Yoongi sbuffò una risata che non era per nulla divertita. Tyler mi sorrise come per farmi capire che andava tutto bene e mi guidò lungo il locale insieme agli altri due. Superammo una porta a vetri e non mi servii leggere il cartello per dedurre che mi avevano portato in una zona fumatori.

Occupammo un tavolo da cinque posti. Yoongi si sedette e basta, Tyler e Simon si levarono la giacca e la appoggiarono sugli schienali delle sedie per prendere posto.

"Andiamo a ordinare da bere." dissero subito. "Va bene una birra, Jimin?"

"Oh, no. Non c'è bisogno."

"Te la prendo alla spina."

Se ne andarono senza darmi il tempo di protestare. Io mi ritrovai da solo con Yoongi e, nel disagio più totale, cercai di capire dove fosse meglio sedermi. Simon e Tyler si erano messi uno di fianco all'altro, schierati contro Yoongi, ma il posto di fianco a lui non sembrava fatto per me. Ci teneva un braccio su quella sedia vuota, come se fosse occupata.

Decidendomi una volta per tutte, mi misi a capotavola.

Yoongi tirò fuori una sigaretta. Le luci erano flebili in quel locale, perfette per riposarsi gli occhi a fine giornata, ed il fumo sembrava qualcosa di più tangibile in un luogo chiuso. Yoongi ne prese un primo boccone e se lo lasciò scivolare dalle labbra, senza tirare.

Creò una barriera fra di noi. Una barriera che si dissipò in pochi secondi, ma che lasciò il suo odore acre dietro di sé, a mo' di avvertimento. Era come un vecchio drago sputafuoco, troppo pigro per perseguitare i suoi nemici.

Io me ne stavo zitto al mio posto. Cercavo di non guardarlo, così come lui non guardava me, ma in realtà lo spiavo con la coda dell'occhio, così come lui spiava me. Mi sentivo pieno di bollicine, dalla testa ai piedi. Ne scoppiava una ogni volta che Yoongi si muoveva o faceva un tiro ed io mi irrigidivo sempre di più.

La verità era che ero già in fissa con i suoi capelli. Aveva un taglio che lasciava i capelli più lunghi dietro alla testa e una frangetta sul davanti, qualcosa che avrei potuto vedere soltanto nelle vecchie foto di mamma e papà. Era il taglio giusto per quel suo viso senza spigoli, ma io lo trovavo perfetto perché lo avevo già visto in azione mentre suonava la chitarra. Non potevo togliermi dalla testa il modo in cui le ciocche più umide ballassero con lui quando scuoteva il capo, preso dalla foga del suo assolo.

Simon e Tyler tornarono con le birre. Me ne appoggiarono una davanti e io dovetti sbattere le palpebre un paio di volte per tornare dei loro.

"Non dovevate..." dissi.

"Non preoccuparti. Avrai modo di ricambiare il favore."

E con questa frase si sedettero. A pronunciarla era stata Tyler che, sapendo che l'implicazione doveva avere infastidito Yoongi, ora gli sorrideva apertamente. La seduta che avevano rinviato fino a quel momento era ufficialmente aperta.

"È un cambiamento radicale." disse subito Yoongi, prendendo parola. "Non possiamo prendere decisioni affrettate."

"Sarebbe affrettato anche dire di no e perdere quella che potrebbe essere la soluzione a tutti i nostri problemi."

"Come fa uno che non ha mai inciso una canzone ad essere la soluzione ai nostri problemi, Tyler? Abbiamo perso il nostro cantante. Il frontman. Noi siamo sempre stati sostituibili, Emmett no."

"Posso andare a sedermi da qualche altra parte se volete discuterne in pace." dissi, intromettendomi.

"Sì." disse Yoongi nello stesso momento in cui Tyler disse: "No."

I due si fulminarono ancora una volta. Nessuno di loro sembrava il tipo di persona che amava litigare ferocemente, per cui ognuno tornò al proprio angolo del ring per calmare i bollenti spiriti. Tyler prese un alto sorso di birra e Yoongi un altro tiro di sigaretta.

THE LOVING ONE (BTS FanFiction - Yoonmin)Where stories live. Discover now