"Esattamente che cosa vi aspettate, ragazzi?" tornò a chiedere Yoongi. Guardava da Tyler a Simon come se non sapesse chi aveva davanti. "Credete che sarà facile far entrare un nuovo membro nella band? Che ai fan piacerà? E poi cosa faremo, canterà solamente le nostre canzoni o ne scriveremo delle nuove? E quando Emmett torna? Si ritroverà con un disco scritto senza di lui, un promemoria perenne di come lo abbiamo rimpiazzato."

"E se Emmett non torna?" sussurrò Tyler.

"Che hai detto?"

"E se Emmett non torna?" ripeté Tyler, questa volta più forte. "Quello che hai detto è giusto, Yoongi, ho le tue stesse domande, ma pensala da un altro punto di vista: se Emmett non torna noi che facciamo? Passiamo un anno di stallo per aspettarlo, magari anche due, poi ci ritroviamo senza lavoro e ci andiamo a infilare in altri gruppi, dividendoci. Io voglio fare musica."

"Anche io voglio fare musica, che cosa credi."

"Allora siamo a posto."

"Non voglio uno sconosciuto nella mia band!"

Fu Simon a mettersi in mezzo, finalmente prendendo parte al discorso. Era chiaro che preferisse far parlare gli altri quando era possibile, ma era parte integrante della band.

"Sentite, ragazzi, perché non guardiamo semplicemente come va? Proviamo qualche nostro pezzo con Jimin e ci conosciamo meglio, poi se la cosa ci convince ne parliamo con Samantha. Samantha è la nostra manager, Jimin."

Io annuii, ma continuavo a pensare che avrei davvero preferito cambiare tavolo per farli parlare da soli.

Non ero offeso per le parole di Yoongi. Ovvio, non è che mi facesse piacere essere trattato come la peste nera, ma aveva tutte le ragioni per farlo. Io per primo non sapevo cosa ci facevo lì, a un tavolo con i J-EY, quando fino al giorno prima suonavo per i compleanni delle ragazzine. Ero talmente disorientato che cercavo di non ascoltarli per concentrarmi soltanto sul verdetto finale, senza crearmi alcun tipo di aspettativa. L'unica che sapevo era che collaborare con loro, anche se per un periodo limitato, avrebbe potuto aprirmi le strade per lavorare nel mondo della musica.

"Quindi siamo d'accordo." disse Tyler dopo che Yoongi non ebbe altro da ridire. "Facciamo un periodo di prova?"
"Facciamo un periodo di prova." disse Yoongi. Più che una conferma sembrava un modo per ribadirlo a se stesso, ma non aggiunse altro.

"Bene, allora." concluse Simon. "Jimin, vuoi che ti accompagniamo in hotel? Risparmi i soldi del taxi."

"Oh. Sì, grazie, sarebbe fantastico. Ma io, ecco..."

Io ero un disastro e me ne stavano succedendo così tante che mi ero dimenticato di pensare alle cose da comuni mortali. Come al luogo dove passare la notte dato che non avrei preso un aereo nelle successive ventiquattro ore.

"Ecco, mi sapete consigliare un albergo voi?"

"Non alloggi da nessuna parte?" mi chiese Tyler. Cambiare argomento lo aiutò a calmarsi, si finì la birra. "Ma come, sei venuto a Filadelfia così, allo sbaraglio?"

Mi strinsi nelle spalle.

"Pensavo di andare e tornare in giornata."

"Da dove vieni?"

"Tennessee."

"Urca. Non proprio dietro l'angolo."

"Già. Va bene un albergo qualsiasi, davvero."

"Non se ne parla. È tardi, vieni a casa con noi."

"Che?" fece Yoongi. Da quando avevano finito di discutere era tornato a farsi i cavoli suoi, ma quell'improvviso cambio di programma svegliò il can che dorme. Tyler non lo considerò.

"Abbiamo lo spazio per una persona in più, non ti preoccupare. Per una notte non fa nulla."

Yoongi fece un gesto esasperato con le braccia a cui nessuno badò. Meno di un'oretta dopo stavamo parcheggiando la Maserati sotto a un condominio, appena fuori dal centro di Filadelfia.

L'appartamento dei J-EY si trovava al sesto piano. Ci eravamo dovuti stringere in ascensore per salire tutti insieme, silenziosi come chi approfitta del sonno per non parlare, ma una volta entrati Tyler e Simon fecero gli onori di casa.

L'appartamento era grande. Al pian terreno c'erano la cucina e il salotto, il tutto in unico ambiente diviso soltanto da un muretto, a quello superiore c'era la zona notte con il bagno e quattro camere da letto. Yoongi si rintanò subito nella sua senza dire niente a nessuno, Simon e Tyler scesero con me per aiutarmi a preparare il divano su cui potevo dormire.

Non menzionarono la possibilità di dormire nella quarta stanza del piano superiore ed io non osai chiederglielo. Anche se era vuota. 


THE LOVING ONE (BTS FanFiction - Yoonmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora