1.0

42 6 2
                                    

mi intrometto un secondo per dire una cosa importantissima:
omfg che patati frank e ray nella foto

24 ottobre 1988

Ieri sera sono stato da Ray, come quasi ogni sabato, a suonare, fumare e guardare film horror.
Casa sua è molto grande e accogliente, soprattutto per il seminterrato, adibito a stanza di Ray, dove passiamo le nostre serate. Giù ha un impianto stereo stupendo e tre amplificatori di ultimo modello che usiamo quando vogliamo svegliare tutta Belleville con assoli di chitarra - i genitori di Ray sono abbastanza benestanti da potersi permettere di comprargli certe cose. Il seminterrato ha delle finestre allungate alle alte estremità delle pareti, da cui non si scorge nessuna vista, ma che servono comunque a far andare via l'odore di marijuana dopo aver fumato.
Ieri abbiamo fumato parecchio, e la nube creatasi nella stanza ci ha messo più del solito a dissolversi. Ci siamo stesi sul suo letto e abbiamo riso, mentre, in sottofondo, Ian Curtis cantava Love Will Tear Us Apart con voce metallizzata. Sul momento, mentre le parole scivolavano dalla mia bocca in un flusso confuso, mi sono sentito talmente libero da lasciarmi sfuggire che qualche giorno prima mi ero visto con Gerard. Sembrò come se la musica si fosse interrotta.

«Sei uscito con lui?» Ray si era alzato improvvisamente e ora era seduto davanti a me con uno sguardo al limite tra lo sconcertato e il divertito.

«Beh, sì, perché?» Avevo la vista annebbiata e ridacchiavo come un coglione.

Il ghigno di Ray si è fatto più malizioso e, prima di tornare a stendersi accanto a me, potrei giurare di avergli sentito mugugnare "io l'avevo detto che ti piace".
Gli ho lanciato un cuscino in faccia, tanto per ribadire il fatto che non ero sordo, e la canzone è cambiata in I Fought the Law dei Clash, al che io e il mio riccioluto ci siamo alzati per ballare come gli squinternati che siamo.

Quando c'è qualcosa che non va, mi bastano Ray, un po' di musica e due birre per stare immediatamente meglio. Non scrivo abbastanza di Ray in questo diario, ma è estremamente importante per me. C'è stato sin dall'inizio, ed è sempre rimasto, anche dopo la mia diagnosi, i miei scazzi e i miei problemi. Mi ha sempre accettato, aiutandomi a rappezzare i discorsi quando pronuncio male le parole - cosa che faccio spesso, una volta in un'interrogazione di storia ho detto "stato è il cazzo" al posto di "è stato il caso" e Ray è corso in mio aiuto spiegando alla prof cosa intendevo dire -, rimboccandosi le maniche per venirmi a salvare ogni volta che finisco nei guai. Non è facile stare accanto a uno come me, ma lui lo fa, e non sembra pesargli affatto.

Eravamo appena a metà canzone, io ormai avevo smesso di ballare e stavo fissando stordito i capelli afro di Ray, quando è suonato il campanello.

Siamo saliti ad aprire, in punta di piedi per non svegliare i genitori di Ray, e abbiamo trovato una Jamia affranta fuori dalla porta: aveva i capelli in disordine e il viso stravolto dalle lacrime. Fatto un passo dentro casa, si è fiondata addosso a noi per abbracciarci. L'abbiamo portata di sotto e, senza dirle niente, l'abbiamo invitata con un cenno a fumare con noi.

Per farla breve, aveva litigato furiosamente con Mikey perché pensava che la stesse tradendo.
Si era presentata davanti casa sua a sorpresa e lui aveva aperto la porta solo di pochi centimetri per dirle di andarsene. A detta sua, era molto sudato e balbettava scuse improbabili per non farla entrare.
Se fossi stato completamente all'oscuro di strani avvenimenti riguardanti casa Way, avrei pensato che Jamia avesse ragione e che lui la stesse probabilmente tradendo, ma sapevo che c'era qualcos'altro sotto. Un'occhiata complice tra me e Ray, conferma del mio dubbio, è corsa sommessamente da un capo all'altro del divano su cui eravamo seduti, ma non è passata inosservata.
Alla fine, Jamia mi ha costretto a raccontarle di quello che avevo sentito e dei miei sospetti su villa Way, e durante il resoconto dei fatti lei continuava ad annuire, come se stesse ricollegando a mente i pezzi di un puzzle che solo ora riusciva a risolvere.
A quanto pare, non era solo un mio sospetto...da quando lei e Mikey si erano messi insieme, ci ha detto, lui si comportava in modo strano ogni volta che lei menzionava il voler venire a casa sua e conoscere la sua famiglia. Iniziava a rifilarle scuse incredibili, cercando di evitare l'argomento il più possibile e raccontava ogni volta frottole diverse.

«Inoltre, ancora non capisco perché non parli mai con suo fratello. Una delle poche volte che sono andata da lui,» ha aggiunto, alla fine del suo racconto «Gerard è entrato in casa e, come ho fatto per salutarlo, Mikey mi ha zittita.»

Il mistero si infittisce ancora di più, perché stamattina Jamia mi ha chiamato al telefono e mi ha detto, parlando alla velocità della luce per lo stupore - riuscivo quasi a vederla arrotolarsi la cornetta attorno al dito, come fa sempre, con aria concitata - che Mikey ha intenzione di fare una festa di Halloween a casa sua, e inviterà tutta la scuola.
Non capisco.
Che succede là dentro? Perché Mikey e Gerard cercano di tenere nascosto qualcosa in casa loro, e poi ospitano centinaia di persone per una festa?

capitolo di passaggio uhuh
che ne pensate? che succede a casa way? *voce di morgan*
in questo capitolo ho cercato di approfondire il rapporto che ha frank con i suoi amici, specialmente con ray, e ho aggiunto alcune particolarità riguardanti la sua patologia.

comunque ho intenzione di aggiornare spesso in questo periodo, data la quarantena. sono proprio hyped di scrivere il capitolo della festa, preparatevi perché ci sarà molta frerard ( ͡° ͜ʖ ͡°)
e nulla non so che minchia dire, ciao, commentate qualcosa giusto per farmi capire che qualcuno legge 'sta roba

latibulum - frerardHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin