-"Anche tu adesso fai parte di questa famiglia, Zayn." affermai, passando una mano tra i suoi capelli morbidi. Lui mi sorrise, non sembrava sincero.

-"Se solo loro sapessero, non sarebbero così gentili con me. Non lo merito." mi confessò finalmente i suoi dubbi. Sospirai, non sapendo come fargli dimenticare ciò che era successo tra noi.

-"Tu meriti tutto l'amore del mondo, Zayn. Non sei cattivo. Non pensare più a quello che è successo, io non lo faccio." ammisi, sinceramente.

-"Pensi che sia facile?" disse, severo. Potevo immaginare che per lui fosse difficile dimenticare, ma non poteva convivere con quel senso di colpa per sempre. Io non gli davo la colpa di nulla.

-"Almeno non pensarci, non adesso, fallo per me." lo pregai. L'unica cosa che adesso non volevo era avere una discussione con lui, per giunta su questo. Mi guardò per qualche istante prima di annuire e baciami sulle labbra. "Tu sei importante, Zayn. Davvero molto." sussurrai.

-"Anche tu lo sei, sei la cosa più importante di tutte. " mi accarezzò una guancia, prima di premere per l'ennesima volta le labbra sulle mie; fu solo un piccolo e veloce bacio, ma era più importante di ogni parola che avremmo potuto dire. Mi rannicchiai accanto a lui, abbracciandolo, desiderando che quel momento non finisse mai. Mi piaceva passare del tempo con lui in questo modo, abbracciandoci e sussurrandoci parole dolci.

-"Sai, se solo un mese fa mi avessero detto che mi sarei innamorato di una ragazza, una ragazza come te, se mi avessero raccontato tutto quello che abbiamo fatto insieme, che sarei venuto in Italia con te...non ci avrei creduto." confessò, guardandomi.

-"Se me l'avessero detto, non ci avrei creduto neanch'io." ammisi. Erano successe così tante cose in un solo mese, ne erano cambiate così tante.

-"Sono felice che sia successo, però."

-"Io sono felice di averti conosciuto, per quello che sei realmente." disegnai dei piccoli cerchi immaginari sulla sua maglietta, mentre parlavo. Zayn stava per dire qualcosa quando fu interrotto da qualcuno che bussava alla porta della mia camera.

-"Lorelay?"

-"Puoi entrare, mamma." dissi, mettendomi a sedere sul letto con Zayn prima che la porta venisse aperta, mostrando la figura di mia madre.

-"Lore, è appena arrivato Liam, è al piano di sotto." disse, sorridendomi leggermente. Aveva sempre avuto una simpatia particolare per Liam. Non mi aspettavo la sua visita, ma eravamo rimasti amici, quindi non avevo motivo di non vederlo.

-"Oh...umh, okay, stiamo arrivando." alzai le spalle, mia madre annuii, uscendo e richiudendo la porta. Mi girai verso Zayn, al mio fianco, che sapevo non avrebbe avuto una reazione positiva. Infatti non la ebbe.

-"C'è Liam? Quel Liam?!" quasi urlò, stando attento però a non farsi sentire da mia madre. Si alzò dal letto, restando in piedi davanti a me, che sospirai. L'avevo immaginato, era sempre così geloso.

-"Già, quel Liam." dissi, tenendo fissi i miei occhi sui suoi. Non doveva arrabbiarsi, aveva torto.

-"E che cazzo ci fa qui? Lui ti ha lasciata, è uno stronzo e deve starti lontano! Ora ci vado io e... e se la dovrà vedere con me!" velocemente si girò, andando verso la porta, ma lo fermai prima che potesse aprirla. Mi fermai davanti a lui, incrociando le braccia al petto.

-"Tu non andrai da nessuna parte." affermai, lui alzò gli occhi al cielo.

-"Non fare la bambina e lasciami passare, Lorelay." sbuffò, infastidito dal mio comportamento.

-"No. Adesso sei tu che ti stai comportando da bambino, Zayn. Liam ed io siamo amici, lui non è cattivo. L'amore finisce." gli spiegai, cercando di calmarlo.

-"Ma tu avevi detto che eri stata male, per colpa sua." il suo tono fu visibilmente più dolce.

-"È vero, ma non posso fargliene una colpa. Siamo restati amici, lui ha continuato a venire a casa mia, nonostante non ci fosse lo stesso rapporto di prima." conclusi. Zayn socchiuse gli occhi, riducendoli ad una fessura.

-"In che senso è venuto a casa tua?"

Lo guardai per qualche secondo prima di capire cosa intendeva. "Zayn!" lo rimproverai, non riuscendo a non ridere.

-"Okay, okay, ho capito. Raggiungiamo gli altri." rise anche lui, prendendomi per mano e aprendo la porta.

Liam stava parlando con Harry ed Alessandra, quei due andavano davvero d'accordo. Mia madre non c'era, ma probabilmente era in cucina, o forse fuori. Mio padre, seduto sulla sua poltrona davanti la Tv.

-"Ciao, Liam." dissi, quando il suo sguardo si posò su di me. Le cose sembravano così imbarazzanti e non lo erano mai state. Forse per il semplice motivo che c'era Zayn accanto a me.

-"Hey, Lorelay." si alzò, venendo verso di me, prima di abbracciarmi. Restai sorpresa dal suo gesto, mi sentii un po' a disagio ad abbracciarlo in quel momento, credo che lui se ne accorse. "Come stai?"

-"Bene, Liam, sto bene." gli sorrisi leggermente.

-"Immagino che per te non sia stata una bella situazione, eravamo tutti in pensiero, insomma quel-..." lo interruppi, prima che potesse dire qualcosa di assolutamente inopportuno, facendo anche sentire più in colpa Zayn. Nessuno aveva voluto parlare di questa situazione e non volevo che si iniziasse adesso.

-"Liam, sto bene, davvero. Tu, piuttosto? Con la tua ragazza?" sapevo che probabilmente non erano le parole più adatte da dire, ma non sapevo di cosa poter parlare, poiché nessuno sembrava voler aiutarmi, per smorzare quell'imbarazzo. Tutti si stavano limitando a guardarci.

-"Oh, beh, tutto okay direi, lei è...insomma è davvero...ci siamo lasciati." confessò, spostando lo sguardo su una parte non ben definita della parete.

-"Mi dispiace." mi pentii di non aver fatto quella domanda.

-"Non preoccuparti. Lui è un altro amico di Londra?" sorrise, cercando di salutare Zayn, che lo evitò, fingendo di non vederlo.

-"Lui è Zayn, il mio ragazzo." lo presentai, mandandogli un'occhiataccia. Lui si avvicinò a Liam, sorridendo falsamente prima di stringergli la mano.

-"Piacere."

-"Il piacere non è mio." sbuffò Zayn. Sospirai, dopo gli avrei parlato, non poteva continuare a comportarsi in quel modo con ogni ragazzo che mi si avvicinava.

-"Iniziamo bene." sussurrò Liam, non abbastaza forze da farsi sentire dagli altri, ma io accanto a lui lo sentii.

Già, iniziamo davvero bene.

Mine [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now