesso non è mai solo ok, Jungkook.» Disse Jimin.

«Ha ragione Jimin, il sesso dovrebbe farti toccare il cielo con un dito, farti vedere le stelle, toglierti il fiato, non essere ok.» Si intromise Namjoon.

Jungkook sapeva che i suoi amici avessero ragione, che non fosse normale che per lui la serata con Yuim fosse stata solo ok. Lui era riuscito a toccare il cielo e vedere le stelle solo una volta, solo una persona gli aveva tolto il fiato e quella persona era l'unica che era rimasta zitta tutto il tempo durante quel pranzo. Solo Taehyung lo aveva reso un turbinio di eccitazione e non ci aveva nemmeno fatto davvero sesso ancora.

Cosa doveva pensare ora? Che era gay? Che tutte le volte che aveva provato piacere con una ragazza non era stato davvero piacere? O forse era bisessuale? Perché quello che era successo con il castano lo aveva destabilizzato così tanto? Perché niente era paragonabile a come lo aveva toccato lui?

La giornata all'università finì e tutti rientrarono a casa per studiare. Jungkook riuscì a concentrarsi per quasi due ore, un traguardo per lui visti gli ultimi giorni.

Si era fatta ora di cena ed ordinò della pizza perché non aveva voglia di cucinare. Mangiò e guardò qualche episodio delle sue serie tv preferite. Poi si alzò dal divano, indossò la giacca ed uscì di casa.

Aveva fatto tutto impulsivamente, la sua testa non aveva neanche avuto il tempo di ragionare, i suoi piedi si erano mossi da soli senza chiedere al cervello se quella fosse davvero la cosa giusta da fare. Ma non aveva importanza perché il suo dito indice aveva già suonato il campanello di quella casa in cui non era stato invitato.

«Jungkook, che ci fai qui?» Chiese Taehyung confuso non appena aprì la porta.

Bella domanda, cosa ci faceva lui lì? Neppure il moro lo sapeva con certezza. Voleva solo liberare la testa dai continui dubbi che lo assillavano, voleva parlare con lui per capire meglio se stesso.

«Posso entrare?» Fu tutto ciò che rispose Jungkook.

Taehyung non disse niente, si spostò solamente per permettere al minore di entrare in casa sua. Chiuse la porta e iniziò a dirigersi al piano superiore con Jungkook che lo seguiva passo passo.

«Stavo finendo di studiare le ultime cose, quindi se devi dirmi qualcosa fai veloce.» Gli spiegò dopo che ebbero raggiunto la camera da letto del maggiore.

Taehyung si voltò verso Jungkook, aspettando che quest'ultimo gli dicesse il motivo della sua improvvisa visita. E si sarebbe aspettato una qualsiasi risposta, un qualunque motivo, ma non si sarebbe mai aspettato quello che avvenne dopo.

«Devo fare una cosa.» Disse il minore e, con un gesto veloce, spinse all'indietro Taehyung, facendolo cadere sul suo letto. «Devo fare una cosa per capire chi sono.» Specificò.












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Spazio autrice:

Capitoletto di passaggio ma sono sicura che il prossimo sarà più interessante. 😌

Credo che aggiornerò venerdì perché ho messo un sondaggio su instagram tra due opzioni:

1) aggiornare 3 volte Behind a Kiss.

2) Aggiornare 2 volte behind a kiss e 1 case closed.

Sta vincendo la 2 per ora quindi penso che ci rivedremo venerdì!

Come sempre fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo e magari cosa vi aspettate dai prossimi (vale solo per chi non ha letto la prima versione della storia perché voi già sapete tutto).

❤️❤️

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Where stories live. Discover now